Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Cittadella 1-2

Il segnale di Andreazzoli, Bandecchi-Curva Est torna lo scontro, Fere nel limbo, prima gioia Diakité, sfortuna? Sì grazie

Aurelio Andreazzoli ha lasciato lanciando un segnale

Abbiamo imparato che Aurelio Andreazzoli ha lasciato Terni e la Ternana lanciando un segnale. Un segnale d’allarme che deve far drizzare le antenne a tutti. Perché se lui ha deciso di mettersi da una parte dimettendosi vuol dire che la situazione non è come abbiamo sempre immaginato che fosse. Gli infortuni, l’incapacità di tramutare in gol le occasioni create, gli errori arbitrali e la gestione della “cosa” Ternana delle ultime due settimane da parte della società sono diventate un mix esplosivo. Talmente tanto che Andreazzoli ha detto basta. E lo ha detto dopo il giorno dopo aver contribuito a far cambiare idea a Stefano Bandecchi in merito alla cessione della società.

Corsi e ricorsi, l’ultimo scontro Bandecchi-Curva Est quando la Ternana è retrocessa

Abbiamo imparato che a volte ritornano. Purtroppo, questa volta a ripresentarsi è stato un fatto brutto e censurabile. Come accaduto quando la Ternana è retrocessa dalla B alla C anche nell’infuocato post partita contro il Cittadella, Stefano Bandecchi ha fatto il giro di campo chiudendo con l’inevitabile passaggio sotto la Curva Est. Qui si è verificato il fattaccio. Come l’altra volta il confronto è stato acceso. Solo che questa volta allo sputo ricevuto, Bandecchi ha risposto sputando. Però la Ternana stavolta non è retrocessa. Certo la situazione non è delle migliori ma con 12 partite ancora a disposizione tutto può succedere.

La Ternana è ancora nel limbo ma ora la zona a rischio si è avvicinata

Abbiamo imparato che la sconfitta del “Libero Liberati” di Terni contro il Cittadella non ha reso drammatica la classifica della Ternana. Certo un risultato positivo avrebbe cambiato tutto. Però a guardare la graduatoria i rossoverdi sono sempre, e per fortuna, più vicini alla zona playoff che a quella playout. L’area promozione ora è distante soltanto 3 punti visto che il Cagliari, ultimo del lotto ne ha 37 contro i 34 delle Fere. La zona a rischio invece è a 5 lunghezze con il Venezia che di punti ne ha 29 ma c’è ancora il Benevento che deve affrontare l’Ascoli che potrebbe, in caso di vittoria superare i lagunari in classifica. Quindi occhio.

La Ternana non è fortunata

Abbiamo imparato che la Ternana non è fortunata. Può sembrare un’affermazione banale però ragazzi quanto visto contro il Cittadella ha dell’incredibile. Donnarumma costretto ad alzare bandiera bianca nel corso del primo tempo è stato un colpo al cuore. Il rosso mostrato da Marcenaro a Proietti per l’intervento scomposto e pericoloso a centrocampo su Giraudo pure. Per non parlare poi del palo colpito da Partipilo sullo 0-0. Purtroppo, anche contro i veneti i rossoverdi hanno di che recriminare con la Dea bendata. Sappiamo che non deve essere un alibi. Ma sicuramente è un dato di fatto.

Salim Diakitè e quella gioia ricacciata in gola

Abbiamo imparato che la Ternana può contare anche su Salim Diakité in fase offensiva. Contro il Cittadella, il difensore francese ha trovato il suo primo gol da professionista e di conseguenza con la maglia della Ternana. Destro violento su assist di Donnarumma. Gol che aveva consentito alla Ternana di mettere in discesa la partita contro i veneti. Gol che aveva fatto credere ai 3mila circa del “Liberati” che la partita contro il Cittadella sarebbe potuta finire con la vittoria. Dei rossoverdi, ovviamente.