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Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Teramo 2-1

La Ternana è seconda in classifica

Abbiamo imparato che la Ternana è seconda in classifica. Scontato? Forse. Sicuramente questo è un risultato che va a cozzare con il malcontento che si è cronicizzato nella piazza. Eppure, nonostante le quattro sconfitte nel girone di andata la Ternana è ancora in corsa per la conquista del campionato. Tra il Pordenone capolista e le Fere ci sono 7 punti ma i rossoverdi devono ancora recuperare la partita contro la Sambenedettese. Virtualmente sarebbero quindi a 4 punti da Tesser e compagni un distacco assolutamente colmabile. Tra l’altro la vittoria contro il Teramo ha consentito alla Ternana di rimettersi alle spalle un bel gruppetto di squadre.

Di necessità virtù

Abbiamo imparato che questa Ternana sa fare di necessità virtù. Prima del fischio d’inizio probabilmente nessuno avrebbe mai pensato di vedere giocare Lopez centrale difensivo. Complice in ultimo l’assenza di Hristov l’uruguaiano si è dovuto adattare al nuovo ruolo e… ha disputato la sua migliore partita da un paio di mesi a questa parte. Tra l’altro quella vista contro il Teramo è stata una difesa assolutamente inedita perché mai la Ternana si era presentata con Fazio e Giruado sugli esterni e Gasparetto-Lopez al centro.

Gettare il cuore oltre l’ostacolo

Abbiamo imparato che i rossoverdi sanno anche gettare il cuore oltre l’ostacolo. Pobega ne è l’emblema. Ha giocato con la mano operata risultando il migliore in campo. Anche Furlan non è stato da meno. Con la mano infortunata è entrato facendo più che bene dimostrando un grande senso di attaccamento alla maglia.

Terreno di gioco inadeguato

Abbiamo imparato che il terreno di gioco del Liberati è inadeguato per ospitare una partita di calcio professionistico. Già all’arrivo delle squadre per il sopralluogo pregara è parso in pessime condizioni. Inutile dire come è arrivato alla fine della partita. Basti pensare che i giocatori hanno faticato a tenersi in piedi e in un paio di circostanze la palla si è arrestata improvvisamente rimanendo impantanata nel fango. Tra infortuni e assenze i rossoverdi devono dunque fare i conti con un altro ostacolo: il terreno di gioco del Liberati. Un handicap che oggi non aiuta la squadra, anzi non è altro che un problema.

La squadra va male, spariscono dalle tribune le foto di Bandecchi e Ranucci

Abbiamo imparato che se la squadra va male tra le varie forme di protesta c’è anche quella della rimozione degli striscioni dagli spalti del Liberati. Contro il Teramo nella colorata tribuna B erano assenti due striscioni sempre presenti fino a quel momento. Si tratta di due foto una raffigurante il patron Stefano Bandecchi in varie situazioni e l’altra il presidente Stefano Ranucci. Striscioni spariti probabilmente in segno di protesta per l’andamento della squadra e di conseguenza delle scelte prese dalla proprietà.

Alessandro Laureti

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