#Le5Cose che abbiamo imparato da #TernanaGenoa 1-2
Le Fere hanno perso la vetta della B ma…, “arrivederci” al record di vittorie consecutive, primo k.o. al “Liberati”, rossoverdi camaleonti e crollo mentale
La Ternana ha perso la vetta della classifica ma…
Abbiamo imparato che la Ternana uscita sconfitta dallo scontro diretto con il Genoa ha perso la vetta della classifica di Serie B, ma… ha dimostrato di potersela giocare alla pari con la squadra probabilmente più forte del campionato. Per molti sabato, al “Liberati” è andato in scena un match di Serie A. Grazie anche alla caratura tecnica dell’avversario di giornata delle Fere. Per la Ternana era il primo vero banco di prova e al di là del k.o. ne è uscita a testa alta.
La Ternana ha dovuto dare “l’arrivederci” al record di vittorie consecutive
Abbiamo imparato che la Ternana ha dovuto dare “l’arrivederci” al record di vittorie consecutive in Serie B di tutti i tempi. A Benevento aveva centrato il quinto successo di fila riuscendo così ad eguagliare il primato dell’era moderna. Il record, assoluto, invece è di sei vittorie consecutive. Poco male. Venerdì c’è già una nuova partita e la possibilità di gettare le basi per provare a scrivere un’altra pagina della storia della Ternana.
La Ternana ha perso la sua prima partita al “Liberati” in campionato
Abbiamo imparato che è arrivata per la Ternana la prima sconfitta in campionato al “Liberati”. A tutti sarebbe piaciuto che non fosse capitata proprio nello scontro d’altissima classifica contro il Genoa e tra l’altro, davanti ad una cornice di pubblico clamorosa degna di una squadra che era prima in vetta alla classifica della Serie B. Dopo tre vittorie (Reggina, Perugia e Palermo) e un pareggio (Cosenza) è arrivato il primo k.o. contro il Genoa.
Ternana sempre più camaleontica
Abbiamo imparato che questa Ternana è sempre più camaleontica. La riprova l’abbiamo avuta sabato pomeriggio quando al fischio d’inizio Lucarelli ha stupito tutti. Come? Mettendo in campo i rossoverdi con il 4-1-4-1. Due uomini per fascia per non dare troppo campo e vita facile a terzini e attaccanti del Genoa ma anche con un Di Tacchio tra difesa e centrocampo a schermare, il più possibile, ogni traiettoria di passaggio tra Aramu e Coda. E l’idea ha funzionato, almeno fino a un quarto d’ora dalla fine. Fino a quando Coda non ha trasformato il calcio di rigore che ha riaperto la partita, affossato la Ternana e lanciato il Genoa verso il raddoppio e i tre punti.
La Ternana è crollata psicologicamente sul rigore: il processo di crescita non è completo
Abbiamo imparato che il processo di crescita della Ternana non è ancora completato. Sicuramente siamo a buon punto ma contro il Genoa è successa una cosa che nessuno si sarebbe aspettato e che obbligherà Lucarelli e il suo staff a lavorare duramente. Il rigore concesso da Doveri e trasformato da Coda ha di fatto spento la squadra rossoverde. Gli ha tolto energie mentali e fisiche. Mai era capitato in stagione. Anzi, solitamente la Ternana ha sempre dimostrato di saper trarre forza dai momenti difficili. Invece contro il Genoa non è stato così.