Leone: “Momento difficile ma non è finita, dobbiamo essere compatti”
Fabio Gallo e Luca Leone hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Catania. Il primo a parlare è proprio Leone: "So che la mia presenza è inusuale, ma era per mettere la faccia in questo momento e per far capire alla gente che siamo uniti, non siamo abbattuti, anzi non ci arrendiamo. Sicuramente è un momento di difficoltà, le cose non sono andate come avremmo voluto, ma la guerra non è finita. Questa settimana è stata importante per riordinare le idee, soprattutto per me. Il presidente quando sono arrivato, mi ha chiesto di riportare la Ternana in B. Io ho chiesto loro di farlo il prima possibile, e lo vogliamo fare, a costo di fare l'impossibile e quindi da questo momento io chiedo aiuto ai tifosi, perchè questa società vuole fare le cose per bene, voglio fare capire alla gente che noi siamo più uniti che mai, vogliamo riportare la Ternana in B. Non so se ci riusciremo quest'anno, ma ci proveremo fino alla fine"
Mancare la B sarebbe un bagno di sangue: "Non è cosi, questa squadra costa 4 milioni e mezzo. Non ci sono giocatori che guadagnano 500mila euro. Ho provato a prendere Falletti, era impossibile, quello sarebbe stato questo un bagno di sangue, lo stesso se avrei preso Antenucci. Quando sono arrivato mi è stato detto di non prendere le figurine. Bisogna dire quello che si è fatto, si è riorganizzata la società, abbiamo dato organizzazione, metodo, lavoro, professionalità e serietà e di questo non se ne parla mai. Si parla dell' attaccante da 20 gol che due anni fa c'era e la Ternana è retrocessa. Noi facciamo tutti il massimo, a volte ci riusciamo ed altre no. Noi abbiamo regalato 4 partite in casa, ma non è la preparazione, il calcio piazzato o altro. Stiamo cercando di costruire una mentalità, un metodo di lavoro. No che una squadra al primo soffio di vento si sgretoli tutto. Negli ultimi dieci anni a Terni ci sono state contestazioni, squadre sfasciate e ricostruite da capo, non si è mai partito da niente. Non c'è un campo di proprietà e un centro sportivo. Noi stiamo cercando ogni giorno di costruire un mattone alla volta, ci vuole tempo, non so quanto. Se siamo fortunati forse un anno, io a Lanciano ci ho messo tre anni e al quarto siamo andati in B. E quei giocatori contestati in C hanno fatto quattro anni in B e hanno fatto la differenza. Io parlo poco, non sono mediatico, mi piace più lavorare all'interno dello spogliatoio, a volte esagero con loro perchè pretendo il massimo, non dobbiamo accontentarci, però questo è quello che stiamo facendo. Non si deve mandare all'aria un anno di lavoro. Non sempre le ciambelle escono col buco ma siamo a buon punto. Potevamo migliorare la squadra? Sicuramente, lo faremo. Ogni anno ci saranno innesti di 2-3 giocatori, per migliorarci. A gennaio non si fa niente, sennò vuol dire che hai sbagliato tutto a giugno. Quello che ci manca è di far si che tutti rendano al meglio. Noi dobbiamo portarli al rendimento ottimale, ce ne sono tanti ed è più difficile. Non è semplice gestire 25 giocatori, il suo è il lavoro più difficile. Ho chiesto ai ragazzi di lamentarsi il meno possibile e di farsi trovare pronto. L'allenatore è un uomo solo, è il lavoro più difficile. So il lavoro che dobbiamo fare, non guardo nemmeno la classifica"
L'organico della Ternana però non è superiore alle altre in base ai curriculum: "La maggior parte di giocatori ha vinto il campionato. A livello di curriculum proprio no, se si parla di rendimento è diverso. Poi ci sono tante componenti. Io alla Reggina faccio i complimenti, la differenza sta nelle partite perse in casa, non ce le perdoniamo, sono 4 che potenzialmente erano partite che si potevano vincere. Non siamo inferiori a Casertana e Avellino. Perchè non si è fatta una squadra più forte del Bari? Non si poteva fare più di questo, anche per questioni di budget. Si deve considerare anche lo spogliatoio, non si può prendere un giocatore che guadagna 700mila euro contro uno di 50mila"
Con alcuni giocatori presi a gennaio si potevano avere punti in più: "Rifarei mille volte questa squadra, credo in questi ragazzi e in quello che ho fatto. Qualcosa avrò sbagliato, ma io tutto quello che volevo è qui dentro. Quello che potevamo fare l'abbiamo fatto. Non è prendere una figurina. Pettinari lo conosco bene, ho una stima immensa, a Pescara l'abbiamo fatto giocare in A, Pucino l'ho avuto a Lanciano, so quali sono i loro progetti e ambizioni. E' inutile che dico cosa pensano questi ragazzi, ma a me interessano quelli presenti no quelli che potevano arrivare. Noi pensiamo a quello che è andato e non è andato, non a quelli che si poteva fare, sarebbe parlare di niente, si perde tempo ed energie, si fanno chiacchiere da bar. Noi pensiamo a quello che dobbiamo fare domani, mercoledì e fino alla fine del campionato, per cercare di fare quello che vogliamo"
Prima ha detto che a Terni non c'è un centro sportivo, ma i progetti a che punto sono: "Di questa cosa se ne occupa Paolo, noi lavoriamo tutti i giorni e stiamo vedendo tutto quello che si può fare per trovare strutture per il settore giovanile e la prima squadra. Abbiamo avallato il rifacimento del campo dell'antistadio. Quando abbiamo avuto l'ok dal mister e dal preparatore atletico sono partiti i lavori. Questa è la nostra casa in attesa di altre sistemazioni. Quello che abbiamo detto stiamo facendo, poi i risultati della domenica cambiano l'umore, ma portiamo avanti tutti i nostri discorsi"
C'è stato qualcosa che può aver dato fastidio sul piano di rapporti personali: "Abbiamo bisogno dell'aiuto dei tifosi, a Natale dissi che l'acquisto di gennaio sarebbe stato riempire lo stadio. Ho chiesto unione e anche un pò di pazienza. Se tutte le componenti sono unite e credono che la strada che si è intrapresa è quella giusta le cose vengono bene. Ma se al primo soffio di vento si sgretola tutto diventa più difficile. Quando venivo a giocare a Terni l'umore dello stadio non era il massimo. Noi vogliamo ricreare l'ambiente, Terni ama la Ternana. Tanta gente mi chiede di riportare la Ternana in B, c'è fame di vittorie e riempire lo stadio. Noi abbiamo avvertito questa responsabilità di ridare qualcosa di bello alla città, sentiamo addosso questa responsabilità. Vivo male la sconfitta come la vive male la gente di Terni. Farei qualsiasi cosa, sono qui per dire a tutti che vogliamo combattere, la squadra ci crede ancora e vogliamo fare tutto il possibile per fare bene"
Perchè rinnovare alcuni giocatori a campionato in corso, come Furlan che sta rendendo poco: "Lui aveva l'opzione, sennò l'anno di contratto in più c'era. Molte volte si parla senza sapere. Per Ferrante ci siamo accordati con il Pescara e abbiamo risparmiato ma avevamo l'obbligo in caso di B. Vantaggiato aveva delle richieste e si è meritato il rinnovo, Marilungo ha rinnovato a luglio. Perchè non sono stati rinnovati Falletti e Avenatti che sono andati via a zero? Le cose vanno anticipate per risparmiare e sperando che poi il giocatore faccia bene e si possa rivendere al triplo. Spero restino con noi 5 anni. Cristante l'ho preso al Pescara che non poteva fare nulla, l'Atalanta l'ha venduto a 30 milioni. So come lavorare, a volte si indovina e altre no. Poi il merito è dell'allenatore, della squadra, ci sono tante componenti. Io posso avere un'idea, ma poi l'allenatore deve renderlo al massimo. Noi senza tifosi non possiamo fare nulla, cosi come senza la società. Ci si deve compattare per arrivare ai risultati, altre strade non ne conosco. Credo nel lavoro, sono qui a prendere le mie responsabilità. Si potevano fare tante cose a gennaio, ma in questo crediamo, in quello che stiamo facendo. I rinnovi non hanno influito, i rischi vanno presi. Alcuni giocatori chiedono il rinnovo perchè se si fanno male sono senza squadra. Alla fine contano i risultati, non ci inventiamo nulla di diverso dagli altri. Le cose non sono andate come volevamo, sono qui per questo. Io parlo poco e a volte me lo contestano, è giusto che ci sia in questo momento di piccola difficoltà"
I messaggi del presidente possono influire negativamente: "Ho grande rispetto per lui, ci tiene vivi tutti i giorni, dobbiamo migliorare e lo stesso facciamo noi con i giocatori. Ben vengano presidenti come il nostro, mi tiene concentrato e vivo tutti i giorni. Non è solo Instagram, quando mi chiama sono solo insegnamenti. Ho detto a lui che vorrei un ufficio a Roma per imparare da lui. Quando trovi queste persone devi solo imparare e non prendertela ed essere permalosi. Ha fatto tante cose nella sua vita, io voglio solo imparare da lui. Vedo i suoi messaggi come sprone, se voleva mi mandava via senza problemi dopo due giorni"
Lei che cosa si rimprovera: "Quello che ci pesa sono le 4 partite in casa. Quello che abbiamo fatto all'inizio, la campagna abbonamenti, i più di 12mila spettatori che dovevano venire allo stadio, volevamo che il Liberati fosse il nostro fortino"
Ci sono stati problemi di budget: "Non solo, c'era anche un discorso di spogliatoio dove dovevamo mantenere degli equilibri. L'essere forti non dipende dai soldi che si spendono, vale per la Serie A"
Perchè ha deciso oggi di partecipare in conferenza: "Me la sono sentita oggi, non era programmata e Gallo non lo sapeva. I messaggi del presidente li conosciamo benissimo e sono personali. Lui usa Instagram, so perfettamente quali sono i suoi messaggi, la sua volontà e quello che dobbiamo fare. Il mio messaggio di oggi è di fare meglio il lavoro che stiamo facendo. Ho detto ai ragazzi che abbiamo fatto bene ma dobbiamo fare meglio. A loro parlo nello spogliatoio, questo gruppo di lavoro è straordinario, voi che vedete come si allenano vi siete fatti un'idea, ho detto anche a Gallo di farli a porte aperte gli allenamenti per far vedere anche ai tifosi come lavora la squadra. Meriterebbero qualcosa in più per come lavorano. Non sono uno stratega, sono più di cuore e passione, quello che mi sento di fare lo dico e lo faccio. Tante volte sbaglio ma non c'è niente di programmato in questo"