Alla vigilia della sfida tra Ternana e Lecce abbiamo parlato con Fabio Liverani, doppio ex della sfida; l’allenatore romano ha portato le Fere alla storica salvezza del 2017, mentre con i pugliesi ha trascorso tre stagioni, passando dalla Serie C alla Serie A, doppia promozione e salvezza sfiorata nell’ultima stagione.
Il campionato di Serie B sta per concludersi. Ha seguito le sue ex squadre nel campionato cadetto quest'anno?
Si certo, le ho seguite. Il Lecce sta facendo un campionato straordinario e sta lottando per i primi due posti; potrebbe coronare il sogno di tornare in Serie A. La Ternana sta disputando un campionato tranquillo, è stata sempre lontana dalla parte bassa e per essere il primo anno di Serie B è in linea con il programma; poi magari avrà la possibilità in queste ultime partite di giocarsi qualcosa e di rientrare nei play off.
Lecce e Ternana combatteranno per il titolo e per i play off. Hanno entrambe buone chances per raggiungere questi obiettivi per lei?
La Ternana deve comunque provarci visto che mancano sette partite, ma in questo momento è più concreto l'obiettivo del Lecce.
Quali sono stati i momenti più intensi che ha vissuto a Terni e a Lecce?
Sono stati due grandi successi. Uno lo è stato in pochissimo tempo, perchè la salvezza che abbiamo conquistato a Terni rimarrà nella storia come una delle più difficili; sono arrivato a tredici partite dalla fine ed eravamo ultimi, ma ci siamo salvati senza play out. Ventisei punti in tredici partite li conquistano le squadre che puntano a vincere il campionato, però è durato tutto due mesi e mezzo. A Lecce è stato un periodo più lungo, è stato qualcosa che rimane nella storia: abbiamo vinto due campionati di seguito, abbiamo lottato per la salvezza fino all'ultimo minuto conquistando anche trentacinque punti in Serie A. A Terni in quei due mesi e mezzo è stato un vero e proprio vortice, mentre a Lecce si è costruito qualcosa con l'ambiente, con la città. Anche se ho ricordi bellissimi con entrambe, sono state due esperienze diverse.
Per quanto riguarda lei invece, la rivedremo a breve su qualche panchina in Italia?
L'obiettivo è quello. C'è stato qualcosa per entrare in corsa, ma vorrei trovare una squadra dall'inizio e mi auguro che a luglio accadrà.
Molti talenti si sono messi in mostra in questa stagione di Serie B. Alcuni tra di loro potrebbero rilanciare il calcio italiano nel giro di pochi anni secondo lei?
Io credo che ci siano dei buoni talenti in Serie B. Il passaggio più naturale è quello di andare in Serie A e fare bene. Ci sono tanti giocatori giovani che sono stati già accostati a grandi club di Serie A e il prossimo step è quello di iniziare a giocare nella massima divisione, poi potranno essere presi in considerazione per le squadre che faranno le coppe e per la nazionale. C'è però bisogno di tempo, di farli giocare e di farli sbagliare nelle categorie importanti. In Italia c'è sempre la paura del risultato.
Il match di andata si è concluso in un pirotecnico 3 a 3. Che partita si aspetta al Liberati?
Mi aspetto una partita aperta, perchè ad entrambe serve una vittoria. Sono due squadre di valore e di grandi qualità individuali. Mi auguro di vedere una bella partita.
Ultima domanda. Pronostico per domani?
Non riesco a dartelo. Perchè comunque andrà domani sarò contento. Non posso fare pronostici.
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