Lucarelli e Leone show. Tra futuro, record e nuovi obiettivi – VIDEO

Allenatore e direttore sportivo hanno parlato a tutto campo nel corso dell’ultimo LIVE di Ternana Time

Lucarelli e Leone show. Tra futuro, record e nuovi obiettivi – VIDEO

Con la promozione in Serie B acquisita sul campo, Cristiano Lucarelli finalmente sorridente ha mostrato un altro lato della sua personalità. Lo ha fatto partecipando all’ultimo live di Ternana Time mostrandosi insieme al direttore sportivo Luca Leone.

Chi è il più contento del risultato ottenuto tra voi due?

“Il più contento tra me e Leone? Leone”.

E’ stata più utile la Ternana a Lucarelli o Lucarelli alla Ternana?

“A Leone… – risposta secca dell’allenatore, con Leone che ha poi aggiunto – ho regalato due promozioni alla Ternana, ora bisognerebbe fare il triplete”.

Lucarelli, quando hai pensato che questa squadra poteva farcela?

“Il momento topico è stato il ribaltamento di partita a Caserta alla quarta giornata. Lì ho capito la grande forza della squadra. Oltre ai grandi mezzi tecnici che tutti conoscevano, in quel momento è venuta fuori l’anima che volevo dare e che abbiamo cercato di costruire insieme al direttore. Un mio grosso cruccio è la partita d’andata con il Palermo. Quel giorno lì la squadra ha creato tantissimo ma questo è passato sotto traccia e non doveva. Il Palermo è la squadra che nelle due partite si è messo nelle condizioni di contenerci conquistando due punti”.

Tra una battuta e una risata Lucarelli ha sganciato la bomba…

“Ho iniziato la dieta perché devo rientrare in piena forma per vedere se riesco a fare almeno una ventina di minuti per l’ultima giornata”.

C’è l’idea di far segnare tutti i giocatori della rosa?

“Sarebbe bello ma non credo che gli avversari siano tanto d’accordo. Noi più allarghiamo la cooperativa del gol più siamo contenti. Quest’anno già che ci siamo vogliamo vedere se riusciamo a fare record che devono restare orgoglio e vanto per i nostri tifosi. Di stagioni come queste nel calcio non ne capitano spesso, una volta che capitano vogliamo prenderci tutto”.

Li conosci i record che ti mancano?

“Quello che mi interessa di più è quello della media punti. Non siamo lontani dal battere il record dei punti in un campionato a 20 squadre. L’ho detto ai ragazzi che se tra vent’anni leggeremo sui giornali di questa Ternana sarà un vanto per tutti noi”.

La Ternana è l’unica squadra in Italia insieme all’Empoli con l’imbattibilità casalinga…

“Cercheremo di preservare questo dato. Quando sono arrivato l’ultima partita vinta in casa dalla Ternana era stata a gennaio contro il Rende. Il Liberati deve restare un fortino anche senza pubblico”.

Quanto ti fa piacere avere Partipilo e Falletti capocannonieri, due che sono abituati a sacrificarsi…

“Se non lo avessero fatto non avrebbero giocato tutte queste partite. Ora mi farebbe piacere che arrivassero a pari merito”.

C’è una partita in cui tornando indietro cambieresti l’approccio?

“Con il senno di poi la mentalità che abbiamo impostato con Leone quest’anno solo a Catanzaro ci ha un po’ fregato. Quel giorno lì avremmo dovuto capire che dovevamo portare la pelle a casa. Abbiamo vinto quattro/cinque partite allo scadere cercando di vincerle fino in fondo. Catanzaro è stata una sveglia che ci ha consentito di chiudere alla grande”.

Cosa vi siete detti tu e Leone in quelle famose 8 ore del primo incontro?

“Leone quel giorno lì ha fatto finta di scordarsi il portafoglio in macchina e m’è toccato pagare il pranzo. Poi devo dire che s’è rifatto. Abbiamo parlato di calcio, eravamo in sintonia su tutto e su una società organizzata e facoltosa come questa ci voleva un allenatore esaurito e quindi hanno preso il meglio sulla piazza. Su una cosa avevo dei dubbi. Mi sono fatto trovare a questo appuntamento pronto. Fortuna o destino ha voluto che nelle ultime 9 gare giocate 4 sono state con la Ternana. Così gli ho detto che avevo visto troppa distanza tra il portatore di palla avversario e i giocatori della Ternana. Dovevamo migliorare. Lui mi ha detto che la società era a disposizione però mi ha chiesto di guardare prima i nostri, visto che c’erano ancora quindici giorni all’inizio del mercato. E stata una scelta giustissima”.

Chi ti ha stupito di più dei giocatori della rosa di quest’anno?

“Nessuno, sono rimasto stupito del fatto che si fossero rincoglioniti. In questo Leone è stato bravo, mi ha messo questa pulce nell’orecchio e dopo 14 giorni abbiamo deciso di ripuntare sulla stragrande maggioranza dei ragazzi. Ho trovato dei giocatori fedeli sotto ogni punto di vista. Per me, per lui e per la Ternana erano disposti a buttarsi nel fuoco”.

Per la programmazione del prossimo anno si ragiona con la testa e con il cuore?

“Si ragiona su queste quattro partite e sulle due di Supercoppa. Riuscire a trovare delle motivazioni artificiali in queste ultime gare sarà un ulteriore elemento di valutazione. Ora non voglio vedere una squadra molle. Chi vuole rimanere deve dimostrarmelo”.

 “Noi di questi ragazzi sappiamo tutto – aggiunge Luca Leone –. Venerdì abbiamo fatto una riunione con la squadra e mi sono commosso per il pensiero esternato dai ragazzi e mi è venuto da piangere. Questi ragazzi non smettono mai di stupirci e continuano a metterci in difficoltà nelle valutazioni. Sarà veramente difficile decidere. Sabato sono andato in conferenza ed ero sereno quando ho detto che vedevo nei loro occhi la voglia di chiudere i conti”.

La normativa che regola la serie B vi imporrà comunque la riduzione dell’organico.

“Sarà il compito più difficile per noi perché questa squadra ha dato tanto e meriterebbe di restare così com’è anche in serie B anche perché la nostra qualità di base è piuttosto buona. Chi arriverà dovrà avere la testa giusta, capire cos’è la Ternana altrimenti potrà restarsene dov’è. Noi la B potremmo farla onorevolmente anche con tutti i nostri”.

Con il presidente avete parlato dopo le sue esternazioni?

“Lo abbiamo espulso – parla Lucarelli – gli abbiamo dato un turno di squalifica”

Lucarelli, com’è la storia del gatto nero?

“Partita di Teramo all’andata, Proietti tirava tanto ma non prendeva la porta. A fine primo tempo gli dissi che il giorno che avrebbe fatto gol mi sarei mangiato un gatto nero vivo. Rientrati in campo fece gol. Fortuna una deviazione in quella conclusione, non ho dovuto rispettare la promessa”.

Bandecchi ha dichiarato che stai cercando di far diventare comunista Leone…

“Il direttore è l’elemento democristiano del gruppo. Da una parte c’è Bandecchi dall’altra ci sono io. In mezzo c’è lui”.

Leone, Kontek è tra i tuoi 10 colpi migliori?

“Si certo. Più che una intuizione abbiamo dovuto decidere in fretta. Avevamo in testa Drudi, nel momento in cui non si è concretizzato abbiamo visto questo ragazzo in video, ci siamo detti che era forte e lo abbiamo fatto arrivare. Lo abbiamo preso in un giorno”.

La squadra che vi ha messo più in difficoltà e quella che ti è piaciuta di più?

“Nessuno ci ha messo sotto. La squadra che mi è piaciuta di più sicuramente il Teramo. Anche loro facevano il 4-2-3-1 e gioco forza analizzavamo spesso il Teramo. Insieme a noi è stata la squadra che ha provato a sviluppare il calcio come lo pensiamo noi. Palermo e Francavilla, invece, sono le squadre che si sono difese in maniera più arcigna. In tutte e quattro le partite abbiamo faticato a trovare spazi”.

L’anno prossimo sarà riproponibile lo stesso atteggiamento?

“Noi ci siamo prefissati un obiettivo: dare un’identità alla Ternana che possa restarle appiccicata addosso anche senza di me o senza Leone. L’aggressività, la voglia di proporre un calcio offensivo è il nostro marchio e deve restare tale anche se, ovviamente, non sarà facile ma non impossibile ripetersi. Noi non dobbiamo mettere un tetto alle ambizioni, porci un obiettivo: dobbiamo cercare di ottenere sempre il massimo dando il meglio di noi stessi pensando ad una gara alla volta come abbiamo fatto quest’anno”.

Ti sei mai arrabbiato quest’anno?

Lucarelli: "nell’intervallo di Caserta tanto”.

E con le frecciate che arrivavano da fuori Terni?

“Abbiamo costruito il nostro campionato sulle dichiarazioni degli altri. Ci hanno fatto un favore. Attaccavamo negli spogliatoi certi articoli e in campo cercavamo di rispondere. Mi pare che la cosa ha funzionato”.