Monachello: “Siamo delusi per il derby. A Bari sarà una guerra: da dentro o fuori”
Gaetano Monachello ha parlato in conferenza stampa nella delicata settimana post derby che porta alla sfida verso il Bari. L'attaccante inizia parlando delle sue condizioni fisiche: "Sto bene, sono rientrato in gruppo a livello fisico sto bene. Grazie allo staff ho recuperato subito. Sabato ho giocato uno spezzone di gara e mi sento molto meglio
Non è facile parlare dopo il ko nel derby: "I tifosi forse pensano che siano i soli ad essere delusi ma lo siamo anche noi che ci abbiamo messo la faccia. Anche per me che sono qui da poco, ho capito quanto era sentita questa partita. Anche tornando a casa ero deluso, anche semplicemente parlare con la mia ragazza non è stato facile. Però preferisco la salvezza che vincere il derby. Dobbiamo andare avanti perchè mancano 17 partite e dobbiamo fare più punti possibili per salvarci".
Cosa vi siete detti tra voi calciatori alla ripresa: "Ci vuole più cattiveria di quella che abbiamo messo. Se finiva 0-0 si parlava d'altro. Prima e dopo il gol non ho visto questa supremazia del Perugia. Ci siamo detti che ci vuole più cattiveria possibile e ora andiamo a Bari per i tre punti".
Sul rapporto con la tifoseria, quanto è difficile convivere con questa situazione: "Lo stadio di casa di solito dev'essere il dodicesimo uomo che deve dare la spinta per giocare. Personalmente cerco di dare il massimo sia se giochiamo a Bari che a Terni, gioco sempre per vincere. Sarebbe bello vedere sempre lo stadio pieno come il derby. Dobbiamo pensare partita dopo partita".
Sul derby, prima del gol del Perugia la Ternana ha fatto poco per vincerla: "Sono qui da poco come altri e non è facile trovare subito l'armonia giusta. Anche il mister è nuovo. Allenamento dopo allenamento miglioriamo. Si poteva fare di più ma secondo me non siamo stati malvagi come alcuni dicono. Capisco l'umore dei tifosi perchè era una partita molto sentita".
Sembra ci siano difficoltà per gli attaccanti per andare in gol: "Piano piano ci stiamo conoscendo. Non è facile subito trovare l'amalgama giusta. Giocavamo con altri schemi, ma vedrete che ci saranno altre occasioni per rifarci".
Gli allenamenti proseguono a porte chiuse, state lavorando per migliorare i rifornimenti agli attaccanti: "Il mister è molto bravo sulla fase offensiva. Fa lavorare molto e quindi piano piano vedremo i frutti di questi allenamenti".
Cosa deve mettere in campo la Ternana a Bari: "Ci vuole più cattiveria, bisogna fare la guerra e andiamo li senza paura. Abbiamo perso una partita importante sabato e siamo vogliosi di vincere".
Tornando al derby, ritieni che la squadra non abbia aggressività: "Secondo me è stata una partita molto complicata e da parte nostra non è stata giocata una partita cattivissima. Ora a Bari dobbiamo rimboccarci le maniche per salvare la Ternana. Io personalmente ho la cattiveria ma ci stiamo lavorando con il mister e con il suo staff".
Torni a Bari da ex: "Ho giocato poco perchè sono stato male e non si capiva bene cosa avevo. Poi sono tornato a Bergamo dove mi hanno curato".
Anche il Bari una squadra rifondata: "Anche loro hanno vinto la prima partita e ora fanno fatica a portare a casa i risultati. Non è facile quando si cambiano tanti giocatori, ma noi dobbiamo andare li per portare a casa il risultato. Non c'è tempo e dobbiamo subito rimboccarci le maniche. Sabato è una guerra, da dentro o fuori".
Sulla partita contro il Bari: "Non ho conosciuto il mister perchè sono andato via una settimana prima che arrivasse. La cattiveria sarà determinante per portare a casa risultato. E' la cosa principale in Serie B".
C'è tanta concorrenza in attacco, come ti vedi: "Sto lavorando e sono a disposizione del mister. Dove mi chiede di giocare gioco. Ora bisogna dare il 100% senza pensare a dove si gioca. Ho giocato in Nazionale con le due punte e con il 433. Ovunque mi mette l'importante ora è vincere"
Come vi siete ritrovati lunedi dopo il derby: "Ne abbiamo parlato subito dopo la partita. Abbiamo fatto un discorso ampio tra di noi, ci siamo guardati in faccia e abbiamo detto che ora dobbiamo dare il massimo. L'atmosfera non era delle più belle, ma abbiamo parlato e siamo andati in campo per lavorare al massimo".
Come hai vissuto il confronto tra i tifosi: "Mi era già successo a Bergamo che erano venuti al centro sportivo. Sono cose che succedono, i tifosi vogliono dei chiarimenti e magari è servito per dare una scossa a tutti. E' servito a entrambi".