Nella lotta per la salvezza irrompono quattro nuovi allenatori

Consumata la sosta si riparte per l’ultimo sprint di campionato in attesa dello stop che coincide con il giro di boa. Sei partite da consumare tutte d’un fiato, come un sommozzatore in immersione. Sosta che porta in dote quattro allenatori al debutto stagionale. Perché la settimana in cui non sè giocato ha consigliato quattro società a cambiare guida tecnica. La curiosità maggiore arriva da Como dove Cesc Fabregas, gloria calcistica mondiale, ha preso il posto in panchina di Moreno Longo con il Como in piena zona play off. Lui dovrà aggiungere anche calcio di qualità, spettacolo. 

Gli altri cambi hanno invece motivazioni classiche, legate alla classifica. Così a Brescia sarà la prima per Rolando Maran che ha rilevato Gastaldello, mentre ad Ascoli c’è il ritorno tanto atteso di Fabrizio Castori che rileva Viali, protagonista l’anno scorso della inaspettata salvezza del Cosenza. Un anno su l’altro giù: sembra una regola per il campionato cadetto che saluta anche il ritorno in pista di Luca D’Angelo. Per lui dopo l’esperienza con finale negativo a Pisa si sono aperte le porte dello Spezia dove Alvini non ha risposto alle attese della società ed è così incappato nel secondo esonero consecutivo, dopo quello di Cremona, in serie A. Quattro novità con l’aggiunta di Roberto Breda che in rossoverde è tornato con una settimana d’anticipo.

Il campionato ci dirà chi avrà avuto ragione tra le società interventiste, magari anche tutte in blocco. Per ora i segnali positivi sono arrivati da Cremona con Stroppa che ha portato punti e gioco, così come da Lecco e Feralpisalò. Meglio Emiliano Bonazzoli che ha ridato fiato alle speranze di salvezza del Lecco togliendosi il gusto di fermare, tra l’altro, la marcia del Parma che sembrava poter essere trionfale.

Sei giornate per capire, per avere un quadro più chiaro e magari, anche per registrare qualche altra novità in panchina. In serie B, fino alla fine, non c’è tecnico certo del proprio futuro.