Basta! Sono finiti i semafori della Ternana, sono finiti i punti da cui ripartire e le situazioni da evitare: non c'è più gioco di luci e ombre per questa squadra, ci sono soltanto tanti e fastidiosi stop.
Non ce la facciamo più a trovare spunti positivi nelle sconfitte, tante, troppe, non riusciamo più ad analizzare gli errori commessi per provare a trovare una possibile soluzione, non ce la facciamo più perchè non ha senso, non serve a nulla. Non è disfattismo, è lucida analisi della realtà dei fatti, terribili per altro: la Ternana è in caduta libera, precipita verso la serie D e nessuno, neppure noi, sa spiegare (o provare a spiegare) come mai. Non ha senso parlare di aspetti tecnici, fisici, mentali, perchè ormai sono finite anche le giustificazioni, è finita l'illusione playoff, potrebbe essere finito tutto. La giornata di ieri è stata umiliante sotto tutti i punti di vista: stadio vuoto, squadra scesa in campo fisicamente ma mai veramente in partita, senza carattere e senza trasmettere mai una emozione, tifosi esasperati che arrivano a compiere gesti sicuramente sbagliati ma dettati dalla frustrazione, le parole di Bandecchi che tre giorni dopo aver detto di voler rimanere mette le chiavi della società sul tavolo. Un vortice infinito da cui si esce solo in due modi: mettendoci le palle (e non solo quelle per giocare) oppure rimettendoci le ossa (metaforicamente parlando, ovviamente). Ora è tempo di scegliere, ammesso che si sia ancora in tempo.
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