Perugia-Ternana, ecco perché Guida non ha concesso il calcio di rigore
Abbiamo letto e riletto il regolamento e vi spieghiamo il motivo della decisione del direttore di gara
Ad un giorno di distanza dal derby d’andata tra Perugia e Ternana tiene ovviamente banco in casa rossoverde la decisione dell’arbitro Guida. Quale? Ovviamente quella che lo ha elevato a protagonista indiscusso della partitissima. E nessuno degli addetti ai lavori (allenatori, giocatori, dirigenti, tifosi a parte ovviamente) ha pensato che non fosse rigore. Nessuno a parte chi conosce a menadito il regolamento e che prova a spiegarlo.
E allora proviamo a capire cosa ha deciso Guida e perché non ha fischiato rigore.
Siamo in pieno recupero di secondo tempo. Sorensen, in area di rigore, calcia in porta. Il tiro destinato nello specchio prima (probabilmente) impatta sulla coscia di Vanbaleghem e poi sul braccio del giocatore perugino prima di finire tra le braccia di Chichizola.
Per i rossoverdi il tocco meritava la massima punizione. Ovviamente per i biancorossi non del tutto ma poco importa. Conta invece cosa dice il regolamento. E allora andiamo a vedere insieme cosa prevedere per il “fallo di mano”:
“Sarà considerato fallo di mano al verificarsi di una di queste condizioni: 1) Tocco volontario 2) Posizione innaturale, anche se involontaria, quando il braccio è in linea con le spalle, o sopra le spalle, o lontano dal corpo. A prescindere dalla distanza tra chi tira e chi colpisce di mano”.
Quindi Guida ha valutato il tocco involontario e la congruità della posizione del braccio con il movimento fatto dal giocatore subentrato nel corso della ripresa. Il braccio non era troppo distante insomma dalla coscia.
Ammesso e concesso che la regola dice quanto scritto sopra va preso in considerazione alla lettera, ogni cosa deve essere interpretata. Perché il calcio vive di dinamiche. La conclusione di Sorensen era destinata a finire la sua corsa all’interno dello specchio della porta. A conferma della palese pericolosità del tiro ci sono poi gli XGol che considerano questo tiro il secondo più importante della Ternana, secondo soltanto a quello che Stefano Pettinari ha scagliato alle spalle di Chichizola per l’1-1.
Dunque va bene valutare la volontarietà e la congruità del gesto ma Vanbaleghem di fatto “para” o meglio “smorza” con il braccio un tiro destinato a finire la sua corsa nello specchio della porta.
Questo aspetto Guida non l’ha preso in considerazione così come non ha inteso lasciare la porta aperta all’intervento del VAR. Sia chiaro, alla luce del regolamento, qualora fosse stato assegnato il rigore il VAR e dunque in questo caso Ivano Pezzuto avrebbe potuto chiedere allo stesso Guida di andarlo a rivedere e il verdetto sarebbe potuto pure cambiare. Ma l’arbitro e il VAR – secondo quanto ricostruito da noi – nel brevissimo confronto in auricolare durante la partita il VAR ha confermato quanto visto in diretta da Guida. Ma andare a vedere sarebbe stato un bene per tutti, anche per confermare quanto visto in campo.