Presentazione Ternana, Ranucci: “Noi siamo il riferimento dell’Umbria non come qualcun’altro ha detto”
"Bellissima festa, sono emozionato. Tantissimi tifosi, siamo il riferimento dell'Umbria non come qualcun'altro ha detto. Erano 200. Io sono stato intervistato al TG3 dopo la presentazione di un'altra squadra ed erano 200. Devo dire che anche qui dietro ci sono un sacco di stipendi eh. Il rammarico è proprio per questo – afferma Stefano Ranucci, presidente della Ternana guardando il pubblico del Liberati – la battaglia è ancora in corso e dunque non ne parliamo. Con il patron Bandecchi abbiamo lavorato tanto. Ora però parliamo del calcio giocato. L'anno scorso abbiamo fatto un disastro sportivo, però poi abbiamo partecipato ad una legittima aspettativa". Nei pennoni del Liberati dove solitamente ci sono le bandiere della Ternana, dell'Italia e del Coni questa sera non c'è quest'ultima. "Mi sono assunto la responsabilità di fare questa cosa – ha proseguito Ranucci – la differenza che le società di B si divideranno in più è di poco maggiore di quanto ci ha messo a disposizione il patron Bandecchi per risistemare lo stadio. Ad oggi nessuno ci ha chiamato per ridarci i 700mila euro della fideiussione. Forse siamo ancora in corsa". Ranucci non perde l'occasione per ringraziare: "oltre alla regia del patron Bandecchi c'è stato l'intervento dei professionisti come gli avvocati Proietti e Giotti. Abbiamo avuto il sostegno di tutto il mondo politico, di qualunque appartenenza. Un grazie anche ai membri del collegio dei revisori dei conti. Grazie anche al vescovo mons. Paglia e al sindaco di Amelia Pernazza con la cui amministrazione abbiamo una collaborazione".