Riammissione club virtuosi in LegaPro – Sibilia risponde a Ghirelli: “Impossibile cambiare a questo punto della stagione”

Riammissione club virtuosi in LegaPro – Sibilia risponde a Ghirelli: “Impossibile cambiare a questo punto della stagione”

Soltanto ieri è stato deciso che, a causa delle società che sono state radiate dal campionato di serie C ancora in corso, le retrocessioni in serie D scendono ufficialmente da 7 a 5: non cambia nulla di fatto per il girone B, e quindi per la Ternana, che vedrà retrocedere 2 squadre, una in maniera diretta e una tramite playout, mentre gli altri due raggruppamenti avranno uno sviluppo diverso. Insomma, per quello che interessa i rossoverdi, in chiave salvezza, non è cambiato di fatto nulla rispetto a quanto già stabilito, essendo il raggruppamento di cui fanno parte l'unico completo a 20 squadre; l'unica speranza era venuta dalle parole di Francesco Ghirelli che, come presidente della LegaPro, aveva chiesto al suo corrispettivo nella LND Cosimo Sibilia, di considerare la riammissione degli eventuali club virtuosi che dovessero scendere in D. Una speranza, dicevamo, perchè dal punto di vista economico e degli emolumenti, la Ternana non ha mai avuto problemi negli ultimi anni e quindi, in caso di sciagurata e malaugurata retrocessione, sarebbe pronta ad essere riammessa in serie C. 

Sibilia, però, non è affatto dello stesso avviso e gela la speranza di tutte le società che rischiano di retrocedere pur avendo i cosiddetti conti in regola: "È apprezzabile – riporta una nota ufficiale della LND – l’intento del presidente Ghirelli nel voler tutelare gli interessi dei club virtuosi della Lega Pro, ma anche quelli della Lega Nazionale Dilettanti devono avere analoga considerazione. Peraltro abbiamo già da tempo programmato lo svolgimento dei play-off ed arrivati a questo punto della stagione non è oggettivamente possibile tornare indietro, anche in considerazione dei grandi sacrifici compiuti dalle nostre società in un campionato impegnativo come la Serie D”. Doccia fredda, dunque, per la LegaPro che sperava nelle riammissioni, e un sistema calcio che ancora fa fatica a porre rimedio ai guai di gestioni poco trasparenti di alcune società.