Rifinitura – 4312 o 352: questo è il dilemma. Torna Valjent, Bojinov fa la spola con Ceravolo
Allenamento sul campo dl Liberati, stamattina, per la Ternana, che sullo stesso campo affronterà domani sera il Bari, per la trentaquattresima giornata di campionato. La rifinitura si apre con una lunga riunione al centro del campo, durante la quale l’allenatore ha raccolto intorno a se’ tutti i suoi giocatori, per dare le ultime indicazioni e per motivarli ulteriormente. Questa mattina, presente al campo anche Martin Valjent, rientrato dal suo impegno in nazionale under 21, e di nuovo a disposizione della squadra, che quindi conta come unici assenti in rifinitura Falletti, Masi e Piredda. Dieci minuti di concertazione e si parte: corsa ed esercizi di riscaldamento per i giocatori di movimento, mentre i tre portieri svolgono il solito lavoro a parte sotto la guida di Cortiula. Terminato il riscaldamento ci si schiera in campo, per la consueta prova dei movimenti di gioco, con questo possibile undici titolare: Dianda, Meccariello, Bastrini e Popescu in difesa, Valjent, Russo, Palumbo a centrocampo, Gavazzi dietro le punte, Ceravolo ed Avenatti come tandem offensivo. Si prova, dunque, quello che sembra un 4312, anche senza avere quello che nella Ternana ne è elemento quasi imprescindibile, ovvero Cesar Falletti. Mentre l’allenatore grida e motiva la squadra, correggendone errori di posizione e cali di tensione, Eramo svolge allenamento a parte con Renosto, perchè ancora non recuperato a pieno. C’è tanta attenzione e concentrazione mentre Tesser spiega ai suoi ragazzi le giuste posizioni da tenere in campo, le zone da coprire e come imbastire la manovra, perchè c’è la consapevolezza che domani si dovrà far bene, concedendo se possibile nulla all’avversario. Terminato questo momento di studio, di nuovo esercizi atletici per tutta la squadra, seguita dall’occhio vigile del Prof. E ancora in campo, con un nuovo modulo, il 352, e nuovi interpreti: Valjent, Bastrini e Popescu a difendere, Janse e Vitale sulle fasce, a centrocampo Gavazzi, Russo e Crecco, mentre in attacco ci sono Avenatti e Bojinov. Cambio modulo, stessa grinta, soprattutto da parte di Attilio Tesser, che urla e ferma il gioco perchè non è contento dei passaggi, delle traiettorie e delle posizioni, e da perfezionista quale è non vuole lasciare nulla al caso.