RIVIVI – Ternana, Roberto Breda si presenta: “La B non è il campionato dei nomi ma di chi diventa squadra” – VIDEO
La conferenza stampa del nuovo allenatore della ternana chiamato a risollevare una squadra ultima in classifica con soli 6 punti dopo 12 partite
Ternana, Roberto Breda si presenta. Segui la diretta testuale della conferenza stampa di presentazione di Roberto Breda nuovo allenatore della Ternana. Siamo all'interno della sala stampa del Libero Liberati. Per il neo tecnico della squadra rossoverde, nel primo pomeriggio è in programma il primo allenamento. Domenica Breda farà il suo secondo esordio sulla panchina della Ternana nella trasferta in casa dello Spezia.
STEFANO CAPOZUCCA – E' una conferenza che non avrei voluto fare. Non per Breda ma perché sono sempre contrario agli esoneri. Nei confronti di Cristiano avevo creato un certo tipo di rapporto. Sono dispiaciuto. Il calcio non ha memoria e soprattutto contano i fatti. I fatti dicono che la Ternana ha sei punti ed era obbligo prendere in esame il cambio della guida. Sabato dopo la partita, quando ci siamo incontrati con il presidente, Scaramuzzino e D'Aniello abbiamo deciso di cambiare guida tecnica. Ci siamo lasciati dandomi l'incarico di cercare l'alternativa a Lucarelli. Di ritorno a casa ho pensato a quale allenatore chiamare. Ho pensato che serviva un allenatore che potesse credere nella salvezza come ci credo io. Domenica quando ho avuto il contatto con Roberto è stata l'unica persona con cui ho parlato che non ha parlato di contratto, di altre cose e che ha sposato quello che è la nostra filosofia. Sono arrivato a Terni con entusiasmo e sono dispiaciuto. Ha condiviso che le prestazioni ci sono state e che potevano dare risultati diversi. E' scoccata la famosa scintilla. Non mi ha mai chiesto, nei diversi contatti avuti domenica, informazioni sul contratto. Questo è quello che più mi è piaciuto. Mi ha detto "credo che questa squadra può tirarsi fuori da questa situazione perché ha giocatori che possono farcela". Ora tocca a lui.
ROBERTO BREDA – Otto anni, un pò siamo invecchiati. Torno con piacere perché è stato un posto dove sono stato bene. Non era una situazione diversa da questa. Non si vive di ricordi però. Ci sono i presupposti per fare un buon lavoro. Quando non lavoro studio: squadre, giocatori e partite. Per me la cosa più importante non è la piazza ma l'organico. Non è una squadra da sbando e che ha fatto anche cose buone. E' stata poco fortunata. So che subentro a Lucarelli che ha fatto la storia della Ternana per al promozione dei record e i derby vinti. Per fortuna non ci sono derby quest'anno. Professionalmente pensavo fosse un'opportunità da prendere. Conosco i ragazzi, alcuni li ho allenati, altri li ho avuti come avversari altri ancora li conoscerò. Bisogna diventare squadre, dobbiamo crescere, dobbiamo fare un lavoro importante. Siamo ultimi. Dobbiamo concentrarci sulla partita che di volta in volta andiamo ad affrontare e sulla crescita individuale e di squadra. La B non è il campionato dei nomi ma di chi diventa squadra. Dal punto di vista tattico ho delle mie idee che hanno bisogno di conferme. Ci aspetta una partita tosta, bella contro una squadra che ha valori ma anche difficoltà. Da lì dobbiamo iniziare il nostro cammino. La prestazione senza i punti conta poco. Mi fa piacere lavorare con il direttore, per noi è la prima volta. Avere al fianco una persona competente ed esperta come lui è un valore aggiunto. Tutta la piazza deve vivere quest'anno con la volontà di fare un'impresa e mantenere la categoria. L'anno scorso ero ad Ascoli. Abbiamo visto chi è retrocesso: tre squadre che l'anno prima hanno fatto i playoff e la SPAL che aveva giocato in A. Le chiacchiere contano poco. Contanto i fatti. Ho tanta voglia.
Iniziano le domande.
Dopo 8 sconfitte c'è il rischio che la squadra si sia abituata a perdere?
Aspetto psicologico e tattico vanno di pari passo. Mi piace che le discussioni con i ragazzi siano portate in campo. Da giocatore quando mi dicevano "devi dare di più perché sei il capitano" gli rispondevo "sei tu l'allenatore devi dirmi cosa devo fare".
Il primo messaggio che darai alla squadra?
Bisogna non basarsi sul concetto che siamo più bravi di quello che sembriamo. Dobbiamo creare un percorso dove quello che siamo viene fuori.
Ha trovato dei punti di forza nella Ternana di quest'anno e punti dove migliorare…
Per essere una squadra ultima non ha i valori per esserlo. Punti di forza vanno potenziati e vanno tolti quelli deboli. La differenza, tante volte è sottile. Chiunque mi ha detto che è un gruppo di persone perbene, sane e che si mettono a disposizione. Dobbiamo trasformare i numeri in qualcosa di più equilibrato e concreto. E' una squadra che crea ma segna poco. Nelle occasioni che concede ha delle sfumature che non la rende efficace. Ma è normale perché se non ci fosse da migliorare non sarei qui.
Cesar Falletti lo ritrova dopo 8 anni. Preferisce lavorare al Taddei o a Narni Scalo?
Cesar l'ho anche richiesto negli anni successivi ma era andato in A e non me l'hanno mai preso. L'ho rivisto, ha la gamba giusta. Deve fare di più come tanti altri. Tanti ragazzi sono sotto il potenziale massimo. Ci darà una grande mano. Sui campi è tutto da valutare. Voglio anche parlare con i ragazzi per capire certi equilibri. Il tempo poi condiziona.
Rosa composta da giovani e meno che giudizio dai di questo mix?
Quando uno valuta la proposta valuta la rosa che ha valori. La B sta andando verso questa struttura di organico. Qui ci sono giocatori tipo Dionisi che in B ha fatto numeri importanti. Ci sono poi giovani di ottime prospettive. Fare il vestito su misura dipende a me in base alle caratteristiche e a quello che vedrò. La mia idea già ce l'ho.
Come ti poni con i social?
Quando non alleno ho un sito, un canale YouTube. Quando alleno chiudo tutto.
Collaboratori solo due…
Non avevo questo secondo ma un altro. Certi lavoro devono essere veloci, automatici che faccio con questi miei. Ci sono delle sfumature che dobbiamo vedere con la società. Ieri il direttore mi ha detto che dobbiamo fare le cose al massimo.
Tattica…
Una idea ce l'ho. Il sistema di gioco è l'ultimo dei problemi. Sul cosa ho un'idea di partenza. Sono curioso di vederlo già da oggi quale sarà il feedback. La prima settimana se posso avere un piccolo vantaggio su chi non mi conosce me lo tengo
La Ternana dovrebbe passare dall0 0,5 all'1,5 di media punti. Compito difficile. Nel precedente staff c'erano tante figure. Intendente implementare il gruppo di lavoro?
Se continuiamo con questa velocità tra un paio di mesi non ci sarò io. In questo momento uno deve concentrarsi solo sulla partita che deve venire. Nella mia carriera ho una media punti tra l'1,4 e l'1,5. Non ci ho mai pensato. Le tabelle non servono. Ho sempre pensato che dovevo vincere la prossima partita. Devo concentrarmi su cose concrete: lavoro settimanale, crescita della squadra e partita. Solo più avanti potremo dire quanto siamo stati bravi. Io non credo negli staff tanto numerosi. Mi sa tanto di fumo. Stiamo parlando per il match analyst. Sono già io il match analyst. C'è poi il mio vice. L'ho conosciuto a Chiavari. Era un foglio bianco. Riprendiamo tutti gli allenamenti e li studiamo. Rimaniamo concentrati alla partita. Mourinho quando vinceva sempre andava via lui e un collaboratore. Sono molto convinto del mio lavoro. Il calcio sta andando verso una specializzazione.
Questa squadra per fare bene devo sovraperformare?
Sicuramente all'inizio sì perché dobbiamo invertire la tendenza. Dopo però deve diventare la normalità. Poi ci sono partite che fai il 6 e altre che porti a casa punti anche se non te li aspettavi. Tante volte quando subentro non riesci a capire chi sta già dando il massimo e chi no. Il compito nostro è portare chi è da 8 all'8.
Quanto è importante la serenità in questo momento?
Tanto ma bisogna portare i ragazzi a questo livello. Bisogna anche accettare gli errori. O meglio quelli di campo poi ci sono quelli di attenzione che vanno migliorati. Sono le nostre prestazioni che collegano l'ambiente. Quando la piazza vede che i ragazzi danno l'animo li supporta e gli sta vicino più facilmente. Qua i presupposti per uscire da questa situazione ci sono tutti.
Rivedremo Falletti trequartista?
Io me lo ricordavo trequartista. Con me ha fatto ogni tanto la mezzala. Poi con quale modulo vedremo. Cercheremo di utilizzarlo al massimo. Abbiamo bisogno di tutti. Soprattutto per lui che ha fatto la differenza per tanti anni in B tanto da guadagnarsi la A. Ci sono ragazzi che hanno ampi margini di miglioramento.
Labojko non sta rendendo al massimo…
Dobbiamo rimettere ogni giocatore al livello suo. Chi è da 9 a 9, chi è da 6 a 6. Io faccio molto leva, non solo per lui su questa voglia di diventare protagonisti e tornare ad essere giocatori importanti sempre al servizio dell'obiettivo primario che è la squadra.