Benvenuti nella diretta testuale della conferenza stampa di Ignazio Abate alla vigilia di Ternana-Legnago, gara valida per la sesta giornata del campionato di Serie C, Girone B. Fischio d'inizio domani alle 18.30.
L'ULTIMA IN CLASSIFICA – Non è retorica che sarà una partita molto complicata. Incontriamo una squadra nel momento sbagliato. Arriva dopo tre gol presi in casa e in un periodo non positivo. Allena un mio ex compagno di Nazionale e persona che stimo. E' la classica partita a tranello. Se non l'affrontiamo con gli occhi di fuoco, con la consapevolezza che dobbiamo fare fatica ne usciamo con le ossa rotta. Dobbiamo fare in modo che non succeda. Nelle prime dieci partite non si vincono i campionati ma è anche vero che si rischia di perderli. Non andiamo dietro alle chiacchiere che ci vedono favoriti. Dentro di noi non dobbiamo sentirci inferiori a nessuno ma dobbiamo sapere di essere in un gruppo di squadra forti dove se non si ha mentalità forte non ci si resta. Questo è un girone complicatissimo dove difficilmente ci sono ammazza campionato. Domani non vogliamo assolutamente cadere. Per farlo c'è da soffrire. Spero di fare una partita importante.
CRESCITA – Abbiamo tanti giovani con del potenziale che aspetto. Dobbiamo dargli tempo di sbagliare e crescere. Mi hanno detto "mister stiamo imparando tante cose". Se loro continuano a lavorare con quella umiltà e voglia di migliorarsi ci sarà spazio per tutti. I giovani oggi vogliono tutto e subito. Ma non funziona così. Arriverà il loro momento. Hanno le qualità per fare il giocatore professionista ma devono crescere ancora molto.
TURNOVER – Vediamo. in settimana mi sono venuti vari pensieri vedendo i ragazzi. La cosa più complicata è trovare gli equilibri: Vediamo se lascerò a riposo qualcuno oppure no. L'allenamento di oggi mi ha dato grosse indicazioni. Nella mia testa ho in mente la squadra. Vediamo domani chi partirà titolare e chi no.
MOMENTO – Con la palla abbiamo ampi margini di miglioramento. Per quanto riguarda la tenuta del campo con vari moduli la squadra è molto avanti. La squadra riesce a riconoscere le varie zone di campo. Non siamo ancora avanti per poter cambiare sistema in corso. Abbiamo l'idea che giocare a cinque vuol dire essere molto difensivi ma non è così. Puoi essere molto offensivo se vai ad aggredire alto. Non devi stare nella tua zona di comfort. Altrimenti si rischia l'imbucata tra il quinto e il terzo. Puoi difendere anche dietro linea palla. Abbiamo molto equilibrio e sicurezze con la linea a quattro. Quella a cinque ci da alternative di svikuppo di gioco diversi poi però dipende dai giocatori. Quella di domani è una partita delicata. Dovremo avere la rabbia di non subire gol. Loro faranno una partita orgogliosa. Non arrivano da un periodo facile. Giocheranno per il loro allenatore, vorranno conquistare i primi punti. Noi dovremo essere bravi a prenderla di petto. Dovremo essere feroci. Altrimenti la lampadina non si accenderà. Li voglio vedere carichi già domani mattina altrimenti sarà dura. L'ho già detto alla squadra.
ALOI E ALTRI – Aloi è da rivalutare tra 15 giorni. Non è una roba di ripresa immediata. Krastev e Martella li stiamo ancora gestendo. Non si sentivano sicuri. Sentivano sempre dolorini. Hanno fatto tre giorni di differenziato, non credo saranno disponibili di domani, speriamo di recuperarli per Arezzo.
LA BOLLA – Siamo grandi e vaccinati. Facciamo dei sacrifici, visto che bisogna farli facciamoli in modo massimale. Per amor proprio e per rispetto di tanti dobbiamo dimostrare il nostro valore in campo. Il gruppo ha dato segnali di attaccamento alla maglia. Quella di domani è una partita trappola. Non dobbiamo sbagliare. Le partite valgono tutte tre punti. Le partite infrasettimanali possono darti slancio. Difficile fare punti tutte le settimane. In casa nostra deve diventare complicata per tutti. Se prima non vincevamo in casa da quattro mesi il giocare al Liberati poteva sembrare avere un peso importante adesso vedo una squadra consapevole e questo deve diventare un posto sicuro.
PESARO: ESULTANZA DI GRUPPO, ULTIMI 10 MINUTI E LEGNAGO – I campioni ti fanno vincere una o due partite. non ti fanno vincere i campionati se non si mettono a disposizione di un gruppo di protagonisti. Tutti devono e sentirsi coinvolti. Per quanto riguarda la partita di Pesaro analizzandola è stato diverso da come l'avevo analizzata a fine partita. L'inizio è stato migliore di come credevo. Per 25' del primo tempo abbiamo sofferto. Nel secondo quando siamo passati alla mediana a tre la squadra è diventata padrona del campo. Gli ultimi 10' mi sono piaciuti per la voglia di non prendere gol. Sono contento di quella situazione che abbiamo vissuto. Sono importanti, ti compattano. E' passato. Domani affrontiamo una squadra molto pericolosa, con due attaccanti bravi tecnicamente che ripuliscono molte palle. Una squadra che nella battaglia si gasa. E' una squadra che possiamo mettere in difficoltà giocando. Dovremo cercare di prendere poche ripartenze.
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