Rosso&Verde – Il semaforo di Bari-Ternana

Rosso&Verde – Il semaforo di Bari-Ternana

Rosso: gli errori.

Le partite si vincono con la tattica e la bravura, ma anche sfruttando le disattenzioni degli avversari, qualche piazzamento sbagliato e qualche colpo di sfortuna: il Bari ieri ha trovato la strada non spianata, ma sicuramente meno impervia di quanto ci si potesse aspettare. E' stato il giorno degli errori in casa Ternana, innanzitutto individuali: grossolano lo sbaglio di Valjent che, probabilmente meno concentrato di quanto ci abbia abituati, ha rimesso in mezzo all'area una palla destinata a finire sul fondo con tanto di rimessa rossoverde; figlio del nervosismo e della voglia di riaprirla quello di Albadoro dal dischetto, che vanifica un rigore preziosissimo. Peccato di "troppa sicurezza" quello di Pochesci, che fa mea culpa a fine partita dicendo che probabilmente la squadra non è pronta per la difesa a tre e lui non lo ha capito prima; una miriade di piccoli e grandi sbagli da parte dei singoli che hanno condannato una Ternana che fino al 2-0 per i padroni di casa cercava comunque di giocarsela. Giornata storta. 

Verde: gli errori.

Come può la stessa cosa essere negativa e positiva allo stesso tempo? E soprattutto, come può uno sbaglio essere inserito fra gli aspetti da salvare di una partita finita male? La verità è che il campionato di Serie B è iniziato da un mese e che, per fortuna di tutte le squadre, di tempo per aggiustare i meccanismi e per porre rimedio alla classifica ce n'è ancora in abbondanza; questo certo non significa che si possa continuare a sbagliare senza conseguenze. Dagli errori, però, spesso si impara, basta solo essere umili e saper ammettere di dover lavorare ancora per migliorarsi: quando un allenatore dice di dover fare tre passi indietro, quando un giocatore ammette di non essersi sentito sicuro, quando il rammarico è vero e sincero, ecco che li c'è qualcosa di buono su cui focalizzarsi. D'altra parte tutti cadono e si fanno male quando imparano ad andare in bici, ma sono pochi quelli che non ci riprovano.