Rosso&Verde – Il semaforo di Sambenedettese-Ternana

Rosso&Verde – Il semaforo di Sambenedettese-Ternana

Niente da fare, il semaforo della Ternana continua inesorabilmente a segnare rosso: i rossoverdi non si muovono, non riescono a riprendere la marcia, non sanno ricominciare a camminare, eppure i presupposti questa volta ci sarebbero anche potuti essere. E allora, pur rimanendo un semaforo rosso, pur mantenendo ben presente che no, così non può andare bene, ecco che vogliamo provare a portare avanti un discorso un po' meno disfattista, vogliamo tentare di trovare gli spunti per cui non aprire il portafogli, tirar fuori abbonamenti e biglietti e buttarli in un cassetto, quello delle cose dimenticate. 

Dicevamo che la Ternana non sa più vincere, eppure ieri sera al Riviera delle Palme i presupposti erano sembrati se non buoni, almeno migliori di quanto questa squadra ci abbia abituato a vedere. Se per una volta questa famosa carta sulla quale avremmo dovuto asfaltare tutto e tutti provassimo a buttarla via, nel cestino o nel camino, e provassimo a guardare la realtà con gli occhi dell'obiettività, forse potremmo tirar fuori una analisi più lucida e costruttiva. Contro la Samb i rossoverdi hanno mostrato piccoli segni di miglioramento sul piano del gioco: al di la dei singoli episodi (rigore molto molto dubbio a parte, del quale però non parleremo per non ricadere nei soliti discorsi), al di la di errori ancora grossolani sia in fase difensiva sia nella costruzione della manovra, la Ternana vista ieri sera ha dimostrato almeno di avere una idea di gioco. Benissimo, per far punti il bel gioco non basta e continuando a perdere possiamo anche mettercelo in saccoccia il decantato fraseggio, perchè parlare di prestazione quando non si fanno tre punti da due mesi potrebbe sembrare inutile. Però, sempre tenendo a mente tutto quello che ci siamo detti, contro la Samb la squadra di Gallo hamesso in campo qualche triangolazione, un centrocampo maggiormente in grado di giocare palla a terra, si sono visti meno lanci lunghi nella terra di nessuno, piccoli segnali che una idea di come la squadra dovrebbe e vorrebbe giocare, in fondo, c'è. Non è una giustificazione alle delusioni di questo 2019, e chiaramente non può bastare per essere soddisfatti, anzi probabilmente aumenta ulteriormente l'amarezza per come è andata a finire, ma da qualcosa dovremmo pur sperare di ripartire, o no?