Verde: la continuità sotto ogni punto di vista.
La vittoria bella, rotonda, piena che la Ternana ha ottenuto ieri al Liberati contro il Catanzaro ha dato ai rossoverdi diverse certezze dalle qualo partire per continuare a lavorare e migliorarsi ulteriormente. Quarta vittoria di fila per la squadra di Lucarelli, che continua a mandare a segno di fatto tutto il parco attaccanti delle Fere, quarto successo costruito con una buona velocità di manovra e una buona visione di gioco, segno che il credo dell'allenatore sta permeando i suoi giocatori. Fase difensiva portata avanti sempre con attenzione, come testimoniano i pochi gol subiti e, anche il momentaneo pareggio dei calabresi, è arrivato grazie ad un calcio di rigore, segno che la difesa difficilmente è andata in sofferenza in questo inizio di stagione. A corredo, come ciliegina sulla torta, c'è la "gara" tutta interna fra Partipilo e Falletti, che si contendono la palma di miglior realizzatore a suon di gol: quarto gol in quattro partite consecutive per il primo, al quale l'uruguaiano risponde mettendo a segno il suo quinto centro stagionale. Senza tralasciare, poi, le reti di Palumbo, Raicevic e il primo gol della stagione 2020/21 per Ferrante, che sembra star recuperando la forma migliore. Insomma, c'è da essere davvero soddisfatti di quanto visto al Liberati, ma sempre coi piedi per terra.
Rosso: rifiatare si, ma mai specchiarsi.
Dopo una prestazione come quella che ha messo in campo ieri la Ternana contro il Catanzaro, andare a cercare le note stonate diventa davvero come la ricerca del pelo nell'uovo, una sorta di accanimento che ad alcuni potrebbe sembrare fin troppo puntiglioso; eppure, il desiderio di perfezione appartiene all'essere umano, e per essere perfetti si deve sempre migliorare. Allora, quello che ci è piaciuto meno della sfida del Liberati, è stato quello che si è visto in campo subito dopo il gol del pareggio della squadra di Calabro, fino alla fine del primo tempo. La Ternana, in quel lasso di tempo, ha comprensibilmente cercato di rifiatare e di gestire un po' la gara, peccato che sia finita per concedere campo all'avversario e, soprattutto, sia finita per fare fatica a muovere il pallone. Forse un momento di autocompiacimento eccessivo, probabilmente la crescita di fiducia nel Catanzaro e un po' troppa fretta di costruire la manovra, ecco il mix che ha tratto in inganno la Ternana facendole perdere un po' di smalto. Niente di grave, tutto prontamente recuperato nel secondo tempo.
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