Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Giana Erminio

Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Giana Erminio

Verde: Alfredo Bifulco e i giovani.

Vale un po' quanto detto per la partita che la Ternana ha perso a Bolzano contro il Sudtirol: contro la Giana Erminio la linea verde delle Fere è quella che ha girato meglio. Su tutti spicca Alfredo Bifulco che, come in terra altoatesina, ha la capacità di saltare l'uomo, creare pericoli, essere al posto giusto nel momento giusto, non smettere mai di lottare su ogni pallone, a costo di arrivare anche al contatto, a costo di dover uscire dal campo zoppicando. Come lui, a girare nel verso giusto sono stati anche Marco Frediani e Federico Giraudo, che non sarebbe dovuto entrare nelle intenzioni di De Canio, ma che quando lo ha fatto ha dato il suo, pur non al top. Ancora una volta, per i veterani che stentano e fanno più fatica, ci sono stati giovani che hanno saputo dire la loro in campo, dimostrando di avere gamba, fiato e tanta testa; il tutto condito con la solita "irruenza" dell'età. 

Rosso: farsi riprendere sempre. 

Forse una squadra troppo sbilanciata in avanti, sicuramente condizionata dalle tante assenze sempre nel solito reparto di centrocampo, probabilmente non una particolare brillantezza in fase difensiva, fatto sta che la Ternana contro la Giana si è sempre fatta riprendere. Passi per il gol del momentaneo 1-0 ospite, risultato ribaltato in pochi minuti dalla doppietta di Bifulco, ma andare in vantaggio due volte e per ben due volte farsi riacchiappare in casa, questo no, non va. Ingenuo Diakité a commettere fallo da rigore sul 2-2, anche se tradito dal terreno scivoloso e dalla sua prestanza fisica, troppo lento Hristov in occasione del 3-3 quando si è fatto recuperare dall'attaccante in velocità. In tutto questo, non ce ne vogliano i senatori in attacco, ma gridano vendetta i palloni non sfruttati nella maniera migliore li davanti, specialmente un paio di colpi di testa di Vantaggiato, e non ce ne voglia mister De Canio, ma probabilmente dopo il 3-2, vista l'inerzia della gara, si sarebbe potuto inserire un giocatore in mezzo al campo per schermare la difesa. Coi se e coi ma, lo sappiamo, non si fa la storia, ma qualcosa si può sempre imparare.