E’ stato uno Stefano Bandecchi come sempre a ruota libera quello che si è fermato a parlare con i cronisti all’uscita dallo stadio “Libero Liberati” dopo aver parlato anche con la squadra in occasione del ritorno a Terni dei giocatori dopo le festività natalizie.
MERCATO – Sicuramente dobbiamo alleggerire la squadra di alcuni ragazzi giovani che devono andare a giocare e che in questo momento non troverebbero posto in squadra e di altri ragazzi che sono stati importanti per noi anche negli anni precedenti ed è giuso che vadano a giocare in questo momento
TERNANA – Ho trovato una squadra realista. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che con le ultime dieci partite saremmo retrocessi senza nessun dubbio come penultimi. Dobbiamo ritornare allo spirito importante che ci fa essere una squadra e dobbiamo abituarci con più rapidità ai nuovi giochi, ai nuovi schemi. Non possiamo essere la scuola calcio. Dobbiamo tornare ad essere liberi di giocare. Siamo una squadra competitiva e dobbiamo tornare ad essere competitivi. Quello che è successo nelle ultime dieci partite è figlio di un fattore mentale. Secondo me ci siamo ritrovati.
MERCATO IN ENTRATA – Non credo particolarmente nel mercato di gennaio per le entrate. Se evidentemente ci fosse qualcosa di molto particolare, cioè di ragazzi giovani, di grandissima qualità che possono fare anche la Serie A perché no? Sì. La Ternana si sta costruendo. Ci sono tante basi nuove. Dobbiamo guardare.
SPILLA – Bandecchi indossa una spilla raffigurante la maglia della Ternana con il 9 “bella vero? Non la vendo. Me l’hanno regalata. Sono affezionato a questa squadra. Il mio grande vantaggio è aver tifato la Ternana. La trovo bella e mi piace.
Ternana, Bandecchi ha incontrato la squadra alla ripresa degli allenamenti
Il presidente della Ternana, Stefano Bandecchi, ha incontrato la squadra alla ripresa degli allenamenti. Il numero uno del club ha parlato di calciomercato, stadio-clinica ma anche di Treofan.
Pubblicato da AM Terni Television su Giovedì 5 gennaio 2023
STADIO-CLINICA – Non voglio creare fastidio a nessuno. Mi sembra abbastanza chiaro che i 95 posti assegnati alla città di Terni era quel lavoro che doveva essere fatto prima della conferenza dei servizi. Noi abbiamo sempre sostenuto che c’erano posti liberi per fare l’operazione stadio clinica ed ora c’è la prova. La legge stadi prevede che si può fare tutto tranne palazzine abitative. Chiaro che bisogna trovare il processo regolare per dire: costruite la clinica poi se avrà i requisiti avrà anche i posti letti accreditati che è elemento fondamentale per la costruzione dello stadio. Per me questi 95 posti letto hanno scritto sopra stadio-clinica. Non fosse così ci sarebbe un errore drammatico
TREOFAN – Situazione particolare che va approfondita. Stiamo facendo ancora una due diligence perché i numeri ci vengono dati con il contagocce. La situazione è molto difficile. Bisogna trovare la linea commerciale giusta d’accordo con i sindacati per poter trovare la condizione per far riuscire questa operazione. Operazione interessante e intelligente che vede una grande diversificazione con la possibilità del reimpiego di tutti. La produzione della plastica era una situazione matura. Sappiamo che la parte dell’idrogeno che portiamo così come quella della ricerca è meno matura. Ci stiamo lavorando, in maniera importante e con serietà. Non ci sono altre soluzioni? Forse perché nessuno ci ha lavorato per arrivare ad una soluzione possibile.
GENNAIO TRE PARTITE, DUE AL LIBERATI – Noi abbiamo vinto un campionato con lo stadio vuoto e abbiamo preso grandi schiaffi con lo stadio aperto. Il pubblico deve decidere – non voglio far scoppiare un altro putiferio – però deve tifare. Vi racconto questa cosa. Ieri un mio amico è andato a vedere la Roma e prima di andare mi ha detto che se avesse perso anche ieri non sarebbe andato più a vederla. Io mi sono sentito di dirgli, nonostante della Roma non me ne freghi nulla, che ha sbagliato tutto. Se la squadra avesse perso lui sarebbe dovuto andare allo stadio anche nelle partite successive perché è solo così che si può aiutare la squadra. Se la squadra vince è facile aiutarla. Questa, secondo me è la differenza tra essere un vero ultrà e essere un tifosuccio che fa quattro passaggi. Io la mia squadra la tifo sempre, gli voglio bene anche se non vince mai (indica con l’indice la spilla a forma di maglietta della Ternana sul petto).
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