Ternana, Bandecchi ha tolto un alibi alla squadra

Il presidente affermando che “non siamo alla scuola calcio” ha voluto accelerare il processo di adattamento della squadra al nuovo allenatore

Ternana, Bandecchi ha tolto un alibi alla squadra. Qualora ci fosse stato. Ma se il presidente rossoverde si è sentito in dovere di dire pubblicamente che “non siamo alla scuola calcio” forse lui si è stancato di aspettare la fine naturale del processo di adattamento della squadra al nuovo tecnico.

Due stagioni e mezza di lavoro con un allenatore rappresentano un lasso di tempo importante e voltare pagina in quattro e quattr’otto non è cosa semplice. 

Per di più se il passaggio in questione riguarda due allenatori diversi tra loro come Cristiano Lucarelli e Aurelio Andreazzoli. 

All’interno della società era stato previsto che ci sarebbe stato bisogno di tempo affinché la squadra iniziasse ad adattarsi alle richieste di calcio del nuovo allenatore. Però dopo 5 partite in appena un mese la proprietà ha deciso che è arrivato il momento di passare al raccolto di quanto seminato. 

Non a caso Bandecchi ha detto senza mezzi termini che “dobbiamo abituarci con più rapidità ai nuovi giochi, ai nuovi schemi dell’allenatore” segno che la pazienza sta piano piano finendo o che comunque c’è bisogno di fissare un obiettivo da raggiungere a stretto giro d’orologio, o come in questo caso di calendario.

D’altronde da lunedì si tornerà a parlare prepotentemente di campionato. Il mese di gennaio porta in dote alla Ternana tre partite molto complicate di cui due da giocare al “Liberati”. S’inizia con l’Ascoli in casa, poi c’è la trasferta di Reggio Calabria e si chiude, poi con la sfida di Terni contro il Modena. 

All’andata dopo questo trittico la Ternana aveva 3 punti figli della vittoria sulla squadra di Filippo Inzaghi oggi prima inseguitrice del Frosinone capolista. L’obiettivo è provare a fare meglio, magari provando a sfruttare il fattore Liberati.