Ternana, come sono andati quelli dello scorso anno?

Pochi giorni fa, nell’intervista a TEF, il presidente Bandecchi ha voluto sottolineare come, sebbene non condivida praticamente nulla di quanto fatto dai suoi collaboratori negli anni passati, non sia tutto da buttare. E che ci siano stati alcuni giocatori anche della passata stagione che hanno recitato un ruolo da protagonisti in questa annata, non con la maglia della Ternana, nonostante con la maglia rossoverde erano risultati inadeguati.

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Il riferimento di Bandecchi era soprattutto per Tremolada, che ha vinto il campionato con il Brescia e a Bleve, anche lui nel gruppo di Liverani a Lecce. Noi ci siamo divertiti andando a vedere cosa realmente hanno “combinato” in questa stagione i giocatori della scorsa rosa. 

Partendo proprio da Tremolada: è stato certamente determinante con 4 gol e diversi assist nel ritorno dei lombardi in Serie A, ma non è stato un titolare (17 le sue presenze in campionato) e forse l’unico rammarico della Ternana è non averlo riscattato per poi magari rivenderlo, piuttosto che tenerlo, visto che attenzioni che il trequartista aveva ricevuto nonostante l’annata negativa dei rossoverdi. Discorso diverso per Bleve che invece ha giocato davvero poco (5 presenze), pur facendo parte di un gruppo che ha meravigliato la Serie B. In serie B hanno giocato anche altri giocatori di quella rosa. Il più positivo probabilmente è stato Finotto (27 presenze e 7 gol) che ha giocato a Cittadella conquistando i playoff indipendentemente dal Palermo.

Quelli che hanno deluso sono sicuramente Montalto Carretta: l’attaccante siciliano ha giocato (e segnato) veramente poco a causa di un brutto infortunio all’inizio della stagione, l’esterno pugliese invece ha giocato praticamente sempre non riuscendo ad incidere in zona gol (30 presenze, 1 rete). Insomma per la serie B, i protagonisti non sono stati molti, anzi… A questi andrebbero aggiunti Valjent Piovaccari che hanno giocato nella seconda divisione spagnola con discreti risultati. Discorso diverso invece per chi era impegnato in serie C: ci sono stati alcuni giocatori che hanno vinto il campionato. Vitiello con la Juve Stabia, Paolucci con l’Entella e a Pordenone Bombagi Candellone, che avevano salutato Terni a gennaio però. E nessuno a Terni ha mai messo in dubbio le qualità sia umane che professionali di Vitiello e Paolucci, fra gli ultimi ad arrendersi. A questi vanno aggiunti i ragazzi ceduti al Catanzaro, arrivato terzo nel girone C: StatellaFavalliSignorini Repossi. I primi due da titolari, gli altri da riserve (più o meno utilizzati) hanno sicuramente contribuito al buon campionato dei calabresi. 

Per il resto (15 giocatori) – sinceramente – non troviamo grandi eccellenze. Tutte stagioni (più o meno complete) in serie C. A partire dal comunque promettente Plizzari che non è riuscito a giocare una partita in questa stagione (ma per sua fortuna è comunque nel gruppo azzurro dei mondiali U20, a testimonianza della sua qualità) o da Sala, titolare alla Sambenedettese, con 27 partite da titolare, compagno di squadra di Francesco Signori (che era arrivato a gennaio), anche lui titolare. Gasparetto, ceduto a gennaio, è stato titolare con la Reggina (appena uscita dai playoff con un suo autogol, fra gli altri), titolare anche Gigli a Rieti (15esimo nel girone C), così come Zanon (a Siena, 26 presenze) e Marino (22 presenze) a Francavilla che nel primo turno ha eliminato la Casertana di Pochesci nella corsa alla B (ma che si è fermato ieri). Da non buttare la stagione di Angiulli a Catania (22 presenze) ma senza essere protagonista, Varone sicuramente bene a Carrara ma decisamente comparsa a Cosenza. Ottima esperienza per Taurino alla Viterbese con 9 gol, così come un buon contributo lo ha dato Tiscione al Siracusa. Solo spiccioli per Rigione a Novara e Ferretti a Gubbio, Bordin a Perugia (in B)

Insomma obiettivamente non un gran bottino cumulativo. Forse se volete la conferma che il gruppo dello scorso anno era un buon gruppo costruito (e rinforzato) con giocatori di C. Con buoni giocatori di C. E qualche ragazzo che invece la B, magari in altri contesti, avrebbe anche potuto farla con maggior fortuna. Insomma non avremmo il rammarico di non averli potuti vedere, perché sinceramente (almeno i risultati di quest’anno) confermano quello che pensavamo la passata stagione: che era una squadra senza esperienza di B e che avrebbe faticato. A grandi linee tutti quelli che avrebbero dovuto portare quella Ternana ai playoff di B quest’anno hanno portato le rispettive squadre ai playoff di C. Segno dell’errore di fondo commesso: pensare che la differenza tra le categorie non esistesse.

Allargando poi il discorso all’allenatore forse non c’è neanche da discutere troppo. Pochesci ha trovato la panchina a 6 giornate dalla fine ed è uscito al primo turno dei playoff contro il Francavilla.

Liverani ha condotto il Lecce, in due anni, con un gruppo di giocatori che conosceva bene, visto che c’erano diversi ex (e con Coppola come vice) dalla C alla Serie A.