La Ternana affronta questo playout con uno stato d’animo contrastante. Da una parte la sicurezza di aver fatto di tutto per cercare di salvarsi, dall’altra la consapevolezza di giocarsi tutta la stagione in 180 minuti contro una squadra che era nata per altri obiettivi e che sicuramente ha dalla sua una grande spinta di pubblico e chissà magari anche un ritrovato entusiasmo.
La Ternana deve far leva però su quanto di buono ha fatto vedere in questa stagione e soprattutto deve guardare soltanto a sé stessa, senza guardare in faccia a nessuno.
Se prendiamo in considerazione l’ultimo mese non possiamo dire che la Ternana stia male, anzi. In questa porzione di campionato, le Fere hanno trovato dei risultati importanti che le hanno permesso di scalare posizioni. Allo stesso tempo ci sono state delle partite che avrebbero potuto portare quei punti in più necessari per la salvezza diretta. I numeri dicono che in 6 partite la Ternana ne ha vinte 3 (Cremonese, Catanzaro e Feralpi), ne ha pareggiata 1 (Brescia) e perse due (SudTirol e Ascoli): 10 punti in 6 partite. Non male. 7 gol fatti e 6 subiti. Anche qui (considerato che 4 gol subiti sono arrivati in una sola partita) la Ternana ha dimostrato una buona tenuta difensiva. Eh si perché a parte la gara di Bolzano la Ternana praticamente non ha subito mai reti, se non a Cremona. Un dato molto rassicurante considerato che in tutte queste gare la difesa ha subito gravi perdite: Iannarilli, Sgarbi e poi anche Capuano.
Altra considerazione molto importante: nell’ultimo mese la Ternana non si è mai disunita: le sconfitte sono arrivate di misura, quindi soltanto con un gol di scarto. In realtà questa è stata una caratteristica della squadra di Breda per tutta la stagione. Le uniche sconfitte “larghe” sono state quella con la Samp (4-1 a Genova) e 3-1 contro il Parma (sia in casa che fuori) che proprio contro il Bari (anche qui 3-1 al San Nicola).
La squadra insomma ha trovato i suoi equilibri. Così come ha trovato anche dei nuovi protagonisti. Al calo di rendimento di Raimondo si è contrapposta l’esplosione di Distefano (che nelle nostre medie voto è nettamente il migliore di questo mese della Ternana). Ma non sono da sottovalutare altri “titolari” riscoperti in questo periodo da Breda: Favasuli, Vitali (ovviamente), Dionisi e due della vecchia guardia che stanno attraversando un buon periodo di forma come Lucchesi, Luperini e Casasola. Ai quali va aggiunto Carboni che sembra aver ritrovato lo smalto di gennaio.
Poi ci sono i rientri da squalifiche e infortuni che tamponano e che consentono a Breda di avere un pizzico in più di scelta: Casasola torna dalla squalifica, si è affacciato N’Guessand in prima squadra, Iannarilli è tornato in gruppo.
Un motivo in più per lavorare ancora meglio e soprattutto per continuare a crederci.
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