Sta per iniziare la conferenza stampa di Gigi De Canio, che presenta la partita che domani la Ternana affronterà a Carpi.
Due allenamenti, la visita del patron: un commento?
"Il primo punto è molto semplice, una chiacchierata da parte della proprietà tesa a spronare tutti nel cercare di lottare fino alla fine per raggiungere l'obiettivo, e soprattutto per non abbandonare mai nulla al caso. Il secondo aspetto, la squadra sta abbastanza bene a parte Favalli che non sarà fra i convocati e Signorini da valutare fino alla fine".
Vista la situazione, potrebbe essere giovedì l'occasione di Ferretti?
"Siccome Zanon è ancora fra gli assenti, a sinistra mi tocca adattare un destro, e potrebbe essere anche per lui un'occasione, visto che ci ha già disputato parecchie partite nelle esperienze precedenti. Comunque non è un grosso problema far giocare un destro a sinistra, è più difficile il contrario. Comunque anche la duttilità di Statella mi lascia tranquillo sulla copertura del ruolo. Certo Statella è più offensivo di Ferretti, che garantisce meglio l'aspetto difensivo".
Signorini, se dovesse recuperare, per cosa?
"Parliamo del recupero per l'impiego. Non c'è nulla di particolarmente grave, domani valutiamo. Se dovessimo avere anche il minimo dubbio, certo non lo facciamo giocare".
Inversione di ruolo Defendi-Tremolada potrebbe essere confermata?
"Un paio di cosettine per chiarimento. Defendi lo ho conosciuto 5 anni fa e era un attaccante, ha fatto anche gol con me. L'interpetazione del ruolo a ridosso delle punte per me ha caratteristiche particolari nell'uno contro uno: Tremolada è geniale nell'amministrazione della palla, però ha come attitudine il venire sempre incontro alla palla per poter fare gioco. Poichè ho avuto l'impressione sin dall'inizio, impressione confermata, non sono andato alla cieca domenica, sono andato incontro a qualcosa che sapevo mi avrebbe dato una risposta logica da parte dei giocatori, almeno dal mio punto di vista. Siccome Tremolada contrasta, certo non come Paolucci, quello dove ha giocato domenica è un ruolo in cui secondo me può esprimersi meglio. Poi, se mi permettete, un argomento che voglio toccare, per chiarimento, stamattina Carretta mi è venuto a cercare facendomi vedere una foto e un lungo articolo di chiarimento fra me e lui: io ci parlo coi giocatori, non c'è nessun chiarimento, perchè non c'è nessun problema, non c'è nessuna situazione caotica. Io parlo con un giocatore di tanti aspetti, non solo tecnici tattici, e non necessariamente dobbiamo dare l'idea che ogni chiacchierata debba essere un chiarimento. Io le situazioni non ve le nascondo, se ci fosse un problema ve lo direi in maniera diretta e semplice. Ad Ascoli, per esempio, non ha giocato perchè, mentre volevo farlo entrare mi sono ricordato che in settimana mi aveva parlato di un dolorino alla coscia, e allora ho cambiato idea. Se me lo chiedete, io non ho problemi a dirvi cosa ci diciamo, con naturalezza. Io difficilmente mi privo di un giocatore per motivi disciplinari, deve succedere chissà che cosa. Qualche volta, anche smorzare qualche piccolo atteggiamento sbagliato ha la sua rilevanza, ma da qui a creare un caso ce ne corre. Angiulli, per esempio, non l'ho convocato per un momento di stizza in cui ha buttato via il pallone, ma mi aspettavo che venisse per chiedermi come mai e io lo avrei giustificato e gli avrei fatto solo una multa. E' importante mantenere i nervi saldi, perchè poi può succedere in partita e questo non va bene. Angiulli, invece, non ha voluto creare problemi e non è venuto a chiedermi nulla, poi ci siamo chiariti dopo la partita".
Mister, come va la condizione atletica? Domani a Carpi abbiamo un unico risultato?
"Parto dalla prima. LA condizione atletica ha una sua linearità durante l'anno, poi ogni allenatore ha i suoi metodi. A seconda del momento ce n'è una adatta, ma il rendimento di una squadra non dipende solo dal lavoro che fai. Conta ad esempio anche il momento psicologico, come quello che stiamo vivendo, che ti fa tenere male la palla, non te la fa gestire. Insomma, ci sono una serie di concause, per esempio domenica ha inciso anche la diversa temperatura rispetto agli altri giorni, l'intensità tenuta per tutto il primo tempo, ma sicuramente c'era anche la preoccupazione di sbagliare. Dovremmo cercare i risolvere il tutto continuando a lavorare ma anche con una migliore gestione della palla, certamente non possiamo fare resistenza adesso. La seconda domanda: quando sono arrivato vevo un giorno di allenamento, ho solo parlato alla squadra dicendo di cercare sempre di vincere, perchè si può farlo con chiunque, a maggior ragione quando solo con le vittorie puoi raggiungere l'obiettivo. Poi fra dirlo e riuscire ci sono un po' di cose di mezzo. Se si fosse giocato bene bene in alcune situazioni e si fossero conservati alcuni risultati in più, io non sarei qui e la squadra non sarebbe in questa situazione, perchè io sono un teorico dell'equilibrio. Forse così, senza di me, avrebbe 7/8 punti in più e si giocherebbe la propria salvezza con molte più possibilità. E questo, anche dal punto di vista psicologico, è fondamentale: mentre prima giocavano con più leggerezza, perchè si divertivano e il campionato era lungo, io vengo e cerco di portare equilibrio. Io faccio le cose che credo che si possano fare, penso che si possa vincere anche con un solo tiro in porta, e io non sono uno che nelle sue squadre ha sempre speculato. Io vado sempre alla ricerca della vittoria, ma dico ai miei ragazzi di stare attenti a non prendere mai gol, perchè poi magari anche alla fine ti arriva l'occasione giusta per vincere, e poi ti cambia il morale, e allora cambiano anche i meccanismi psicologici. In questo metteteci anche le prime partite, il tempo per conoscerli, le sostituzioni obbligate…".
Sarà un muro difficile da sorpassare il Carpi?
"Loro in casa e fuori si mettono in 11 dietro la linea della palla e sfruttano le ripartenze. Però, vedi, loro sono a ridosso dei playoff, e il modo di giocare non viene mai discusso. A Palermo, fino al primo gol, i siciliani non sono riusciti a fare un tiro in porta".
L'ipotetica quota playout l'ha individuata?
"In questo momento, obiettivamente, non ci ho pensato. Io spero che riusciamo a vincere giovedì, poi affronteremo il Cittadella, ma dovremmo essere concentrati e determinatissimi. Cominciamo però uno alla volta, dal Carpi, che so che mi può procurare qualche grattacapo: non dobbiamo far circolazione di palla orizzontale, se siamo bloccati giocare sulle seconde palle…".
Dubbi sulla formazione?
"Signorini e poi uno fra Ferretti e Statella".
La prestazione col Frosinone ha dato l'idea di quello che lei dice: non siamo spacciati.
"Al di la dell'arrabbiatura di Ascoli, poi un allenatore si interroga sulle cause e si dice: sono arrivato col Bari con mezzo allenamento e la squadra ha risposto bene, poi a Venezia un po' di sfortuna ma la squadra ha reagito bene, con la Cremonese abbiamo reagito benissimo, tre cambi forzati e il quarto che è rimasto in campo per generosità… Per me, che sono subentrato e ho dovuto conoscere i giocatori intimamente in così poco tempo, per capire la loro indole, c'è soddisfazione, perchè non hanno mai sbagliato se non ad Ascoli. La prima cosa che faccio è mettere in discussione quello che faccio io, magari ho sbagliato qualcosa, poi però non ho la controprova. Vedo una squadra che dà anima e corpo e ha voglia di imparare, che me lo chiede, e una partita andata male non può farmi condannare i miei ragazzi, posso correggere il tiro, e infatti la partita dopo è andata in maniera diversa".
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