Ternana: domani si scioglie il nodo trequartista

Ternana: domani si scioglie il nodo trequartista

E’ stata dura da smaltire la delusione per la sconfitta di Bari, ma bisogna guardare avanti. E rimettersi al lavoro con la stessa voglia di prima. Una mano, per risollevare la Ternana, può arrivare ancora una volta dal mercato. Soprattutto in un ruolo importante per lo sviluppo del gioco della squadra, come il trequartista.

In ballo, come sappiamo, ci sono due nomi: quello di Gaston Pereiro, che ancora non ha risolto i suoi problemi in maniera definitiva che lo tengono fermo in Sardegna, e quello di Riccardo Pagano, giovane promessa della Roma, su cui Capozucca ha cominciato a lavorare da venerdì.

Si balla su questi due nomi, insomma. Perché nonostante il ritardo nella trattativa, Gaston Pereiro rimane un giocatore sul quale il direttore crede molto, avendolo conosciuto personalmente (a Cagliari) e parlando con lui da diverso tempo. D’altro canto la Ternana non può permettersi di rimanere senza trequartista e quindi – dopo aver sondato il terreno in Italia per un ruolo così particolare – la scelta è ricaduta sul giovane talento della Roma, che Mourinho, dopo avergli fatto respirare l’aria della prima squadra, ha rimandato in Primavera.

Manca poco però per la scelta definitiva. Perché all’inizio di questa settimana di quel tipo di giocatore c’è bisogno. E’ necessario per dare una spinta in più ai rossoverdi, soprattutto in fase offensiva. Poi sarà Breda a decidere chi sarà il più adatto a interpretare il ruolo e come (se un centrocampista offensivo come Luperini o il nuovo arrivato, chiunque esso sia). Ma la partita con il Bari ha dimostrato che non c’è tempo da perdere e che bisogna lottare punto a punto, con ogni mezzo a disposizione.

E’ evidente che i due profili che sta inseguendo la Ternana sono diversi. Uno di esperienza e di comprovata qualità ma che altrettanto evidentemente non ha convinto del tutto la sua squadra di appartenenza. Forse proprio per quei momenti di pausa di cui ha parlato anche Capozucca in conferenza stampa. L’altro è un talento tutto da scoprire, che ha incantato nel settore giovanile, ha già assaggiato la prima squadra (a Roma, non in un club qualunque) e che ora cerca la sua strada per mostrare anche ai “grandi” quanto può essere bravo. In entrambi i casi bisogna avere fiducia e fede: vedere qualcosa che qualcun’altro invece non ha visto. E sperare che il potenziale venga finalmente espresso.

La salvezza della squadra è un bene primario, che non può essere mancato.