Ternana e il carattere smarrito, Andreazzoli: “Se fosse così il difetto va eliminato”

Dalla rimonta di Benevento ai blackout contro Como e Frosinone dove una volta incassato il secondo gol le Fere si sono spente

Per fare una prova ci vogliono tre indizi è vero però se sul tavolo della discussione se ne mettono due allora è doveroso prendere in considerazione l’argomento. L’ultimo in ordine cronologico parlando di Ternana è senza dubbio quello legato al carattere smarrito della squadra.

Tutti quanti abbiamo ancora negli occhi l’incredibile rimonta di Benevento quando i rossoverdi sono riusciti a ribaltare il momentaneo 2-0 chiudendo la sfida del “Vigorito” sul 2-3 grazie alle reti di Sorensen, Pettinari e Di Tacchio.

Ripensando a quel pomeriggio del 15 ottobre sembra passata una vita. Di sicuro è cambiata in peggio la Ternana. La squadra rossoverde nelle ultime due partite di campionato ha palesato una preoccupante debolezza mentale.

Contro il Frosinone capolista così come contro il Como penultimo, una volta incassato il secondo gol le Fere si sono sciolte come neve al sole. Di fatto allo “Stirpe” la partita è finita al nono minuto della ripresa quando Insigne ha chiuso un lungo triangolo con Mulattieri ed ha spiazzato Iannarilli facendo esplodere di gioia per la seconda volta lo stadio.

Sulla mancata reazione della Ternana al secondo colpo ben assestato dal Frosinone ha acceso i riflettori anche l’allenatore delle Fere, Aurelio Anderazzoli: “anch’io ho visto che ci ha fatto male il secondo gol perché l’abbiamo preso in un momento in cui la squadra pensava di poter rimettere le cose apposto. E a dire la verità l’avevamo pure rimesse a posto con Partipilo ma il fuorigioco ci ha tolto la soddisfazione. Questa potrebbe essere una lettura giusta. Non è concepibile. Però potrebbe essere anche in questa maniera e se fosse così vorrebbe dire che abbiamo un difetto che va eliminato al più presto”.

Ad arricchire la discussione con una ulteriore chiave di lettura il capitano della Ternana nella trasferta di Frosinone, Antonio Palumbo: “A prescindere dall’1-0, dal 2-0 le partite durano 90 minuti. Non ci può essere così tanta differenza tra i primi 45 minuti e i secondi dove abbiamo cambiato totalmente atteggiamento. Noi ovvio che ce la mettiamo tutta. Siamo i primi a starci male anche perché abbiamo vinto una partita nelle ultime undici di campionato e questo non va bene. A prescindere dai 60’ o 90’. Sicuramente dobbiamo cambiare marcia, darci una svegliata e farci un esame di coscienza. E basta”.