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Ternana, senti Laverone: “E’ un anno da sfruttare per tutti”

“Raramente abbiamo trovato quest’anno squadra che ci hanno messo in difficoltà per diversi minuti. La Casertana ha fatto primi venti minuti molto bene. Ci sta nel calcio. Siamo stati bravi a sopportare in quel momento e poi per 60’ abbiamo fatto al partita che dovevamo fare”.

Lorenzo Laverone è stato uno dei protagonisti dell'ultima vittoria in campionato della Ternana. Quella di lunedì sera contro la Casertana. Il terzino destro rossoverde martedì sera è stato ospite a Ternana Time Live, la trasmissione condotta da Ivano Mari

Hai vinto un campionato in carriera: la B con il Sassuolo. Quando ti è arrivata la chiamata della Ternana pensavi che avresti avuto un’altra opportunità per vincere ancora?

“Vincere è importante in tutte le categorie. Ci speravo. Abbiamo visto tante volte, tante corazzate che erano favorite poi non festeggiare. Tra essere favorite e vincere ci passa un abisso. È un anno da sfruttare al massimo per tutti. Sia chi gioca di più sia chi lo f di meno. Sono momenti che ti ricorderai per tutta la vita”.

Quanto vi manca per vincere?

“Con 14 vittorie abbiamo vinto. Pensiamo una partita alla volta”.

Lucarelli trova sempre nuove motivazioni per tenervi sulle corde. Lunedì ha chiamato in causa il freddo di Potenza e il Covid…

“Purtroppo sono fattori reali. Con il Covid ci stiamo combattendo tutti da più di un anno. Il freddo di Potenza c’entra poco. Faceva freddo anche lunedì sera eh. Il Covid invece è un’incognita da non sottovalutare”.

Tre punti pesanti quelli di Avellino arrivati con il tuo gol

“Sono felice per aver realizzato il gol contro una squadra forte per di più al 90esimo. Quella rete ha fruttato anche l’11esima vittoria consecutiva. Ad Avellino ho trascorso due anni molto belli. Ma quel gol per me era liberatorio dopo un anno difficile. E credo che dall’esultanza si sia capito”.

Qual è stata la tua migliore prestazione?

“Quella di ieri è stata importante. Quella di Avellino non la migliore seppur ho fatto gol. Ho giocato poco dall’inizio quindi quella di ieri è sicuramente la mia migliore. Poi ce ne sono state altre dove ritengo di aver fatto bene subentrando. Ad esempio a Palermo sono entrato a freddo perché quando Defendi si è fatto male ed è uscito io ero seduto in panchina. Non era una situazione facile nelle circostanze in cui sono entrato”.

Quando c’è stata la consapevolezza che questa Ternana poteva diventare veramente grande?

“Lo spartiacque è stata la partita dell’andata con la Casertana. Quel pareggio ha fatto scattare qualcosa in noi. Forse quella consapevolezza che ci mancava per fare un campionato importante. Il mister con tutto il suo staff ha fatto un lavoro importante sulla nostra testa più che sugli aspetti tecnici essendo noi una squadra composta da gente esperta. Ha lavorato tanto sulla lettura delle situazioni, sul farci diventare squadra, sul mantenere l’umiltà all’interno della squadra alternata a momenti di leggerezza che ci vogliono assolutamente”.

Anche a voi dice di tenere la “testa nel carro armato”?

“Si certo. È la frase emblematica. È il modo migliore per arrivare fino in fondo”.

Atzori, Di Francesco, Novellino e Lucarelli: quattro allenatori che hanno segnato la tua carriera…

“Sono allenatori diversi, hanno modi diversi di giocare. C’è chi lavora di più sull’aspetto tecnico-tattico come Di Francesco e chi più sull’aspetto mentale come Lucarelli. Lui lavora tantissimo sulla testa e sulla preparazione delle partite senza tralasciare il lavoro tattico che ci deve essere per forza. Sono tutte situazioni diverse, così come le categorie e le squadre. Con Di Francesco facevamo un 4-3-3 molto offensivo. Lo stesso Lucarelli è un allenatore offensivo. Novellino invece è il contrario. È più difensivo anche perché con l’Avellino dovevamo salvarci. Anche quello conta. Se sei in B con una squadra da medio-bassa classifica non puoi andare tutti avanti sennò prendi 3 gol a partita. Questa annata qua mi ricorda l’annata di Sassuolo. Andavamo in campo, nonostante le squadre forti che c’erano e mettevamo sotto l’avversario per 60/70 minuti. Trovo molte similitudini con quella squadra”.

Quali sono i maggiori ostacoli che può incontrare la Ternana da qui alla fine?

“Se giochiamo come sappiamo, con intensità e aggressività le difficoltà ci saranno sempre ma riusciremo a superarle. Contro di noi le squadre vogliono vincere per ritagliarsi il momento di gloria e dire di aver sconfitto una squadra ad oggi imbattibile. I punti iniziano a pesare di conseguenza anche le squadre che lottano per salvarsi non scherzeranno più. Oggi ci sono più difficoltà rispetto a qualche mese fa”.

Qual è il calendario più complicato: quello della Ternana o del Bari? Avete fatto delle tabelle o vivete alla giornata? Quale potrebbe essere una soglia di ragionevole serenità in classifica alla vigilia della sfida con il Bari?

“Il fatto della partita in più dobbiamo riuscire a sfruttarlo. 14 punti sono tanti ma 17 sono di più e recuperare un gap così elevato sarebbe ancora più complicato. Il calendario è difficile per entrambe. Il Bari con il cambio di allenatore darà una sterzata alla stagione o almeno nelle prime partite della nuova gestione. Noi pensiamo una partita alla volta cercando di ottenere il massimo”.

Bandecchi ha detto che non vede l’ora che finiscano queste 14 partite…

“Prima riesci a vincere tutte le partite meglio è per tutti. Con calma, senza andare in foga agonistica che può soltanto causarci problemi. Dobbiamo fare come abbiamo sempre fatto fino ad ora, andiamo avanti giorno per giorno con un obiettivo. Quando sarà sarà. Non vogliamo tenerla lì per divertirci. Vogliamo chiuderla il primo possibile. Non sarà facile, questo è sicuro”.

Preferisci esterno basso o più alto?

“Un centrocampo a 5 esalta più le mie caratteristiche. In B ho giocato tanto da terzino destro. In questa squadra mi trovo bene perché nonostante la difesa a quattro siamo votati all’attacco. Più sto nella metà campo avversaria meglio è per me”.

Vi intriga il fatto di restare imbattuti?

“Non ce lo diciamo perché le statistiche sono fine a sé stesse. Però è una cosa che forse non ricapiterà a nessuno in carriera. Quello che sta succedendo è qualcosa di anormale. Proveremo in tutti i modi a raggiungere l’obiettivo e poi ci concentreremo su questo. Sarebbe una cosa che rimarrà nella storia”.

Ternananews Redazione

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