E’ il capitano, la bandiera della Ternana. Nel progetto rossoverde dovrebbe anche essere l’uomo guida, quello che aggiunge quel qualcosa in più che ti fa vincere le partite. L’identikit corrisponde al nome di Cesar Falletti.
Il fantasista rossoverde, terzo marcatore di sempre della Ternana con un gol in più di un altro giocatore simbolo qual è stato Nino Cardillo, dovrebbe prendere per mano la squadra nei momenti di difficoltà, ispirare la manovra nel normale svolgimento dell’azione. Insomma, uno di quelli a cui dare il pallone nei momenti di difficoltà.
Falletti però sta vivendo un avvio di stagione interlocutorio. A intermittenza. Come quelle lampadine di una volta che vicine all’esaurimento ogni tanto abbassavano drasticamente la tensione finendo quasi con lo spegnersi.
I problemi fisici, strascichi di un paio di brutti infortuni sono superati. Non è ancora chiara però la posizione in campo dell’uruguaiano. Lucarelli quest’anno ha deciso di adottare come modulo base il 3-5-2 con Falletti in appoggio all’unica punta. Modulo che per funzionare necessita di mezze ali d’inserimento, di pressione costante in mezzo al campo, dove la squadra dovrebbe avere la supremazia, non solo numerica.
L’operazione però non ha dato i risultati sperati perché con Falletti a svariare da una parte all’altra dell’attacco e soprattutto a retrocedere per avviare l’azione, troppo spesso la prima punta si è trovata isolata e l’area avversaria pressoché deserta.
Così Lucarelli ha pensato di retrocedere Falletti a centrocampo. Da intermedio mancino ma, come afferma spesso il tecnico, con libertà di andarsi a trovare lo spazio preferito. L’operazione anche in questo caso ha fornito risultati alterni. Benissimo contro la Reggiana dove tutta la squadra ha funzionato a dovere, bene in parte col Cittadella, molto meno in casa col Brescia.
Però fin qui i riscontri sono stati insufficienti. Un gol su rigore a Cittadella e niente più in fase offensiva dove, anche col Brescia, il bravo Cesar è parso frenato, mai con la cattiveria necessaria per andare a far gol. Né si ricordano assist particolarmente illuminati riservati ai compagni. A fronte, peraltro, di un impegno sempre totale. Insomma, maglia bagnata di sudore alla fine ma con poche soddisfazioni da iscrivere a referto.
Ma la crescita della Ternana passa comunque per la qualità di Falletti. Deve accendersi lui per far lievitare la qualità e la pericolosità della manovra rossoverde. Per questo Lucarelli non ha mai messo in discussione il suo posto nell’undici titolare. Ora però con la classifica che langue è necessario che Falletti, beniamino del tifo rossoverde, lanci un segnale chiaro. Perché la Ternana migliore passa dai suoi piedi. Però se il segnale non arriverà in fretta Lucarelli sarà costretto a battere altre strade.
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