La partita in programma domenica sera è sentitissima dalla tifoseria. E’ praticamente un derby, è stata, anche nel recente passato, molto importante soprattutto per le salvezze in Serie B (anche e soprattutto ad Ascoli). Ed è sempre stata una partita strana, di difficile interpretazione. Non a caso spesso (7 volte) la Ternana ha perso in casa. A partire dal primo precedente (nel 30/31) a finire con l’ultimo, probabilmente quello che fa più male, della passata stagione.
Era uno spareggio vero e proprio. La Ternana veniva da un buon periodo: vittoria a Cremona e pareggio a Brescia. Sembrava essersi ripresa e la partita interna con l’Ascoli rappresentava certamente un possibile momento di svolta della stagione. In molti chiedevano coraggio alla squadra, chiedevano di vincere: proprio per affossare definitivamente gli avversari e tirarsi definitivamente su in classifica. L’atteggiamento in campo invece della squadra fu più conservativo. Anche il pareggio sarebbe andato bene e quindi la Ternana ha pensato, principalmente, a non prenderle. E il piano gara è andato anche bene, fino ai minuti finali. Quando Botteghin ha realizzato il gol dello 0-1 che ha gettato nello sconforto i tifosi rossoverdi. Quella che poteva essere la partita della svolta è diventata invece uno dei più grandi motivi di rammarico della passata stagione. Anche con il pari la Ternana avrebbe avuto quel punto in più che le avrebbe permesso di salvarsi. Perso così, in casa, contro l’Ascoli, ha fatto doppiamente male (e non è servito neanche ai bianconeri per rimanere in B).
La vittoria dell’anno precedente (1-0, sotto l’interregno Andreazzoli, gol di Antonio Palumbo) ha segnato una sorta di parentesi positiva in mezzo a un mare di brutti risultati della Ternana in casa. Pensate che negli ultimi 7 confronti fra Ternana e Ascoli quella è stata l’unica vittoria. Praticamente dalla serie B di Mimmo Toscano fino a quella di Lucarelli sono arrivate soltanto grandi delusioni.
Nel 2012/13 sconfitta per 2-1 (Nolé, Zaza e autorete di Brosco) con un incredibile gol mangiato da Alfageme a porta vuota. L’anno successivo tocca a Breda (nella sua prima esperienza) perdere in casa nonostante la squadra fosse riuscita a pareggiare (con Falletti) l’1-0 di Pecorino. Poi ci pensò Cacia con una doppietta a riportare i punti ad Ascoli..
Nel 16/17 fu di nuovo sconfitta, stavolta per 1-0: Benny Carbone in panchina gol decisivo di Andrea Favilli, allora all’Ascoli. L’unico pari di questo periodo arriva nell’anno della retrocessione, della Ternana Unicusano. Ancora Favilli in gol al Liberati la risposta della Ternana arriva qualche minuto più tardi con Montalto.
Poi è toccato a Lucarelli perdere per 4-2 nel campionato 21/22. Partita mai in discussione con un Ascoli travolgente (doppietta di Maistro, Baschirotto e Caligara; gol di Falletti e Peralta per la Ternana).
Insomma c’è da rimboccarsi bene le maniche per tornare a fare in modo che l’Ascoli non sia la bestia nera della Ternana.
Peraltro curiosità è una delle poche sfide che la Ternana ha affrontato praticamente in tutte le categorie. La maggior parte dei confronti sono stati in B, ma ce n’è uno in A (vittoria per 1-0, gol di Panizza nel 1975) e uno in C nell’anno della promozione con Delneri (finì 1-1; Pelosi per l’Ascoli, RIzzolo su rigore a pochi minuti dalla fine per la Ternana).
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