Ternana-Bari, Lucarelli: “Non è una partita decisiva”

L’allenatore rossoverde ha parlato del match di domani ed ha espresso il proprio pensiero sul saluto alla squadra che vorrebbero fare i tifosi

Ternana-Bari, Lucarelli: “Non è una partita decisiva”

Questa volta Cristiano Lucarelli ha stravolto la solita routine. L'allenatore della Ternana ha deciso di parlare nel primo pomeriggio e non la mattina ma soprattutto dopo il suo avversario. Infatti Massimo Carrera ha già incontrato al stampa locale

Scontro importante, che tipo di avversario si aspetta?

"Non so quali sono i loro obiettivi in questo momento. Se venire a fare una partita per cercare di vincerla o per contenere. Noi questo non possiamo saperlo. Al di la di quello che prepareranno loro per me è importante quello che pensiamo noi e prepariamo noi. E' una partita importante. Non è una partita decisiva anche perché ci sono da qui alla fine 30 punti in palio. E' una partita strategica come tappa di avvicinamento al rush finale che è quello che interessa più a tutti. Domani ci vuole una prestazione di grande maturità, cercando di provare di vincere la partita come vorranno fare loro e cercando di essere saggi nella gestione della partita".

Che settimana è stata?

"Serena come al solito. Il fatto di non considerare questa partita non decisiva ci ha aiutato. Non è tanto avere due risultati utili su tre. Ma è sapere di avere un certo tipo di vantaggio rispetto ai nostri avversari. Sappiamo che il nostro avversario più vicino vincendole tutte, e sarebbe incredibile perché vorrebbe dire fare 18 vittorie consecutive, a 84 punti non può arrivare. Noi potremmo arrivarci anche perdendo entrambi gli scontri diretti con Bari e Avellino. E questo ci da grande serenità. Noi guardiamo sempre partita dopo partita. Non consideriamo nella nostra testa non li consideriamo. Vorremmo arrivare a 84 punti senza quelle due gare".

Proietti e Laverone?

"Con la rifinitura si sciolgie ogni dubbio. Vediamo dopo. Proietti lo considero recuperato già da una settimana. Laverone dovrebbe riprendere a fare tutto con il gruppo da domenica mattina quando riprenderemo il lavoro in vista della partita contro il Teramo. Abbiamo cercato di non forzare per arrivare ad oggi e capire se è convocabile per andare in partita ed eventualmente giocare uno spezzone di partita".

C'è un cronoprogramma per ogni giocatore per il turnover?

"C'è alla fine di ogni partita. Dipende dalle scorie che lascia la partita precedente. Al massimo uno può fare un minimo di turnover ipotetico nella sua testa ma poi ci sono troppe varianti nell'arco di una partita. Poi rimandiamo ogni discorso alla seduta defaticante di domenica mattina".

Carrera che allenatore è?

"Abbiamo giocato insieme ma negli anni ci siamo persi di vista. Io ho seguito il suo percorso. Ho un bel ricordo di lui. Era un aggregante nello spogliatoio, si spendeva molto affinché il gruppo fosse omogeneo. Ho visto che ha alternato 3-5-2 e 4-2-3-1 quindi abbiamo preparato entrambi i moduli. Ce li aspettiamo 3-5-2, fortunatamente abbiamo una squadra tatticamente camaleontica. Io penso che sarà anche una bella partita. E' solamente una tappa per entrambe le squadre per arrivare poi al premio grosso. Poi giochiamo contro una grande squadra perché al netto delle difficoltà che ogni squadra può avere il Bari per me rimane una corazzata. Tutti eravamo d'accordo all'inizio che questa era la squadra da battere. Credo che si aspettassero di più da questa classifica. Chi fa parte di questo mondo sa che questa squadra può accendersi e fare male in ogni partita".  

Potrebbe esserci una gabbia per Falletti…

"E' successo anche a Francavilla con la marcatura a uomo a tutto campo su Cesar, per questo abbiamo messo Peralta in mezzo. Qualcosina in questi mesi vedendo l'atteggiamento degli avversari abbiamo preparato per liberarlo dalla gabbia. Spostiamo gli uomoni ma i compiti restano gli stessi. Non è che Peralta lo mettiamo a fare il Falletti e non gli chiediamo lo stesso sacrificio per il lavoro da fare sul regista avversario. Anche se Perlata ha giocato tante volte in carriera in quella posizione ha caratteristiche diverse e una gamba diversa. Falletti strappa, Peralta è più bravo nell'uno contro uno. Le mie valutazioni non sono sulle situazioni. Se prendiamo gol da 30 metri non dico che abbiamo problemi con i tiri dai 30 metri. C'è sempre bisogno din un storico. Almeno quattro o cinque situazioni che dimostrano l'esistenza di un problema". 

In queste ore si è accesa la discussione sul saluto che i tifosi vorrebbero fare alla squadra prima del match…

"La mia valutazione da persona semplice, anzi mi reputo uno degli italiani più ignoranti in assoluto, credo che la gente sia stanca, abbia voglia di prendere un po' d'aria e di tornare alla normalità. Vede cosa succede a Milano nel derby e in altre parti e dice perché non possiamo farlo anche noi con le giuste precauzioni salutando la nostra squadra che va a fare una partita importante. Ci sono tante contraddizioni tutti i giorni. Facciamo le file tutti i giorni al supermercato. Tocchiamo la pasta che ha toccato prima un'altra persona. Riempiere uno stadio al 10, 15% della capienza non sarebbe così ingestibile. Quando si prendono le decisioni bisogna valutare le ricadute positive e negative. Qui c'è gente che sta chiusa a casa in un anno ed ha bisogno di andare a fare una passeggiata o di tornare a lavorare. Più di un milione di famiglie considerate nuovi poveri perché non hanno lavoro. Arriveremo al punto di decidere se morire di fame o di covid. La gestione deve tenere conto non solo il contagio ma anche le ricadute. Vado contro il mio presidente, non sono d'accordo. Nel rispetto delle norme vigenti ai tifosi bisognava dare questa possibilità".

Quanti dubbi ha alla vigilia?

"Zero, già fatta".

La Ternana ha avuto difficoltà a Francavilla?

"Io tutte queste difficoltà non le ho viste. Abbiamo giocato in pollaio, non me ne voglia il Sindaco ma quello è un pollaio non un campo di calcio. Ci giocheranno tutti eh. Inoltre abbiamo affrontato una squadra che ha marcato a uomo tutta la partita. Ricordo un Cagliari-Juventus degli anni 90' con Sanna che venne messo a uomo su Roberto Baggio, il miglior calciatore italiano di sempre e non la prese mai. Noi una volta in vantaggio abbiamo cercato il raddoppio non abbiamo certo cercato di difenderci. Poi però abbiamo preso un gol sull'unico cross. Secondo me non c'è da gestire ma c'è da fare le cose nella maniera giusta. Siamo stati solo meno cinici nel cercare il 2-0".