Ha preferito restare in silenzio e lontano dai microfoni Cristiano Lucarelli. D'altronde quella di domani per lui non sarà una partita come tutte le altre. Arriva il Catania, società che ha dato tanto all'allenatore oggi sulla panchina della Ternana. Inoltre in ballo ci sono punti pesanti in chiave promozione. Ecco allora che al posto di Lucarelli, in conferenza stampa si è presentato il direttore sportivo Luca Leone.
Situazione della squadra…
"Sappiamo qual è il nostro percorso e quelle che sono le insidie del nostro campionato. Nel girone di ritorno ci sono altre difficoltà da superare e ci stiamo preparando per superarle e arrivare dove vogliamo arrivare".
C'è più stress mentale o fisico?
"C'è stress ovunque. Ci sono tanti piccoli dettagli che alla fine possono fare la differenza. Per questo cerchiamo di curarli tutti. I campionati si possono vincere o perdere per un punto così come le salvezze. Alla fine rischi di rammaricarti per quelle partite dove anche uno sforzo in più avrebbe fatto al differenza".
Com'è la situazione di Celli?
"Migliora di giorno in giorno. Non ha i 90' e non fa una partita da luglio. Ci sarà un rientro graduale nel momento in cui riterremmo che potrà fare almeno degli spezzoni di partita. Per il momento non c'è necessità assoluta nell'accelerare il suo rientro avendo adesso a disposizione anche Mammarella e Frascatore".
Tra un mese esatto ci sarà il match con il Bari. Nel frattempo si è intromesso l'Avellino. Che mese sarà?
"Sicuramente sarà decisivo. Oggi però sono qui per parlare del Catania. Non mi va di guardare oltre. Domani abbiamo una partita tosta. Nel nostro cammino abbiamo deciso di pensare ad una partita alla volta. Le nostre forze sono concentrate sulla partita di domani. Affrontiamo una squadra forte, con giocatori importanti e che nasconde tante insidie. La nostra attenzione e preoccupazione è al Catania".
State lavorando sui contratti?
"Abbiamo costruito un'idea, insieme al Presidente, di proteggere i ragazzi che erano in scadenza di contrato. Giocare in scadenza per un calciatore, specialmente in queste categoria non è mai facile. C'è sempre il rischio d'infortunarsi e poi restare fermi. Stiamo cercando di trovare il modo di tenere legati a noi questi ragazzi e magari trovargli un futuro altrove. E' un modo per ringraziarli per quanto hanno dato e stanno dando. Io di questa cosa sono fiero ed orgoglioso. Poche società fanno queste considerazioni".
Dietro la Ternana c'è un bel mucchio selvaggio che potrebbe avvantaggiare la squadra?
"Sono d'accordo. Le insidie sono queste. Un campionato che non è finito e che è tutto ancora da giocare. Ci sono 14 partite da fare. Tante squadre, anche blasonate come Avellino, Bari, Catanzaro e Catania vogliono fare il massimo per cercare di raggiungere la migliore posizione possibile. Questo ci fa capire la difficoltà di questo campionato. Dobbiamo restare concentrati".
Vuole dire qualcosa in merito al rinvio della partita contro il Potenza? Avete già in mente una data per il recupero?
"Se doveva andare così va bene non è un problema. Oggi quello che mi interessa è non perdere energie per parlare di cose che non mi portano nulla. Oggi pensiamo solo al Catania che è una tappa fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo. Potenza già fa parte del passato. Per la data ci sono ipotesi da valutare. Penso che potrebbe essere il 24 marzo. Ad ogni modo è un aspetto di cui si occuperà la società con la Lega e il Potenza".
Il Catania si è rinforzato?
"Si certo. Hanno giocatori forti e alcuni li conosco pure. Secondo me è più forte dell'anno scorso. Ha una rosa composta da giocatori importanti. 7/8 erano in B l'anno scorso. E' una squadra temibile perché verrà qui per fare risultato. La dobbiamo affrontare nel migliore dei modi".
Rinnovi automatici quindi?
"Abbiamo dato la possibilità ai ragazzi di restare legati a noi con un rinnovo senza cifre definite. E' un modo per tutelarli da eventuali infortuni o problemi che potrebbero capitare in questo finale di stagione. A fine stagione vedremo dove saremo e di conseguenza ci muoveremo. Oggi non possiamo ipotizzare la Ternana del prossimo anno, quando sarà il momento discuteremo con tutti i progetti personali di ognuno di loro, chi resterà e chi dovrà andare via. Kontek ha una scadenza al 2022 con opzione di rinnovo per un altro anno al superamento del 70% delle partite di quest'anno. Ci siamo quasi. Anche con lui a fine anno ci siederemo e discuteremo".
Quindi state già programmando per il prossimo anno?
"Adesso pensiamo alla partita con il Catania che è la cosa più importante. Per tutto quello che fa parte del mio lavoro ne parleremo nel momento più opportuno. Oggi siamo alla vigilia di una partita importante. Penso sia meglio parlare del Catania che parlare di queste cose. Io penso a programmare tutto. Oggi è il momento del Catania. Però abbiamo le idee abbastanza chiare su quello che dovremo fare in futuro e di quello che dovrà essere la Ternana negli anni prossimi".
Che Catania sarà?
"So che sono rimasti male della nostra vittoria a Catania. Verranno qui con il dente avvelenato. Mi aspetto una squadra arrembante anche perché hanno le qualità per venire qui e fare la partita. Sarà una gara di alto livello perché ci sono giocatori di qualità da ambo le parti".
A gennaio avete pensato a fare qualcosa oppure no?
"Da diversi anni il calciomercato è sempre aperto. Non ci sono solo le finestre estive e invernali. Oggi nel calcio si programma un anno prima, anche due anni prima. Nelle ultime interviste che ho fatto ho ricordato che l'operazione Falletti l'abbiamo coltivata sei mesi prima. Ora ci vuole più tempo. Nel mercato siamo stati attenti per vedere cosa succedeva anche in proiezione futura. Se c'era qualche affare da fare tra i giovani o nei giocatori di prospettiva anche in chiave giugno. Mi sembrava difficile migliorare questa squadra a gennaio. Fino a dicembre questi ragazzi ci avevano dimostrato una buona struttura di squadra oltre ad un livello alto per quanto riguarda le alternative. Quindi eravamo coperti".
Le piace il nuovo Liberati?
"Quando lo vedro' ve lo dirò. Sicuramente so' quelle che sono le idee, le ambizioni e la voglia del nostro Presidente verso la città di Terni. Sarei molto contento se tutti questi progetti venissero concretizzati e fatti. Da quando ho iniziato a fare il direttore sportivo ho sentito parlare di 13 progetti di nuovi stadi ma ne ho visti fatti realmente 4. Non sono scettico sia chiaro. Purtroppo viviamo in una situazione che non è bella per nessuno. Ci sono tante preoccupazioni e limitazioni. Stare qui e parlare attraverso una telecamere è triste ma dobbiamo starci. Quando vedro' mettere il primo mattone ne parleremo".
Il progetto di Ternanello è ancora sulla sua scrivania?
"Certo anche perché è quello che noi addetti ai lavori sogniamo. E' la nostra casa. Sarebbe una cosa meravigliosa".
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