Ternana-Fano – De Canio presenta la sfida

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Ternana-Fano – De Canio presenta la sfida

Come di consueto, al termine della seduta di rifinitura tenutasi questa mattina al Taddei, si è presentato in sala stampa Gigi De Canio, per presentare la sfida di domani della Ternana contro il Fano e parlare degli allenamenti effettuati dall'inizio della ripresa dei lavori. 

Si riparte con un Paghera in più e qualche infortunato in meno: che Ternana ha ritrovato alla ripresa? Che squadra ci dobbiamo attendere?

"Qualche giocatore lo abbiamo parzialmente recuperato, e il fatto che stiano bene ci fa stare un po' meglio, non al 100% ma perchè si possono allenare bene e possono raggiungere a breve la migliore condizione. Paghera in più e speriamo riesca a tenere più a lungo possibile perchè non gioca da tanto: è un ragazzo molto serio. Non avremo Fazio,che ha avuto problemi. Vediamo come reagisce Defendi, sia all'infortunio sia al problema intestinale avuto negli ultimi giorni, nel qual caso qualcosa dovremmo inventarci. Di Fazio posso dirvi che gli famale il polpaccio, ma vanno fatti degli esami e dobbiamo aspettare 24/48 ore per una diagnosi strumentale. Però almeno ci siamo allenati e abbiamo anche riposato un po'. Ripartiamo con entusiasmo e con la determinazione forte di fare bene".

Perchè Leone non è stato presentato?

"Questo non lo so. Proprio ora chiedevo della presentazione e ho saputo che non è stata fatta. I rapporti col presidente non si sono mai rotti e non c'è bisogno di ricucire nulla con nessuno. Dell'arrivo di Leone sono felicissimo: non lo conoscevo e ho scoperto una persona a modo, un professionista che fa le cose con la sua testa, le sue amicizie sono anche le mie, e quindi sono segnali di un modo di fare che ci accomuna. Nello scambio professionale mi sono accorto che spesso ci piacciono gli stessi calciatori, anche in generale. C'è sintonia totale. eravamo alla ricerca di una persona e avevamo stimolato l'arrivo di un ds. Per il resto io non ho avvertito la determinazione di volermi mandare via, e io non ho mai inteso dare le dimissioni perchè non scappo, ma ho dato la mia disponibilità a farlo per non creare problemi. Non sono rimasto però per soldi, questo lo metto in chiaro. Non c'era ragione perchè io scappassi, perchè ero in una buona posizione di classifica con partite da recuperare. Non credo che la situazione fosse tanto drammatica da giustificare delle dimissioni. Quando io sono venuto a Terni non sono venuto per allenare una squadra già retrocessa, avevo già rifiutato una squadra nella stessa condizione in A. Sono venuto perchè mi si era parlato di un progetto e nell'eseguire e nel partecipare alla costruzione di un progetto ci sono momenti di difficoltà e non si può scappare alle prime difficoltà. Se mai ho mancato verso me stesso venendo a Terni in quella situazione, ma l'ho fatto in nome di un'idea che ancora inseguo e non era logico che io scappassi. Poi qualcuno può anche cambiare idea e lo accetto, m io non posso tirarmi indietro in una situazione di normale difficoltà. Questi sono i motivi per cui non si è rotto nulla, grazie anche al consiglio di un altro uomo di calcio che avrebbe potuto mettere mano a questa situazione cacciando l'allenatore e mettendo una persona di sua fiducia. invece, segno di intelligenza e onestà intellettuale, ha voluto verificare di persona con chi e cosa si aveva a che fare, e io sono molto felice: io ho sempre cercato collaboratori validi e onesti. Se qualcuno pensa che io mi sia rincoglionito, è un diritto di tutti farlo, ma io non mi sento tale e non c'è motivo per cui io lasci quella che ritengo un'idea forte in cui credo".

Lei prima parlava di un uomo di calcio che ha consigliato: c'era stato qualche dubbio prima?

"Ho detto grazie anche al consiglio. La società è giovane in questo mondo del calcio e mancano delle figure che possano supportare l'allenatore: quando hanno trovato una persona con cui confrontarsi e questa persona ha espresso un pensiero simile, si sono dissipati anche i più piccoli dubbi".

Volevo tornare su Fazio: è un'assenza pesante, perchè non è arrivato il vice…

"Hanno cambiato idea all'ultimo momento, perchè ha giocato una partita e ha giocato bene". 

Ma domani, qual è il parco di opzioni che ha?

"Se c'è Defendi gioca lui, altrimenti mi inventerò qualcosa. Qualcosa faremo sicuro, peccato non ci sia nemmeno Furlan". 

Servirà una Ternana da dieci per vincere il campionato!

"Da undici (ride N.d.R.), sempre da undici!".

Sembra che la particolarità sia l'emergenza: come è possibile?

"Quando si rincorrono delle situazioni purtroppo capita. Noi siamo partiti da zero. Non ve le devo insegnare io queste cose, voglio solo avere spunti di riflessione. Di solito le squadre vincenti sono quelle che cambiano poco, perchè la continuità del lavoro crea la forza, e poi la capacità di scegliere uomini adatti al progetto. Noi questo non lo avevamo, tanti di quelli che avevamo lo scorso anno non giocano o giocano poco anche in C, abbiamo fatto una rivoluzione completa. Quando si cambia tanto ci sono situazioni che possono avere criticità. Poi eravamo in C e tanti calciatori non sono voluti venire per la categoria, altri sono venuti per rimettersi in gioco, per la Ternana, la società, l'allenatore, ma sono venuti alla spicciolata. Hanno lavorato individualmente, come ha fatto lo stesso Paghera, e sono situazioni che ci hanno messo nella condizione di rincorrere, e quando lo fai c'è bisogno anche di fortuna, che noi non abbiamo avuto, ma me ne dovete dare atto, non mi sono mai nascosto, ho sempre detto che questa è una squadra forte che potendosi allenare può fare molto bene. L'ho detto perchè non ho mai voluto prendere in giro nessuno, per dar credito al lavoro della società. Ma cambiare tanti giocatori è sempre un punto interrogativo, perchè sono tante le situazioni che non mettono un giocatore nelle condizioni di dare subito il meglio, situazioni personali, psicologiche, di compatibilità. Le componenti nel calcio sono tante, e mi sembra banale dirlo a voi e ai tifosi, ma non ci siamo mai tirati indietro e non ci tiriamo indietro, andiamo avanti sperando di avere il supporto del pubblico che tutto sommato abbiamo sempre avuto, con la consapevolezza che in qualche circostanza lo abbiamo deluso, ma non ci ha mai fatto mancare il supporto. Pazienza e fiducia e tutti stretti intorno a questa possibilità d'impresa. vi voglio ricordare che ci sono squadre in C da un tempo molto lungo, pur avendo investito ogni anno, il Catania ha fatto la A negli ultimi 20 anni. Noi queste difficoltà le conosciamo, e non possiamo pensare che con la squadra forte noi andiamo in campo a fare tre gol a tutti, se qualcuno lo pensa credo sia in errore. Pur nelle difficoltà abbiamo la possibilità di raggiungere l'obiettivo e dobbiamo essere fiduciosi, perchè le persone che sono dietro questo progetto sono serie, la società è seria, anche se gli errori si fanno".

Un punto interrogativo è la permanenza di Vantaggiato: nel caso in cui vada via si aspetta l'arrivo di un altro attaccante?

"Credo di avervi già risposto e vi ho sempre detto la verità e quello che penso: io vorrei tenere tutti i ragazzi che ho scelto, perchè ne ero convinto prima e ne sono convinto ora. Non ci sono calciatori scelti da Pagni o da De Canio, perchè una volta scelti sono tutti utili alla causa. Daniele poi già mi manifestò il desiderio di giocare di più, riconoscendo però il mio diritto di scelta. Se lui dovesse trovare la possibilità di andare, io rimango così, altrimenti mi aspetto che rimanga con entusiasmo e determinazione, senza riserve di nessun genere. Poi al direttore ho chiesto, visto che non sappiamo ancora cosa abbia, ho chiesto una alternativa a Vives. Non ho bocciato Callegari, perchè ne sentiremo parlare: la Ternana ha obiettivi altissimi, lui è giovanissimo in un ruolo delicato, e probabilmente in personalità deve crescere e che vorrei ricoprire con un giocatore diverso, sempre aspettando Vives. Poi vorrei un difensore in più, perchè abbiamo problemi e poi ricominciano le nazionali e non vorrei essere scoperto. Così come un altro centrocampista mi farebbe comodo, solo perchè dopo quanto successo nel girone d'andata un po' di batticuore ce l'ho: non vorrei trovarmi a giocare il campionato come nel girone d'andata. Non sono richieste di sostituzione, ma di aggiunta". 

Vives ha avuto due incontri lunghi sotto gli occhi dei tifosi…

"Se avessimo bisogno di chissà quale confronto lo faremmo in sede, ma non sono quelli in campo i momenti topici. Con Vives la situazione è particolare, perchè ancora oggi non si riesce a dire al calciatore il motivo del suo infortunio". 

Si sta aspettando il 31 per decidere di tagliarlo dalla lista?

"Potrebbe esistere anche questa possibilità, come ce ne sono anche altre. Se non recupera immediatamente potrebbe accadere". 

Con Diakité tutto risolto?

"Perchè non chiedete a lui che problemi… Se devo fare pretattica non vi dico nulla, ma io vi ho spiegato quello che è successo, che non c'è nessun problema: ha sbagliato due volte, in maniera seria e grave, ma è stato il primo a riconoscerlo. Ha preso la multa, il rimprovero, ma che dobbiamo fare? Lo mandiamo a casa ogni volta che sbaglia? Io credo alle sue scuse, quando mi dice che quando perde lucidità commette stupidaggini. Che devo fare? Capisco che non c'è malafede, e me lo tengo così com'è, fino a che non ci siano fatti gravi che possano ledere l'immagine dell'allenatore, del club e dei compagni. C'è stato un momento di confronto forte, ma se il giocatore lo riconosce di aver sbagliato, ovvio che si deve essere una punizione. Tutti dobbiamo remare nella stessa direzione, quello che conta è la Ternana e tutti quelli che si comportano bene vogliono il bene della Ternana e non vuol dire essere soldatini, ma avere la propria personalità ed esprimerla nel rispetto delle regole che sono ovunque. E farle rispettare è una garanzia, per tutti. Quello che si doveva appianare, si è appianato immediatamente dopo. Più disponibilità di questo. Se io avessi voluto mandarlo via, lui mi ha già dato occasione di farlo, e invece è ancora qui ad offrire il suo contributo".

Rivas e Salzano come stanno?

"Li porto in panchina, ma sono indietro e bisogna essere cauti". 

Cosa potrebbe cambiare nel gioco con Paghera?

"Ho sentito la sua intervista, ha chiamato Vives maestro: sono diversi e non mi aspetto che possa fare quello che fa Vives, ma darà il suo contributo".

Chi sarà al suo fianco come secondo?

"Io prima avevo un allenatore in seconda e un collaboratore. Il secondo lo farà Mucciante, in serie C ha le caratteristiche per farlo. Sarà solo maggiormente coinvolto". 

Un chiarimento su Vives: è fermo da quattro mesi e non si sa che problema abbia. Considerando tutto, è previsto un consulto particolare?

"Mi fa piacere tornare su questo argomento, perchè forse non sono stato esaustivo. Vives fino all'anno scorso ha sempre giocato. Negli ultimi due anni ha fato 70 partite, quindi deve essere fuori dal pensiero di ognuno che sia venuto a Terni rotto: ha lavorato senza fermarsi mai, ha giocato l'amichevole a Vercelli, è stato sostituito col Renate, perchè sembrava avesse un problema al flessore, invece non era accaduto nulla, ha ripreso ad allenarsi e nel riprendere ha accusato un forte dolore che gli ha bloccato la funzionalità del polpaccio. Da quel momento, gli esami strumentali non hanno mai rilevato problemi a carico del polpaccio e tutto quello che è stato provato non ha dato risposte rilevanti, che ci facessero capire. Si andava avanti per tentativi, fino a due giorni fa fino a che Martella lo ha mandato a Milano e proviamo se le cure del nuovo luminare siano quelle definitive per risolvere. Ma una diagnosi precisa non l'abbiamo mai avuta. E comunque, perchè tutti lo sappiano, non abbiamo preso un giocatore rotto ma uno ancora richiesto in B, ma è venuto alla Ternana per il legame che ha con me e per il progetto così ambizioso. Che io mi ricordi non ce ne sono stati altri di infortuni così, forse solo Stellini che ho avuto al Genoa: ho parlato anche coi dottori del Genoa di allora, ma non si ricorda nulla nessuno. Però lui dopo un paio di mesi aveva comunque ripreso, però anche li avemmo molte difficoltà a capire la problematica del giocatore".

In prospettiva, Rivas potrebbe essere uno degli acquisti di gennaio migliori?

"Certo! Tutti quelli che io vado a recuperare saranno gli acquisti migliori. Altobelli, per esempio, sarebbe dovuto rientrare adesso, e invece per sua volontà è andato oltre, si è messo contro i medici e si è preso la responsabilità di mettersi a disposizione della squadra perchè eravamo in difficoltà. E' un segnale di attaccamento, sulla volontà di essere partecipe di un obiettivo importante credo sia necessario fare chiarezza per far capire a tutti la nostra totale disponibilità".

Con Furlan che tempi ci sono?

"Se l'avessimo fatta prima, ci saremmo ritrovati un giocatore importante in più. Ma non fraintendete: quando si devono prendere delle decisioni non c'è certezza assoluta: si è deciso così con la convinzione che operando così fosse più sicuro il recupero per il ragazzo. Purtroppo le cose sono andate diversamente e dobbiamo cominciare da capo". 

A Fano non fu una partita spettacolare, ma fu una partita da C…

"Il nostro è un campionato difficile, con buoni valori e una buona organizzazione tattica. Per altro a Fano c'è un mio vecchio ragazzo e so l'impegno e la qualità delle persone che ci lavorano. Non sarà una partita facile come non ce ne sono state e non ce ne saranno, poi è chiaro che noi dobbiamo sempre trovare il momento buono per colpire e portare a casa i tre punti. La spettacolarità del gioco mi piacerebbe ma è quello che conta meno. Noi abbiamo pagato l'impossibilità di fare i giusti turnover: se puoi fare 5 cambi e la partita sta andando verso lo 0-0, se lo fai con qualità non hai problemi, quando devi farlo inventando i ruoli, anche se il giocatore è bravo, non è la stessa cosa. l'intensità, la qualità, il dinamismo, giocando ogni tre giorni, dipende dalla possibilità di recuperare le energie". 

E' ipotizzabile la difesa a tre?

"Se gioca Defendi è a quattro. Mi crede se le dico che non ci ho pensato ad un'altra eventualità? Defendi io nel calcolo dei giocatori lo avevo messo come alternativa a Fazio, non è un terzino ma è un uomo buono per tutte le evenienze. Voi confondete il terzino con la mezz'ala: la mezz'ala fatta da Defendi o da Giraudo, è completamente diversa da quella svolta da Pobega, Rivas o Salzano. Poichè Giraudo nasce terzino, quando gioca mezz'ala tutto quello che fa è un adattamento, come Defendi".