Ternana-Frosinone, le 5 lezioni dall’1-0 gialloblu
La Ternana perde anche contro il Frosinone al Liberati, in una sconfitta a suo modo storica. Ecco le cinque lezioni che si possono trarre dalla sfida di ieri:
1 – La Ternana 2014/15 eguaglia il record delle sconfitte casalinghe: a pari merito, è la peggiore di sempre in Serie B al Liberati.
Con quella di ieri siamo a quota 9 sconfitte tra le mura amiche: lo stesso score della neopromossa Ternana, nella stagione 1992/93, firmata Clagluna, che a fine anno retrocedette in C1. Un campionato che sembra non finire mai in casa rossoverde: l'affluenza allo stadio ai minimi storici risulta dalla combinazione di una serie di fattori, ma l'andamento storicamente disastroso delle Fere al Liberati è sicuramente quello più influente.
2 – La Ternana deve ancora salvarsi.
Non è affatto un'ovvietà: la vittoria di La Spezia sembrava aver ipotecato la stagione rossoverde. La rendita su quei tre punti é finita: un punto nelle ultime tre partite, con le altre che, dietro, corrono. Ora mancano quattro, decisivi, scontri diretti: non si può più fallire e bisogna raggiungere, almeno, la quota-salvezza dei 50 punti.
3 – La Serie B di quest'anno è di una mediocrità assoluta.
Simbolo del basso livello del campionato è il Frosinone secondo in classifica, in Serie A diretta a quattro giornate dal termine della stagione: gol fortunoso, frutto di un'azione confusa. Poi il nulla. Ottantacinque minuti di dominio della Ternana, contro una squadra completamente chiusa. E si capisce benissimo il nervosismo di Tesser, peraltro palesato anche nel postpartita: il fatto che le Fere debbano ancora lottare per evitare la retrocessione, in un torneo del genere, suscita ancora più rabbia, delusione e amarezza.
4 – L'attacco non gira più.
Il pacchetto offensivo rossoverde affronta un altro periodo di secca: le Fere non segnano più dalla rete di Avenatti a La Spezia, ovvero da quattro giornate e 297 minuti. Le cause sono molteplici: Felipe acciaccato e tormentato dalla caviglia destra; Bojinov irriconoscibile e completamente fuori giri; Milinkovic e Dugandzic non ancora ambientati e poco considerati da Tesser. In tutta questa situazione di affanno perpetuo, Fabio Ceravolo, esausto, non può permettersi il lusso di rifiatare, dopo aver tirato la carretta per buona parte del girone di ritorno.
5 – Dal Lanciano al Frosinone, il copione della stagione rossoverde è rimasto sempre lo stesso.
Vero che mai nulla è sembrato girare bene alla Ternana: legni, palloni di nulla a lato, miriadi di occasioni non sfruttate e avversari che segnano gol fortunosi al primo tentativo. Ma la sfortuna, a questo punto del campionato e dopo 9 sconfitte casalinghe, non c'entra più niente. È il momento di riflettere sugli errori e reagire, con la voglia di riuscire a far bene: è il momento dei salvarsi. PS: Sui corner, non aggiungiamo nulla. C'è altro da dire dopo ieri sera?