Giornata di vigilia in casa Ternana. Domani c'è la sfida casalinga contro il Genoa, gara valida per la 10/a giornata di campionato. Di seguito la diretta testuale della conferenza stampa di Cristiano Lucarelli.
Come si lavora d’allenatore primo in classifica?
“Da professionisti che devono preparare ogni battaglia come sarà quella di domani. La classifica oggi lascia il tempo che trova. Tutti sanno che il campionato di B si deciderà a marzo. Non diamo peso alla nostra classifica e pensiamo una partita alla volta com’è giusto che sia. Ho dormito come sempre”.
Domani si affrontano la prima della classe e la squadra indicata da tutti come la più forte della B…
“Il Genoa merita di essere definita la più forte della B. Squadra forte, di Serie A con giocatori bravi, giovani, veloci, danno intensità a tutte le gare. Chi gioca gioca non cambia niente. Il Genoa è la squadra più forte del campionato. Domani sarà una bella partita, dovremo essere umili ma orgogliosi”.
Calcio innovativo?
“Calcio fatto di riaggressioni e densità. Squadra che difende andando in avanti. Assomiglia molto alla Ternana della Serie C perché partono sempre i due terzini. Ha consapevolezza di dominare le partite come fatto sempre tranne una volta. Dovremo essere bravi sul primo passaggio dopo riconquista palla. Dovremo essere bravi dal punto di vista tecnico e fare una partita migliore di quella di Benevento sotto questo punto".
Ti aspetti un Genoa che vorrà giocare così o si presenterà più attento?
"Non ho visto un cambio di atteggiamento del Genoa. Li ho visti fare sempre le stesse cose. Magari a Cosenza, contro un 3-5-2 c'era bisogno di allargare le maglie degli avversari. Verranno qui e non credo faranno tanti accorgimenti. Faranno la partita che vogliono fare secondo i loro principi".
Condizioni di Favilli e Agazzi?
"Stanno un pochino meglio. Vediamo un attimo. Siamo legati ai confronti con i medici. Come successo a Benevento, anche domani ci saranno delle staffette. Dovremo gestire i minutaggi. Siamo stati bravi come staff nel mettere in campo la migliore formazione possibile. Se fossimo partiti al contrario con le scelte sarebbe finita 5-3 per il Benevento".
Sette partite con squadre neopromosse rispetto all'anno scorso e tre punti in meno…
"Oggi noi ci esprimiamo con un modulo, con giocatori e principi diversi. Faccio fatica a vedere similitudini rispetto all'anno scorso. Dobbiamo concentrarci su quello che siamo oggi".
Corsa al biglietto?
"E' bello, vuol dire che abbiamo lavorato bene tutti. La programmazione, l'organizzazione e le idee chiare danno dei vantaggi. Domani avremo bisogno del massimo incitamento dei presenti. Spero vengano esauriti i biglietti. La partita è bella da giocare. Ma sarà al tempo stesso anche difficile. Avremo bisogno del massimo sostegno anche più del derby".
Il Genoa sembra andare meglio in trasferta…
"Giocare a Marassi davanti a oltre 30mila persone con il peso di vincere sempre può non essere facile. Anche se poi hanno grande supporto in trasferta".
Cambiano i sistemi di gioco, gli attaccanti ma non il numero degli attaccanti che vanno in gol…
"Per vincere le partite bisogna fare gol. Puoi difendere bene e di squadra come stiamo facendo noi in questo momento specifico della stagione. Il dna della squadra è quello di attaccare, di cercare il gol. Le nostre reti sono tutte veri. Siamo una delle poche squadre di B a non aver ottenuto ancora un calcio di rigore. Spesso ci vengono fischiati rigori contro che lasciano interdetti anche dopo la consultazione al Var. Prima si diceva – torti e favori alla fine si equilibrano – oggi no. Da quando sono qui non è mai successo che un arbitro andasse contro il Var. Difficile chiudere il saldo di quest'anno in pareggio. Per la legge dei grandi numeri capiterà anche a noi. Siamo primi in classifica, giochiamo spesso nell'area avversaria e con tanti giocatori talentuosi forse capiterà".
Che partita sarà?
"Molto tattica. Dovremo fare cose diverse. Sono bravi con il possesso palla, a volte fanno possessi anche di due minuti. Cercano di creare delle buche. Sono bravissimi con i centrocampisti a cercarle. Molti si sono consegnati aspettandoli bassi. Noi vorremmo cercare equilibrio per dire la nostra. Altrimenti si rischierà una partita monotematica".
E' difficile cercare la simbiosi tra giocare bene e vincere?
"Per giocare bene bisogna essere in due. Benevento e Palermo sono due squadre che giocano bene. Se arriva una squadra che si mette con 10 uomini dietro la linea della palla diventa difficile. O sblocchi subito la partita oppure ci sono partite complicate. Nelle ultime abbiamo trovato due squadre che hanno giocato e noi abbiamo approfittato degli spazi che abbiamo trovato".
Quest'anno vi è riuscito bene giocare e divertire anche contro squadre che si coprono, vedi Cittadella e Perugia…
"Si siamo stati bravi a passare in vantaggio su calcio piazzato, altra freccia a nostra disposizione".
Genoa e Parma sono le favorite?
"Sono tra le favorite. Non trascurerei altre sei o sette squadre. Il Genoa, per quello che si vede e anche il Parma dopo la nostra vittoria lì hanno trovato il passo giusto. La cosa positiva del Genoa di solito quando retrocedi dalla A qualche problema ce l'hai. Loro no e sono lì. Un punto è poco".
Situazioni da gestire dicevi, dove?
"In almeno due situazioni dovremo fare staffetta"
Giocare davanti con palla lunga o a terra?
"Potremo trovare giocatori capaci di fare bene entrambi anche. Una cosa è certa una volta trovata la palla dovremo essere rapidi nell'andare avanti. Dovremo essere bravi a ripartire sia con palla alta sia bassa".
Falletti come sta?
"Un conto è il calciatore che ti viene restituito in gruppo dopo 20 giorni. Solitamente due partite, 15 giorni per rilavorare con il gruppo. A volte ce ne vogliono anche 3 o 4. Sabato sarebbe entrato. Fortunatamente abbiamo fatto gol e non c'era bisogno di lui, Ora è recuperato ma 90 minuti nelle gambe non va".
Come va l'operazione "piedi per terra"?
"Bene. Ci consente di rimanere concentrati. Fuori il tifoso può, deve ed ha il diritto di sognare di stare qua l'anno prossimo a parlare di Milan e Inter. Il loro entusiasmo ci serve. L'importante è che noi addetti ai lavori dentro si sappia gestire questa situazione. Sappiamo benissimo che siamo solo all'inizio del campionato. La Serie B si sa che chi ha più birra negli ultimi mesi va su. Noi vogliamo stupire, vogliamo restare su, nel gruppone di chi viaggia più forte. Un po' come il gruppone del Giro d'Italia. Non ho parlato della partita di domani come prova di mentalità perché per noi è solo una partita. Con tutto il rispetto per il Genoa. E' un test che darà indicazioni ma non risposte definitive".
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