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Ecco la conferenza stampa di Cristiano Lucarelli al termine del match di campionato perso dalla Ternana per 4-1 contro il Lecce al “Libero Liberati”.
“Per quello che si è visto risultato troppo severo. E anche vero che loro dispongono di giocatori che quando arrivano negli ultimi 20/25 metri difficilmente sbagliano. Probabilmente sul piano del gioco siamo stati meglio noi. Loro con 5 tiri hanno fatto 4 gol. Ovviamente la differenza sta lì. Non è vergogna ammettere che abbiamo giocato contro una squadra più forte. Come disse Padalino l’anno scorso quando andammo a vincere a Castellammare di Stabia, a volte bisogna ammettere la superiorità degli avversari e riconoscere sportivamente che abbiamo incontrato una squadra più forte. Poi che forse 4 gol sono troppi per quello che si è visto fino al 65’ è vero”.
Al netto degli errori individuali che pesano, cosa apprende la Ternana da questa partita?
“E’ vero che quando ci sono i gol c’è sempre qualcuno che sbaglia. Io ribadirei la grande forza del Lecce più che i nostri errori sennò saremmo una squadra presuntuosa. Hanno approfittato delle nostre incertezze e ci hanno vinto la partita. Le grandi squadre fanno questo. Ci è capitato a noi l’anno scorso. Riconosciamo quando qualcuno è destinato e loro sono destinati a vincere questo campionato perché sono la squadra più forte ed il calendario più agevole”.
Quanto ha inciso la partenza ad handicap?
“Tanto perché dovevamo cercare di fare la partita perfetta. Purtroppo, non ci siamo riusciti per merito dell’avversario e qualche demerito nostro”.
Quale insegnamento si può trarre da una partita come questa?
“L’insegnamento sono i valori. Avere una difesa che concede poco ti dà consapevolezza, sapere che con 5 tiri fai 4 gol ti da tanta consapevolezza. Sono più forti di noi, sono più bravi di noi, Baroni è stato più bravo di me. Peccato, se avessimo trovato il pareggio con Partipilo a fine primo tempo o in avvio di ripresa avrebbe potuto cambiare la partita. Poi preso il 3-1 ci siamo lasciati morire troppo presto. Questo non mi è piaciuto”.
Come mai il ritorno alla difesa a 4?
“Perché per quanto siano bravi i giocatori del Lecce, cinque difensori per marcare 3 giocatori mi sembravano troppi. Gioco sempre con un difensore in più. Quindi se troviamo squadre che giocano a due giochiamo a 3, se giocano a 3 giochiamo a 4. Se poi incrociamo gente come Strefezza e Di Mariano che iniziano ad entrare dentro il campo marchi te, marco io non si marca più nessuno. Abbiamo cercato di fare la partita cercando il duello. A parte Ghiringhelli-Di Mariano gli altri li abbiamo persi”.
Si raffredda la corsa ai playoff?
“Sappiamo benissimo che il nostro obiettivo non è facile perché ci sono tante squadre davanti, così come sono tanti i punti che ci distanziano. A livello di classifica non mi pare sia successo granché. Sapevamo che oggi potevamo perdere punti. Per il momento non è stato così. Non cambia tantissimo se non come ho detto alla vigilia che dovevamo capire cosa ci manca per essere protagonisti in Serie B e oggi l’abbiamo visto e capito”.
Quindi è un k.o. che si metabolizza facile?
“Sì perché non è la sconfitta contro il Lecce che mette pressione. E’ una sconfitta che ci sta. Il risultato da molto fastidio e l’ho sottolineato ai ragazzi. Chi vede il risultato può pensare che il Lecce sia venuto qui ed abbia passeggiato. Invece non è stato così. E questo mi da fastidio”.
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