1 Guido Marilungo è il più pericoloso della Ternana
Abbiamo imparato che l’attaccante più pericoloso della Ternana è Guido Marilungo. Il centravanti oggi ha segnato il suo primo gol con la maglia rossoverde. Una rete “storica” per il semplice fatto che è stata la prima della Ternana in questo campionato di Serie C. Contro il Renate la sua rete è servita per agguantare il pareggio. Al Liberati così come sette giorni prima a Pesaro, l’ex Spezia è si è dimostrato il più pericoloso del pacchetto offensivo.
2 La Ternana non è fortunata con le scelte arbitrali
Abbiamo imparato che le scelte arbitrali stanno penalizzando il cammino della squadra. Contro il Renate ci sono almeno due momenti cruciali nei quali la fortuna ha voltato le spalle ai rossoverdi. Al 40’ del primo tempo, con la Ternana già in svantaggio, c’è un presunto tocco di mano in area di rigore da parte di Teso su un tiro di Lopez. Dalle immagini la sensazione è che il rigore potesse essere concesso. Ma l’arbitro ha deciso di soprassedere. Discorso diverso il fuorigioco chiamato a Nicastro, nella ripresa, con l’attaccante che è poi andato in gol. Il guardalinee è andato su sicuro con la bandierina ma, sempre dalle immagini, c’è più di un dubbio. Nicastro sembra essere in posizione regolare.
3 Il lungo stop condiziona la tenuta atletica della squadra
Abbiamo imparato che le vicende extracalcistiche e l’inevitabile rinvio delle prime giornate di campionato, ora iniziano a pesare. In particolare sulla tenuta atletica della squadra. La Ternana di questo periodo da la sensazione di avere non più di 60 minuti nelle gambe. Anche contro il Renate a fronte di un buon primo tempo e un positivo inizio di ripresa c’è stato il calo. Il problema è che i rossoverdi dovrebbero imparare a sfruttare meglio le proprie energie evitando di dover andare alla caccia del risultato nel finale quando la benzina è finita ormai da un bel po nelle gambe. Inoltre il lungo stop ha impedito alla squadra di affinare l’intesa in campo. Un problema che si è palesato anche contro il Renate.
4 Le palle inattive non sono l’arma in più della squadra
Abbiamo imparato che le palle inattive non sono l’arma in più della Ternana a dispetto della volontà di Luigi De Canio. Che l’allenatore rossoverde sia uno molto attento ai particolari lo abbiamo capito da tempo. Nella programmazione settimanale del lavoro una buona fetta di tempo è dedicata alle palle inattive. Ma contro il Renate nessuno dei corner o calci di punizione hanno fruttato qualcosa di buono ai rossoverdi. Per De Canio non è un problema “l’importante è vedere che i movimenti vengono fatti bene, poi il pallone arriverà puntuale, ne sono sicuro”.
5 Equilibrio e concentrazione non sono ancora da prima della classe
Abbiamo imparato che l’equilibrio e la concentrazione mostrati dalla Ternana non sono da prima della classe. Una squadra che punta a vincere il campionato deve concedere poco e nulla. Contro il Renate non è stato così. La doppia chance iniziale degli ospiti è nata da un errore di Gasparetto nell’uno contro uno in area di rigore mentre il gol da un errato posizionamento della squadra. Errori che, senza la rete di Marilungo, avrebbero avuto effetti devastanti.
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