Torna il campionato e di conseguenza torna l'appuntamento con la conferenza stampa di Cristiano Lucarelli. L'allenatore della Ternana presenta la sfida in programma domani allo stadio Libero Liberati di Terni contro la Vibonese.
Vibonese squadra ostica?
"Già all'andata ci ha creato diverse difficoltà. E' una squadra di gamba, giovane brava a ribaltare l'azione. Non è il massimo affrontare questa squadra come terza partita di fila. Dobbiamo ragionare partita dopo partita pensando di raggiungere il massimo obiettivo. Non dobbiamo fare tabelle altrimenti saremmo già morti".
Si gioca ogni tre giorni, quanto aiuta l'entusiasmo a superare gli impegni ravvicinati?
"Se è misurato aiuta, se invece è smisurato allora si incorre il rischio di arrivare agli appuntamenti rilassati e si va incontro a risultati inaspettati. Quando si hanno tre partite ravvicinate la reazione dopo una sconfitta è più motivante rispetto a quella legata ad una vittoria. L'entusiasmo è sempre un'arma a doppio taglio".
La Vibonese ha giocato con il Monopoli che è stata fermata per Covid-19. Ha pensato a questa cosa? E' preoccupato?
"Ho letto anch'io la notizia come avete fatto voi. Noi ci fidiamo che tutti facciano le cose nella maniera corretta. Di conseguenza se non è risultato nessun positivo ai tamponi di ieri siamo abbastanza sereni. Gli unici nostri pensieri legati alla Vibonese sono di campo".
Nella stagione a Padova con lei c'erano anche Allegri e Pioli. Dove pensa di essere migliorato d'allenatore?
"Il più scarso d'allenatore sono io – ride – a dire la verità c'era anche Bergodi che ha fatto bene all'estero. Ogni esperienza aggiunge qualcosa al tuo bagaglio. Io penso che sia cambiato il fatto che ho a disposizione una squadra che mi segue ma soprattutto che è forte. Se ti danno una squadra che si deve salvare puoi portare qualcosa di tuo ma il margine è sempre limitato. Se hai a disposizione una squadra che riesce ad essere bella, concreta e risolutiva davanti è chiaro che siamo tutti beni. E' la terza volta nella mia vita che ho a disposizione una squadra che ad inizio anno era indicata tra le favorite. Nemmeno da tanti, onestamente. Nelle altre due volte che ho lottato una volta mi è andata bene mentre l'altra sono arrivato secondo per una manciata di punti contro una squadra che ha fatto poi la doppia scalata: C-A ed era il Lecce. Questa è la seconda volta. Sono curioso di vedere come andrà a finire. Per scelta ho fatto la gavetta perché pensavo fosse giusto vivere tutte le esperienze. Tutti gli allenatori ma la differenza in buona percentuale lo fa il gruppo che hai a disposizione. Io faccio le stesse cose che facevo prima, non ho modificato concetti o cambiato nella gestione del gruppo. L'essenza del calcio è fare gol e non subirlo. Se si hanno giocatori forti viene meglio. Vincere non è mai facile e vincere non è la normalità. Come diceva Mazzari gli schemi servono ma con i giocatori bravi vengono meglio".
Ancora turnover domani?
"E' un piacevole problema dover scegliere tra tanti giocatori bravi che hanno dimostrato tutti di poter giocare tranquillamente titolari in questa squadra. Lavorare con una buona base di giocatori bravi è un bel punto di partenza poi bisogna saperli coinvolgerli tutti. Se ci si riesce migliora anche la qualità degli allenamenti. Domani rispetto a mercoledì non confermerò gli stessi undici. Ci saranno dei cambi fisiologici. Sono già dentro la partita contro la Vibonese perché la ritengo una partita importante perché possono servire da un minimo di 78 punti a un massimo di 82. Per noi riuscire ad andare a 72 punti domani sarebbe importante. Ma lunedì ci sarà un allenamento defaticante e martedì saremo di nuovo sul pullman per andare a giocare a Potenza. E' giusto fare una turnazione intelligente anche perché è impensabile che un giocatore che in sole 72 ore possa recuperare a pieno".
E' un turnover scientifico? Che tipo di lavoro state facendo?
"L'ultimo richiamo l'abbiamo fatto pre Catanzaro. Adesso andremo di gestione perché non avremo tempo. Sono finite le settimane tipo. Mancano 35 giorni circa alla fine. Dovremo andare in gestione e in scarico ogni volta. Il mio turnover viene dalla consapevolezza di sapere che chi pesco pesco non sbaglio e questo lo dicono i risultati. Cerco di andare ad individuare le caratteristiche dell'avversario e dunque quale abilità dei miei giocatori sia più utile".
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