Tesser: “Mai visto un tifo così! Amo la Ternana, così è nata l’esultanza sotto la Curva. Arbitri? Basta alibi”

A tutto Attilio Tesser. L'allenatore rossoverde torna sul derby pareggiato a Perugia in un lungo confronto con Ivano Mari per Notte Gol su Tele Galileo. A cominciare proprio dalle sensazioni post sfida del Curi: "Il derby ci ha dato soddisfazione perché è aver fatto felici i tifosi e tutti quanti. Sia a noi, per un punto in classifica ma dobbiamo fare ancora molto; fino alla nostra gente, ci hanno seguiti e sentivano questa partita, ci hanno dimostrato per tutta la settimana tantissimo affetto. Abbiamo capito bene quanto contasse questa partita, partendo per Perugia e anche dopo. Non mi era mai successo in carriera di vedere così tanta gente, pur avendo vissuto tanti derby da Nord a Sud".

La motorinata del venerdì quanto la ha sorpresa?

"Mi ha sorpreso molto trovare 500 persone di venerdì che ti accompagnano per 6/7 chilometri. Non ho mai visto niente di tutto ciò, ha dato carica e entusiasmo anche ai tifosi".

Quell'abbraccio a Falletti sotto la Curva?

"L'abbraccio è tutto nostro, fatto di una squadra che non voleva perdere il derby. Per il risultato ma soprattutto per tutto quel che avevamo attorno a noi".

Lei, Tesser, è andato sotto la Curva a fine gara con una sciarpa rossoverde

"Sono dieci mesi che sono qua e non sono mai andato sotto la Curva se non avendo raggiunto un obiettivo. Questa volta, mi avevano dato la sciarpa quando siamo partiti e anch'io ho sentito il derby come una partita speciale. Il mio cuore è battuto forte per la maglia e l'ho fatto con spontaneità, con amore per la Ternana".

Ha un rammarico?

"Il rammarico è pensare cosa sarebbe successo se avessimo vinto… ma magari ce lo teniamo per il ritorno (sorride, ndr). Qui a Terni sono tutti attaccati alla Ternana e si percepisce, va in simbiosi con le acciaierie. Siamo consapevoli di dover fare di più: ci manca qualche punto in casa, vorremmo regalare questa gioia anche ai tifosi. L'impegno del gruppo c'è sempre, dobbiamo andare avanti e convinti dei nostri mezzi, del nostro attaccamento. Dobbiamo lottare, sapevamo fosse dura".

Quel rigore dato al Perugia, quanto incide?

"Potrei dire qualsiasi cosa… chiudiamo l'alibi arbitri. L'ho detto ai giocatori: basta arbitri, contro tutto e tutti dobbiamo lottare ancora di più. Nel momento del rigore eravamo lanciati, in un momento positivo e più aggressivi. Potevamo fargli male. Ma ora sono solo chiacchiere e non cose ipotizzabili".