Dopo l'intervista dell'avvocato Massimo Proietti, relativa alla denuncia a Vittorio Cozzella, pubblicata anche da Terni in rete, l'ex direttore sportivo ha replicato attraverso i suoi avvocati Crescimbeni e Lavari con un comunicato riportato dal portale ternano e che pubblichiamo integralmente:
"La presente, in nome e per conto del Ns. Assistito Vittorio Cozzella, per replicare alle affermazioni dell'Avv. Massimo Proietti rilasciate alla Vs. redazione e da Voi pubblicate………..
Innanzitutto vi è da dire che già il fatto che la richiesta di danni avanzata dalla Ternana Calcio nei confronti del Sig. Cozzella sia stata formulata – come ammesso dallo stesso Collega Proietti e come in effetti risulta dagli atti processuali – solamente in via riconvenzionale, nella causa da quest'ultimo promossa, al fine di veder annullare il licenziamento dell'Agosto 2015, e non già come autonoma azione legale, chiaramente ne denota il carattere pretestuoso e strumentale nonché l'infondatezza della domanda stessa.
Ed invero se la Ternana Calcio avesse davvero subito un danno all'immagine (la cui richiesta, peraltro, non è supportata – in atti – da nessuna allegazione e prova) di 500.000,00 Euro non avrebbe di certo aspettato il ricorso di Cozzella per chiederne il risarcimento, ma avrebbe agito autonomamente; lasciamo comunque ai lettori le dovute conclusioni.
Fondate sono invece le censure mosse dal Cozzella al licenziamento assolutamente privo di giusta causa per non avere lo stesso posto in essere alcuna delle condotte contestate; e ciò è ampiamente confermato e provato dai documenti di causa tra cui i copiosi contatti intercorsi, in ambito di calcio mercato, tra lo stesso ed i possibili “acquisti” nonché tra lo stesso e la Società nell'estate 2015 in perfetta osservanza delle direttive imposte.
L'immobilismo e le omissioni di cui il Cozzella è stato accusato (e tale accusa è stata usata a pretesto per il licenziamento di persona evidentemente non più nelle grazie – per motivi, si ipotizza, legati a cambi di vertice – di una Società sportiva per la quale aveva fatto tanto) non ci sono mai stati così come nessuna asserita violazione della riservatezza ha mai posto in essere il Cozzella avendo sempre utilizzato mezzi di corrispondenza protetti.
Ma non spetta a noi dare giudizi: a tal fine è stato adito il Tribunale del Lavoro di Terni.
Nel frattempo ci si augura che le parti in causa mantengano un dignitoso silenzio su una vicenda che è ancora tutta da definire, perché ogni parola fuori luogo/di troppo può causare seri danni ad un professionista che già ne ha subiti molti e che sta cercando con forza e dignità di trovare la sua strada, dopo che quella che stava percorrendo, con profitto e diligenza, è stata inspiegabilmente interrotta da un licenziamento che si presenta sin da subito illegittimo."
Avv. Paolo Crescimbeni Avv. Maria Teresa Lavari
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