Toscano: “Ternana orgogliosa e io ho ancora fame”

Toscano, con l'Empoli lunedì sera sarà la sua 100ª panchina con la Ternana. Quella che ricorda di più?

"Certamente la gara finale del torneo di Lega Pro col Foggia quando fummo promossi e quella con il Padova che certificó il nostro nono posto. Traguardo impensabile".

Ora tante difficoltà: se l'aspettava?

"Le difficoltà ci sono sempre in B. Abbiamo cambiato 17 calciatori ed erano inevitabili degli assestamenti. Si, della crescita, me l'aspettavo. Ma non dai risultati, quelle no. Ma il gruppo mi segue e lo vedo lavorare con impegno". 

Eppure avete fatto un mercato eccellente. Cosa è venuto meno, Toscano?

"Forse si erano create troppo attese. Ma io vorrei sottolineare che abbiamo allestito un organico con calciatori giovani che hanno bisogno di maturare e di crescere. Vedo l'impegno quotidiano e resto fiducioso". 

Le ex matricole terribili divise: Lanciano in vetta e Ternana giú. Perché?

"Avevamo un gruppo solido che aveva vinto. Il Lanciano primo in classifica è nato sull'organico di Gautieri. Come l'Avellino. Le esperienze precedenti contano. Poi, certo, nel caso della capolista, Baroni ci ha messo del suo. Noi stiamo andando al di sotto delle nostre possibilità, perché abbiamo intrapreso una nuova strada". 

Stagione equilibrata: i veri valori devono ancora emergere o si stanno delineando due gruppi?

"Il torneo è lungo. È presto per dare giudizi definitivi. Chi sta avanti lo ha meritato, ma alla lunga le cose possono cambiare. Ci sarà la sosta che inciderà come la lunghezza del torneo e la frequenza delle partite. Li verranno fuori le doti mentali e fisiche che anche a questa Ternana non mancano".

Lo sa che la sua Ternana ha uno dei peggiori rendimenti nei 23 tornei di B dopo 12 giornate?

"Ci sono annate che partono male e finiscono bene. Io posso solo dire che stiamo lavorando per invertire il trend. Qualcosa si muove. Come a Cesena o in casa col Novara si è visto che la squadra è viva e determinata".

Cosa è successo ad Avenatti?

"È un talento come Falletti. Sono due calciatori arrivati da un altro paese, stanno cercando di capire il nostro calcio. Sono fiducioso che primo poi faranno vedere le loro qualità".

Lo scorso torneo il gol è stato un freno. Oggi segnate di più, ma incassate troppo. Problema?

"Abbiamo dovuto cambiare sistema di gioco per dare più spazio alla reparto offensivo dove abbiamo risorse importanti, non solo Antonucci. Questa impostazione propositiva ci ha esposti in difesa. Siamo andati in vantaggio sei o sette volte, senza portare a casa la vittoria. Bisogna trovare l'equilibrio giusto".

Qual è la squadra che l'ha impressionata di più?

"Il Lanciano si è dimostrato organizzato è motivato. L'Empoli va memoria e per qualità di gioco è quello che colpisce di più. Ma sono certo che a Terni, lunedì, dovrà soffrire. Possiamo giocarcela con tutti".

La Ternana deve ancora venire fuori?

"Noi possiamo fare tanto di più. Se riusciremo a capire nostre qualità, anche la forza della squadra emergerà".

Obiettivi?

"Ogni gara deve essere la partita della vita per una classifica più congrua alle nostre possibilità".

S'è sentito mai in bilico?

Dal primo giorno che ho cominciato a fare l'allenatore. Ma ho ancora tanta fame, e nelle difficoltà mie salto. La Ternana saprà riconquistare tutti".