Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Ternana-Vicenza

Tengo la Ternana. Finalmente! Finalmente, dopo scivoloni più o meno importanti,più o meno brutti, si è rivista la vera Ternana: cattiveria agonistica, furore, concentrazione. La squadra di oggi ha di nuovo e finalmente vinto e convinto. La difesa ha girato bene, ha retto, ha previsto e prevenuto i possibili pericoli e li ha sempre, di fatto, sventati; il reparto avanzato, da parte sua, ha attaccato gli spazi, ha sfruttato le occasioni che gli si sono presentate. Falletti e Ceravolo hanno letteralmente fatto impazzire la retroguardia del Vicenza, Avenatti ha intercettato ogni pallone alta che passasse nelle sue vicinanze, sulle fasce si è corso come non mai. Finalmente, la Ternana!

Tengo bomber Falletti. Non me ne vogliano tutti gli altri, ma oggi Cesar è stato a dir poco imprendibile: una scheggia impazzita capace di essere presente in tutte le zone del campo. Il jolly è diventato l'uomo partita, gli spunti improvvisi sono diventati costanti, una vera e propria spina nel fianco per gli avversari. Una conferma, o riconferma, che Falletti è diventato davvero un'arma in più per i rossoverdi.

Tengo il Liberati. Il pubblico non era certamente quello delle grandi occasioni, ma chi c'era ha saputo spingere e soffiare insieme alla squadra in campo. Stessa unità di intenti, stesso obiettivo, stessa passione: il risultato è stata una partita bella, intensa, divertente, che ha riavvicinato un po' tutti. Godiamocelo, questo stadio, quando ci regala una giornata come questa!

Volendo essere sinceri, non è stato affatto semplice trovare tre cose da buttare: non lo è mai dopo una vittoria, ancor meno se questa arriva dopo una prestazione come quella di oggi. Comunque, eccoci al punto.

Butto la disparità. Il fatto di aver vinto non ci fa comunque rimanere meno perplessi per alcune decisioni arbitrali. Non vogliamo certo discutere dei falli fischiati o meno, bensì di una certa disparità di trattamento dei falli stessi. È sembrato eccessivo il numero di cartellini gialli estratti ai danni dei rossoverdi rispetto a quelli mostrati ai biancorossi, spesso per infrazioni sulla stessa lunghezza d'onda.

Butto l'infortunio a Ceravolo. Ancora non si hanno notizie ufficiali sul problema che ha costretto Fabio Ceravolo ad abbandonare il campo, richiedendo il cambio: la speranza, è ovvio è che non sia nulla di particolarmente grave. Quello che dispiace è che l'attaccante rossoverde aveva ritrovato da poco una buona condizione, dopo il guaio al polpaccio che lo ha già tenuto ai box qualche settimana fa. In attesa di avere qualche informazione in più, non ci resta che incrociare le dita.

Butto il disfattismo. Attenzione, non si sta parlando di critica costruttiva, di chi non era contento di come stessero andando le cose prima di ieri pomeriggio; quello che non va è la convinzione autolesionista di partire sempre battuti. Come la troppo facile esaltazione, anche il disfattismo porta più scompensi che benefici: quello che si dovrebbe fare è tenere sempre bene a mente qual è l'obiettivo verso cui remare e quello che serve per raggiungerlo. Criticare si può, darsi per vinti mai!