Alla Turris sono venuti fuori, dal giro di tamponi necessario secondo il protocollo in caso di positivià altri due positivi. Lo comunica la stessa società campana attraverso un comunicato stampa.
“La S.S. TURRIS CALCIO comunica che, nell’ambito del costante monitoraggio cui sono sottoposti calciatori, staff tecnico, dirigenti e collaboratori della società a seguito degli accertati casi di positività al Covid-19 già comunicati, altri due soggetti – appartenenti al gruppo squadra – sono risultati positivi all’esito di ulteriori test eseguiti in data odierna.
La società ed il proprio staff sanitario hanno tempestivamente attivato tutte le procedure previste dal protocollo vigente, provvedendo – in via precauzionale – all’isolamento di altri tesserati con sintomi in attesa del nuovo ciclo di tamponi programmato per la mattinata di domani, giornata della gara Turris-Ternana.
Lo staff tecnico resta, al momento, impossibilitato a diramare l’elenco dei convocati per il suddetto impegno di campionato”.
Insomma la gara – per il momento – non è stata ancora rinviata, ma salgono i positivi del gruppo squadra degli avversari della Ternana. Da 6 a 8. Almeno da quanto ne capiamo noi c’è un evidente focolaio (individuato anche dall’ASL Campania 3) che però non è fermo, ma “attivo”. In genere in questi casi è proprio l’ASL a prendere provvedimenti e a obbligare le squadre a non giocare la partita.
La Lega, di prassi, si attiene al protocollo. E il protocollo prevede che facciano parte del gruppo squadra gli elementi negativi con tampone molecolare a 48ore dall’incontro e una serie di tamponi rapidi (fra cui l’ultimo domani mattina) per prevenire ulteriori contagi.
Ma con la variante inglese, molte ASL non si sono sentite al sicuro, visto che il virus si propaga molto più facilmente e con un tempo di incubazione leggermente più lungo.
Ma al momento dall’ASL campana non sono arrivati provvedimenti in questo senso. E la Ternana in mancanza di comunicazioni partirà per la trasferta. Mentre la Turris non può neanche diramare i convocati, pensate la formazione…
Quello che ci chiediamo è: in ragione di salute pubblica, se le due società fossero d’accordo, non è possibile per la Lega rinviare la partita, visto che il tempo comunque ci sarebbe? Anche perché, parlando forse in maniera populista, perché impedire (giustamente) i festeggiamenti dei tifosi in piazza proprio per evitare contagi e poi permettere che la squadra stessa si possa esporre a quello che – almeno noi e senza avere tutti gli elementi in mano, come sicuramente ha l’ASL – appare un rischio?
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