TUTTA LA CONFERENZA – Longarini: “Tutto su Toscano, Cozzella e la nuova società. Cessione? Non so di cosa si parli”

TUTTA LA CONFERENZA – Longarini: “Tutto su Toscano, Cozzella e la nuova società. Cessione? Non so di cosa si parli”

Amici di TernanaNews, benvenuti alla nostra webcronaca LIVE dell'incontro con la stampa di Simone Longarini! Per TN, al Garden Hotel, il nostro inviato Federico Trastulli.

"Ci si riicontra per fare il punto della situazione, come vi avevamo già detto. Era doveroso farlo, si è chiuso un periodo molto negativo. Ho due flash simbolo in testa: il primo è la trasferta di Modena, per me un incubo vista la bontà della squadra. Modena ha lasciato tanto dolore perché la squadra è buona. Avevamo fatto il punto della situazione a inizio stagione, chiarendo tutti gli obiettivi prefissati. E sono sicuro che li raggiungeremo. Il secondo flash è che qualcuno se l'è data a gambe quando bisognava tirarsi fuori dalla melma. In Ternana Calcio non si è mai soli: siamo un gruppo e ci tireremo fuori da questa situazione. Tutti qui aiutano e hanno aiutato senza batter ciglio. Qualcun altro ha preferito andarsene invece di preparare la trasferta di Salerno. Il Toscano che conoscevo io non è quello che sposta un allenamento dalla mattina al pomeriggio per dmettersi, probabilmente la non conferma a Novara lo ha reso più fragile. Io gli avevo dato una grande opportunità, con garanzie. E rispettandole sotto ogni punto di vista. I treni non passano spessissimo, Toscano doveva sfruttarlo meglio". Breda? "Ha detto delle parole che mi sono piaciute tantissimo, ha capito che se c'è un problema non deve sbandierarlo ai quattro venti danneggiando squadra e società. Toscano ora è il passato: chi fugge si porta via tutte le colpe. Non è questa la Ternana che vogliamo". E poi ancora: "Stamattina ho parlato con la squadra, ds e allenatore. Sanno bene cosa bisogna fare, ci sono tutte le carte in regola per uscire da questa situazione, ne siamo tutti indistintamente convinti. A partire dal sottoscritto, abbiamo fatto un lavoro massacrante su tanti aspetti della società". 

Longarini si sofferma anche su un altro addio: "Questo è anche l'occasione per spiegare il licenziamento di Cozzella: io l'avevo confermato qui il 3 luglio. Io i contratti li rispetto ma ho dovuto verificare delle situazioni che non dovevano perpetrarsi nel tempo. Si è data un'opportunità a tutti ma nessuno deve prendere per il culo: Cozzella doveva lavorare ed è stato il primo degli anarchici. Prima forse era abituato a fare altro, io lo pagavo per fare il ds. Ho chiesto delle relazioni scritte al mio ingresso in Terrnana Calcio, come mio solito: quella dello staff medico deve ancora arrivare. Cozzella è stato sollecitato, ha scritto tante cose poi è iniziato il mercato con grande ritardo. Quando sbaglio ci metto la faccia". Longarini parla anche del mercato estivo: "Qualcuno pensava che accumulando ritardo e mettendomi alle strette mi avrebbe fatto capitolare e accettare certe situazioni e soluzioni sul mercato, ma in Ternana Calcio non funziona così. La società è stata tutt'altro che immobile: l'unico aspetto evidente ai vostri occhi è giustamente quello del mercato. Ma viste le 17 operazioni in pochi giorni, direi che il problema era chi non sapeva fare il proprio lavoro. Si lavora come ha fatto Acri. Questa qualità media, l'assortimento della squadra non si vedevano da anni a Terni. Io poi ho premuto sull'aspetto mentale perché non sopporto chi è molle. Ho licenziato chi non faceva il bene della società. Poi il giorno dopo abbiamo chiuso due operazioni a condizioni più vantaggiose di quelle presentate come le migliori. Perché è successo questo? I miei legali mi hanno consigliato di fermarmi qui". Inoltre: "La società è molto migliore di due mesi e mezzo fa, ci manca qualche punto in classifica ma ci stiamo lavorando. A me interessa solo il rossoverde e io ho l'arduo compito di darle un futuro e farla camminare sulle proprie gambe. Alzare i ricavi a Terni non è facilissimo, ricordiamoci sempre che siamo un'azienda. Abbiamo riorganizzato la società e inserito persone carismatiche, con voglia di far bene".

Per quanto riguarda il marketing: "Vicario è stato un pilastro per 10 anni, negli anni ha fatturato più di due milioni. Chi ha la fortuna di avere un lavoro così prestigioso dovrebbe spiegare prima alcune cose, tra cui i rapporti con Fioretti, prima di pretendere soldi. Cercavo persone serie come la Passoni, in linea con il programma. Callea lavorerà con la sede e vicino alla squadra, gli ho chiesto grande presenza ora, in un momento così difficile. La società vuole e deve essere sempre vicina. Il mio rapporto con voi sarà sempre leale, vi aggiorneremo a cadenza regolare ogni 2/3 settimane. Trovo grande motivazione nel fare quello che faccio perché dopo le difficioltà degli ultimi 10 anni il fatto che un Longarini sia a capo di un gruppo di persone giovani e motivate lo trovo positivo". "Fedeli eviti di farsi notare con il nome della Ternana. Devo ringraziare Avincola che sta facendo benissimo in Primavera, e Moreschini perché è stato team manager per tre mesi ed ora è tornato alla sua occupazione. Le critiche mi vanno bene, continuare a farle. Però devono essere costruttive, motivate e non prevenute. Devo mandare avanti questa società: certo che è durissima, ma io credo di riuscirci. E allora devo lavorare sui costi. Il CDA per tre mesi di lavoro ha preso zero euro, come li prendo io. Allora remiamo tutti dalla stessa parte". Dulcis in fundo: "I tifosi. Per festeggiare i 90 delle Fere, contro il Novara i distinti saranno a 10 euro, curve a 5. Abbiamo bisogno dei tifosi, state vicini alla squadra. Non per me ma per i ragazzi, questi colori. Adesso abbiamo bisogno di vedere quanto è forte il loro amore". 

Iniziano le domande dei giornalisti. Ecco le risposte di Simone Longarini: "Le dichiarazioni di Crotone? Certo che le rifarei, non è questione di risultati ma di mentalità. Sulla carta avevamo stabilito delle gerarchie: 16 giocatori su 17 sono stati presi secondo le indicazioni di Toscano. Bisogna andare tutti nella stessa direzione: l'allenatore lavora per una società e bisogna avere rispetto per tutti gli organi societari. Toscano aveva un suo referente con il quale confrontarsi. Il confronto mai avvenuto? Non conviene mai parlare con me, sono abbastanza perentorio. Lavoro 20 ore al giorno e non ho tempo per due parole davanti a una pizza. Ho dettato una linea e quella andava seguita: bisogna fare attenzione a certe dichiarazioni, dannose per una società. Il mercato che abbiamo condotto è frutto della programmazione per costruire la Ternana del futuro ma ripeto è stato una fatica incredibile: Tra l'altro siamo dovuti anche fuoriuscire da una rete di collaboratori esclusivi. I Montemari? Io sono l'amministratore unico della Ternana e sono un Longarini: le persone che lavorano per la Ternana Calcio sono quelle che vedete, c'è un organigramma sul sito. C'è un vostro noto collega che dice di fare il mercato per tre squadre: bisogna avere onestà intellettuale. Che il suo non fosse un giudizio sereno era evidente. Referenti esterni? Nessuno. Una cosa in Ternana Calcio viene fatta se la dico io. Cozzella cercava vantaggi personali con le operazioni di mercato? Ancora non lo so. Certo è che bisognava prendere dei giocatori a luglio, accontentarsi o non avere voglia di lavorare per bene non l'ho potuto tollerare. Era una specie di ricatto: o questo o niente. E non va bene. 16 giocatori sono stati presi su indicazione dello staff tecnico. Solo uno l'ho preso io in prima persona, per motivazioni personali. Ho sforato un po' il budget ma era una grande opportunità". 

"Io non devo proteggere nessuno: dò degli assist, poi se uno non li coglie non posso permettere che la società ne risulti coinvolta. Cessione a un imprenditore romano? Non so niente, non c'è nessun contatto. Non so di cosa si parli. La rosa è molto buona tecnicamente e mentalmente: ora il manico deve essere sulla stessa lunghezza d'onda. Gli obiettivi, messi su carta, rimangono tra noi in società, ma sono ben chiari. Le mie dichiarazioni? Ho dato un grande assist a Toscano, e con grande fatica visto il ricordo vivo del 2013 e il sistema che dovevo combattere: lì non si doveva rispondere con un no comment. Breda? Forse si poteva chiudere un po' prima, ma era una scelta importsnte e abbiamo compiuto tutte le valutazioni necessarie. Percorso verso la Ternana ideale? C'è ancora molto da fare. Acri? È il nostro ds e il suo contratto è stato rinnovato, ora continuerà a perseguire gli obiettivi prefissati. Mentre su Avenatti puntiamo tantissimo e gli vogliamo tutti un gran bene".

Termina qui la conferenza di Simone Longarini.