Una stagione spaccata a metà
I migliori due rossoverdi del girone d’andata sono Mantovani e Palumbo. In crescita anche le prestazioni di Iannarilli, Celli e Ghiringhelli
La Ternana ha vissuto due anni in uno, praticamente. In sole 19 partite. Una prima parte fatta di speranza e forse di illusione. La seconda fatta di difficoltà e prime preoccupazioni.
La stagione era partita con un episodio che conviene ricordare sempre: la famosa lettera di intenti fra Lucarelli e Bandecchi. Dove ci si impegnava, vicendevolmente, ad avere un certo tipo di atteggiamento, a giocare con un certo modulo, a comprare determinati giocatori. Una lettera che nella forma è stata rispettata da entrambe le parti, ma che alla fine non è servita a colmare il solco che ormai era stato tracciato tra i due livornesi.
E così, se nella prima parte della stagione sono arrivati i risultati che il presidente voleva, nonostante comunque qualche bocca storta di troppo, nella seconda parte non arrivando i risultati è arrivato l’esonero. Quasi improvviso per chi non vive da vicino le vicende rossoverdi, quasi naturale per chi invece ha saputo cogliere i dettagli.
La situazione in casa rossoverde però non è migliorata. Nonostante la Ternana abbia cambiato filosofia, i risultati sono stati praticamente identici. A scapito di un maggior possesso palla, maggiori passaggi e maggiori tiri in porta, sono aumentati i gol presi e le infilate della difesa. I risultati non sono comunque arrivati e la Ternana non è riuscita a svoltare.
E così se nella prima parte le vittorie erano state 6 in 9 partite (con 2 sconfitte e un pareggio), nelle successive 10 le sconfitte sono state 5, i pareggi 4 e le vittorie soltanto una. Che fanno della Ternana la squadra peggiore della serie B in questo lasso di tempo. La Ternana che segnava sempre non c’è più (si segna solo su rigore, praticamente) e non c’è neanche più quella che non prendeva gol.
E così ne risentono anche le prestazioni dei giocatori. Anzi sono proprio la causa di questo cambio deciso di marcia. E se nella prima parte della stagione nelle “famose” best 9 non c’era praticamente nessuno con l’insufficienza piena e la maggior parte della rosa (23 giocatori: praticamente tutti tranne Bogdan e Ghiringhelli su cui ha pesato molto la partita di Modena) era sopra la sufficienza, nella seconda parte la statistica si ribalta completamente. Soltanto 8 i “sufficienti” di cui alcuni con pochissime presenze e con pochissimi minuti (Capanni, Proietti, Ghiringhelli, Celli). Praticamente dei titolari si sono salvati dall’insufficienza solo in 4 (Palumbo, Mantovani, Iannarilli e Corrado, con Mantovani nettamente il migliore).
E in pochissimi hanno migliorato la prestazione fra prima e seconda parte. Iannarilli e Mantovani (di pochissimo, fra i titolari), Celli e (vale per la statistica) Ghiringhelli. Il calo più evidente (nei voti) è stato quello di Favilli, passato da un 6,5 pieno a un 5,57 di media con una diminuzione quasi di un voto.
I migliori sono due, a parimerito. Mantovani e Palumbo, entrambi con 6,5.
Nella media totale le sufficienze sono comunque una maggioranza (18) perché comunque la Ternana è nella parte alta della classifica e ancora in lotta per poter prendersi un posto al sole, nonostante la coda sia più vicina della vetta- E (questo va detto) le insufficienze della stagione sono soprattutto di giocatori non sempre titolari o comunque (come Falletti) alle prese con una stagione piena di aspettative ma anche complicata per via del recupero da infortuni.