Verso Bari-Ternana: quando questa partita valeva tutta una stagione…
Quando dici Bari-Ternana pensi soltanto a un Bari-Ternana. Quello della retrocessione, quello del 2002, quello che poi, dopo tanti anni di distanza si è confermato essere, almeno secondo alcune ricostruzioni derivate dalle intercettazioni di calciopoli, un vero e proprio incubo.
Ultima giornata di campionato. La Ternana di Bolchi aveva 45 punti in classifica, grazie alla vittoria decisiva contro la Reggina. Dietro di lei a quota 44, ben tre squadre: Siena, Cosenza e Messina. Tutte e 4 le squadre avrebbero avuto una trasferta. A Bari la Ternana, a Crotone (già retrocesso) il Messina, a Genova contro la Samp (salva dalla settimana precedente) il Siena e a Empoli (appena promosso) il Cosenza. Bastava vincere per salvarsi sicuramente, oppure sperare in un risultato analogo al proprio di una delle tre squadre. Ma nulla andò come sperato.
La Ternana, diciamolo, non era nel miglior momento di forma. Miccoli si era infortunato ad una spalla (fu la stagione dei 15 gol e dei 15 assist) e non era praticamente a disposizione (andò in panchina). La squadra era tutt'altro che scarsa. Marcon in porta, Medri, Dicara e Ripa in difesa, Gissi, Brevi, Kharja, D'Aversa e Nicola a centrocampo, Bucchi e Adeshina in avanti. La partita fu un incubo. La Ternana sperava di trovarsi di fronte un avversario arrendevole. E invece il Bari giocava, eccome. Passò in vantaggio con Spinesi e continuava ad attaccare. La Ternana era lenta e prevedibile, Bolchi provò a far entrare anche Miccoli, ma si infortunò Bucchi quindi due sostituzioni bruciate nel giro di 35 minuti. E poi l'errore di Marcon che prese il pallone con le mani fuori dall'area. Entra Scalabrelli, ma il Bari segna di nuovo proprio su quella punizione. Sotto di due gol, sotto di un uomo, l'unica speranza era che gli altri perdessero.
Nel secondo tempo la Ternana ci provò. De Sanctis (che era l'arbitro) concesse subito un calcio di rigore alla Ternana, che Battistini addirittura parò (con annessa esultanza) a Miccoli. Non ci fu nulla da fare. Arrivò il 2-1 (sempre su rigore, con Adeshina), ma non bastò per fare punti. E dagli altri campi i risultati che arrivarono furono clamorosi: vinsero tutte le dirette concorrenti. Crotone-Messina 1-2, Sampdoria-Siena 0-1, Empoli-Cosenza 1-2. E la Ternana retrocesse in mezzo a un clima da far west negli spogliatoi del san Nicola.
Poi fu ripescata (visto il fallimento della Fiorentina), ma la rabbia rimase a lungo. Addirittura aumentò quando i sospetti che qualcosa fosse andato storto venneo confermati dalle intercettazioni telefoniche di calciopoli, pubblicate qualche anno fa dall'Espresso. «Ma i "capicolli" li hanno portati?». Sculli risponde: «Minchia se li hanno portati. Ne hanno portati quattro qua e sei glieli hanno dati a Bari e hanno affondato la Ternana». Così Sculli, allora al Crotone (retrocesso) a suo cugino. Capite perché la rabbia?