Visti dalla curva – A Latina una vittoria da squadra
La Ternana che torna da Latina con i tre punti è una squadra. Proprio come voleva Breda. Durante la sua prima conferenza stampa a Terni l'allenatore ha espresso questo desiderio. Non basta avere un buon organico, specie se manca quell'amalgama che può avere solo una formazione che gioca da tempo con gli stessi interpreti. La Ternana vista a Latina non ha soltanto vinto, ha dato segnali incoraggianti in questo senso.
Reduce da una sconfitta particolare e immeritata come quella del derby e penalizzata oltremodo dagli infortuni, ha sopreso per intensità e concentrazione, offrendo anche buone trame di gioco e mostrando una condizione fisica smagliante. Tre punti meritatissimi, con un punteggio che va persino stretto alle fere. Sia perché i rossoverdi, inizialmente fermati dalla sfortuna, hanno dominato, sia perché avrebbero potuto segnare ancora, sia perché – ancora una volta – l'arbitro di turno stava per rovinare tutto. Non pretendiamo di vederci assegnare rigori. Figuriamoci. Non sia mai. Gli altri battono i mezzi rigori, noi ormai (da tempo) siamo abituati a non ottenere neanche quelli netti. Ma l'arbitraggio di ieri sera è stato "casalingo" e il pari del Latina nasce da un fallo di mano, evidente, di Bruscagin a centrocampo. Ancora una volta potevano rovinarci tutto, meno male che la Ternana è stata brava a infilare i nerazzurri una seconda volta. Però siamo stanchi di penare anche per errori madornali altrui. Stanchissimi. E un amministratore unico vigile come Longarini potrebbe e dovrebbe chiedere conto.
I tre punti di Latina (mancavano da 35 anni) sono una mano santa per la classifica e coronano un'inversione di tendenza necessaria (la Ternana fuori casa, quest'anno, era sempre stata battuta). Ma la cosa più importante è che la Ternana sembra sempre più squadra. Proprio come voleva Breda.