Visti dalla curva – Poco spettacolo, tanta sostanza: la salvezza è più vicina

Stavolta possiamo dire di aver visto i punti. Meno il gioco. Ma stavolta lo spettacolo ha lasciato il posto alla soddisfazione. Questa vigilia di Pasqua ha regalato il sorriso a tutti i tifosi rossoverdi, visto che di solito si raccoglie meno di quello che si semina.

La partita di ieri è stata equilibrata, a tratti noiosa. Il primo tempo, tolto il triplo miracolo di Mazzoni e la punizione di Grossi, ci ha fatto un po' sbadigliare. L'atteggiamento degli ospiti è sembrato poco arrembante, a volte anche svogliato, considerando la lentezza con cui gli uomini di Oddo si apprestavano a riprendere il gioco. Neanche la Ternana è parsa decisa ad affondare. Nel secondo tempo Breda, come ad Avellino, ha cambiato qualcosa. Non tanto con le sostituzioni, quanto ridisponendo i suoi. E la Ternana è cresciuta. Poi è arrivato il gol di Busellato. Meritatissimo, perché Busellato non si risparmia mai, e stavolta ha provato la gioia di regalare tre punti importanti alla sua squadra. Nota di merito anche al pubblico, generoso, attento e partecipe: anch'esso ha meritato la vittoria, sostenendo i ragazzi contro tutti. Anche contro l'arbitro, perché – dobbiamo scriverlo per l'ennesima volta – al Liberati questi signori paiono tutti uguali. Inutile parlarne più di tanto, di quello che abbiamo dovuto sopportare anche ieri. Diciamo solo che spesso, i rossoverdi, potrebbero fare più pressione sui direttori di gara. Chiedendo spiegazioni, rincorrendoli, ringhiando. La personalità di una squadra si vede pure da questo. Inutile parlarne, dicevamo: meglio sottolineare che la gente ha potuto gridare al gol per poi godersi i tre punti. Alla faccia delle arrabbiature. Quasi quattromila persone sono tornate ad incitare le fere nonostante l'ultima e solita batosta, quella del 5 marzo. Giusto sottolineare anche questo.

Con il trionfo di Avellino e il successo di ieri, la Ternana ha fatto due passi lunghissimi verso la salvezza. Il dato che emerge e che conta è questo: mancano solo sette punti al traguardo. Chissà che allenatore e squadra, con il morale buono e una classifica tutt'altro che allarmante, non ci regalino un finale di stagione un po' più spensierato del solito. E magari divertente.