Aldo Agroppi: addio a una leggenda del calcio Italiano che vestì il rossoverde
Aldo Agroppi è scomparso all’età di 80 anni all’ospedale di Piombino, dove era nato il 12 aprile 1944. Ricoverato da alcuni giorni per una polmonite, l’ex centrocampista lascia un segno indelebile nella storia del calcio italiano. Cresciuto nelle giovanili del Piombino, fu acquistato dal Torino, dove diventò una bandiera. Dopo esperienze in prestito con Genoa, Ternana e Potenza, entrò stabilmente nella rosa granata nella stagione 1967/1968, esordendo in Serie A il 15 ottobre 1967, proprio nel giorno della tragica morte di Gigi Meroni.
Con il Torino disputò 212 partite, segnando 15 reti e conquistando due Coppe Italia. Chiuse la carriera nel 1977 dopo due stagioni al Perugia. In Nazionale collezionò cinque presenze, debuttando il 17 giugno 1972 in un’amichevole contro la Romania.
Nel 1980 iniziò la carriera di allenatore, guidando il Pescara. Con il Pisa, sotto la presidenza di Romeo Anconetani, raggiunse la Serie A nel 1981/82. Allenò anche la Fiorentina, con due esperienze segnate da contrasti con la tifoseria, oltre a Pisa, Perugia, Padova, Como e Ascoli. Lasciato il calcio giocato, divenne opinionista televisivo, noto per il suo stile diretto e sarcastico.
Minuto di silenzio in sua memoria
La Figc, con il presidente Gabriele Gravina, ha espresso il proprio cordoglio: “Agroppi rappresenta una grave perdita per il calcio italiano. Da calciatore prima e da allenatore poi, ha vissuto decenni da protagonista con qualità tecniche e grande personalità. Anche come commentatore è sempre stato vero e mai banale.” Per commemorare Agroppi, verrà osservato un minuto di silenzio durante tutte le partite del weekend, a partire dalle semifinali di Supercoppa Italiana.