Arezzo, Manzo rompe il silenzio: “Chi non crede nel progetto, fuori!”
Il presidente dell’Arezzo, Guglielmo Manzo, ha voluto chiarire la situazione attuale della squadra, come riportato da AmarantoMagazine.it. In vista delle prossime sfide decisive, ha smentito le voci su un possibile cambio in panchina: “Ci attende un trittico tosto, non voglio destabilizzare l’ambiente. Non ho contattato nessun allenatore, né Mirko Conte né altri. Questa non è la mia intenzione né quella del direttore sportivo.”
Manzo ha poi difeso il tecnico Troise, sottolineando che il problema non è solo l’allenatore: “Non mi convince la tesi secondo cui tutti i mali dell’Arezzo siano riconducibili a Troise. Sto facendo riflessioni con il mister, non sul mister. A Gubbio in panchina ci sarà questo staff tecnico, ma poi sarà il campo a confermare le mie decisioni.”
Messaggio chiaro: chi non lotta, è fuori!
Il presidente non ha risparmiato un avvertimento ai suoi giocatori, mettendo tutti sotto osservazione: “Chi sposa il nostro progetto fino alla morte, resterà. Chi non lo sposa, lo manderò a casa, che sia Troise o un calciatore. Per ora si va avanti così.”
Manzo ha poi rivelato di essere in contatto diretto con la squadra per capire le ragioni del calo di rendimento: “Sto facendo colloqui individuali e di gruppo. Voglio capire cosa succede ai giocatori, perché ogni tanto si smarriscono. Non c’è nessun ammorbidimento: le partite si possono perdere, ma vanno giocate!”
Dopo l’ultima sconfitta, il presidente ha espresso tutta la sua delusione: “Dopo Campobasso eravamo a -6 dall’Entella, ora siamo a -14. Così non va bene, troppi punti persi.”
L’ambiente è rovente: servirà una reazione immediata per evitare scossoni.