Bandecchi a TVPLAY_CMIT: “Paghiamo le tasse in pochi. Il sistema va rifondato”

Bandecchi a TVPLAY_CMIT: “Paghiamo le tasse in pochi. Il sistema va rifondato”

Stefano Bandecchi è stato ospite della trasmissione TvPlay in onda su Twitch per commentare la situazione del club. Queste le sue parole a calciomercato.it

SUL SALVA CALCIO – “Bisogna decidere quali sono le regole del gioco. Se il gioco è salvare le società perché c’è il momento di difficoltà, e parlo di tutte le società, chi fa macchine, plastica, bicchieri, ferro…parlo di economia a 360 gradi…allora siamo partiti male in Italia. Sino all’altro ieri pagavamo il gas 25/ 30, ora 180 e abbiamo fatto festa e ottenuto un grande risultato. Ci sono dei problemi in generale. Parlando di calcio si entra in un ambito diverso. Oggi calcio è improduttivo. La Ternana senza i trenta milioni che ci mette l’università Cusano non produce niente. Dovresti togliere agli impiegati.  Vale la stessa cosa per gli altri. Qualcuno ne approfitta e fa dei debiti. Il calcio non rende, o le società non starebbero così. Non sono fatti miei se la Juventus o il Milan o l’Inter stanno come stanno. Le squadre di Serie a e B devono versare un sacco di soldi. Perché io ho pagato tutto sino ad ora avendo meno soldi da investire sul mercato o per organizzare la squadra e qualcuno ha in tasca 50 milioni in più che pagheranno nei prossimi 5/6 anni? Ammesso che sia vivo…Già qui si creano due difficoltà importanti. Si salvano delle imprese che non producono niente. Quando dicono che il calcio produce mi viene da ridere. Mi devono dimostrare.  Io ho un sacco di aziende che producono, questa assorbe e basta. Certo, calciatori e allenatori guadagnano un sacco di soldi, ma il calcio non rende una lira. I diritti sono due spicci rispetto a quello che serve. Questo ovviamente legato alla Serie C. In Serie c prendeva 200.000 l’anno, in Serie B quando ha fortuna ne prende 5 milioni…in Serie A mi dicono prendano cifre diverse…ma vedo che hanno debiti miliardari, e quelli che fanno con i soldi che gli danno tornano in serie B”

SUL PAGAMENTO DELLE TASSE – “Mi sembra di essere l’imbecille di turno ad aver pagato. Saremo quattro/cinque imbecilli che abbiamo pagato le tasse. Se è un riferimento all’Inter? Non mi riguardano le società di Serie A.  Certamente se avessi una squadra in Serie A proibirei a qualche squadra di fare mercato. Non devono fare nulla. Devono pagare i loro debiti e non rompere le scatole. Perché io devo fare mercato con i soldi miei e c’è chi fa mercato con i soldi miei delle tasse che non ha pagato? Che modo è?”

SUL MODELLO AMERICANO CHE FUNZIONA – “Gli investitori che arrivano dall’America? Hanno voglia di buttare i soldi qua. Vada a chiedere a Commisso quanto ha guadagnato in Italia. O al presidente della Roma. O chieda anche a Elkann se guadagna dal calcio. In serie C è tutto addosso ai presidenti. Ne falliscono 4/5 ogni anno. Nel calcio di Serie B ogni tanto fallisce qualcuno. Ci sono squadre con debiti di 20/30 milioni…non sono noccioline. Non è che noi italiani siamo più scemi degli americani. Il problema è che nel resto del mondo si guadagna più facilmente che qui. Qui vengono i fondi petroliferi, o quelli di investimento, che vendono a se stessi. Nessuno è riuscito a rivendere a privato, solo ad altri fondi. L’economia è una cosa seria, non se ne può parlare mettendo in mezzo il calcio. Di economia nel mondo del calcio non ci capisce niente nessuno.”

SUL SISTEMA ITALIANO – “Esiste il  calcio di serie A,B e C. Sono tutti calcio professionistici, ma sono tre modi diversi di giocare a calcio. In Serie A poi ci sono altre tre categorie. La divisione dei soldi è impari. La Serie B e la Serie C hanno tanti meno soldi della Serie A. Le squadre di Serie B devono fare i campionati con 4-5-6 milioni e la biglietteria, 2-3 milioni a seconda della piazza. Le squadre di Serie B se il presidente non ci butta dei soldi non funzionano. In Serie A Lazio e Napoli sono le uniche che hanno il profitto. In serie A poi le squadre che hanno preso 20 milioni devono competere contro quelle che ne prendono 70, o più di 100. In Serie A abbiamo 7 squadre che fanno un campionato, poi ci sono quelle che fanno il campionato sino al 12esimo posto perché prendono 60/70 milioni, e infine quelle che prendono 20 milioni. Finchè hanno soldi da buttare bene, altrimenti fanno un po’ di Serie A e un po’ di Serie B. Il modello è del tutto sbagliato. Volete vedere un campionato onesto? Iniziate a prendere 10 euro e li divida 50 centesimi per uno e gli dica che con quelli si gioca il campionato. Se no che campionato vede?

SUI DIRITTI TV – “I diritti sono un terzo di quelli della Premier. Bisogna fare i conti. Siamo poveri”.

SULLE PERDITE – “Io lo scorso anno ho preso 4 milioni e mezzo e 500 mila euro per i giovani, poi la biglietteria. Ma ho fatto un campionato da 28 milioni…ho perso più di 20 milioni. E’ una follia. Quest’anno spenderò 27 milioni, se lo vinco ne spenderò 32.  Se preferisco vincere o perdere? Preferisco salire in Serie A con i ragazzetti, scendere e prendere i soldi. Così recupero prendendo 15 milioni per la discesa e 25 per esserci stato. Per come è strutturato ora sistema italiano destinato a fallire. Perché perdo 20 milioni ogni anno? Perché se no scendo in tre minuti. O si spendono quei soldi, o si fanno debiti”

SUL SISTEMA CALCIO – “Se mi è venuto da dire mando tutto a quel paese? Assolutamente si. Io sono disponibile ad andare a cena e vedere chi si sta arricchendo col calcio…ci insegnasse come fare. Io cambierei il calcio facendolo diventare redditizio. Bisogna far vedere le partite alle persone, e far si che i soldi che entrano siano guadagno. Non ho mai capito perché il calcio sia trattato in modo indipendente. Il calcio se la canta e se la suona. va rifondato. Il governo pensasse a rifondarlo in modo redditizio”

SUL MERCATO DELLA TERNANA – “Il nostro mercato sarà scarno. Cederemo i calciatori di troppo che devono andare a giocare. Non credo nel mercato di Gennaio. I fenomeni non vengono fuori a Gennaio”